Giardino della Speranza (Garden of Hope), Afro Basaldella

On May 22, 1957, Afro was invited by UNESCO's Comité des conseillers artistique to create a mural work for the wall of a vestibule on the seventh floor of the new headquarters of the United Nations cultural organization in Paris, as part of the remarkable project to decorate the building, which involved major artists such as Appel, Arp, Calder, Matta, Mirò, Moore, Noguchi, Picasso and Tamajo. It is a commission, which unequivocally demonstrates the international success of Afro's work, in which the artist totally immersed himself and gave life to a work that stood as a central stage in his artistic journey. Afro devoted himself to it body and soul, immersed in the solitude and silence of his studio at Mills College in Oakland, California, where he stayed as painter in residence from the fall of 1957 to June of the following year. The contribution reconstructs the vicissitudes of the realization of the large mural canvas and proposes a working reading of it.

Il 22 maggio 1957 Afro venne invitato dal Comité des conseillers artistique dell’UNESCO a realizzare un’opera murale per la parete di un vestibolo al settimo piano della nuova sede dell’organizzazione culturale delle Nazioni Unite a Parigi, come parte integrante del notevole progetto di decorazione dell’edificio che vide coinvolti grandi artisti come Appel, Arp, Calder, Matta, Mirò, Moore, Noguchi, Picasso e Tamajo. È un incarico, che dimostra inequivocabilmente il successo internazionale del lavoro di Afro, in cui l’artista si immerse totalmente e diede vita a un’opera che si pose come tappa centrale del suo percorso artistico. Afro ci si dedicò anima e corpo, immerso nella solitudine e nel silenzio del suo studio presso il Mills College di Oakland, in California, dove soggiornò come painter in residence dall’autunno del 1957 al giugno dell’anno successivo. Il contributo ricostruisce le vicede realizzative delal grande tela murale e ne propone una lettura d'opera.