L’arresto cardiaco extra-ospedaliero (OHCA - Out of Hospital Cardiac Arrest) è una delle principali cause di morte a livello mondiale e rappresenta la patologia tempo-dipendente maggiormente sfidante il sistema dell’emergenza sanitaria territoriale (EMS) in termini organizzativi e di interazione con la gestione ospedaliera. Purtroppo, la prognosi dell’OHCA rimane tutt’ora particolarmente infausta in termini di mortalità e morbilità neurologica. Per i pazienti vittime di OHCA la prognosi non dipende che parzialmente dalla causa dell’arresto, essendo pesantemente influenzata dalla qualità del trattamento che il paziente riceve sia nella fase extraospedaliera, sia – per i pazienti che ottengono un ripristino stabile della circolazione spontanea (ROSC) – nella fase ospedaliera. Infatti, la prognosi è strettamente influenzata da variabili quali il ritmo elettrocardiografico di presentazione, la presenza di testimoni sulla scena disposti a iniziare le manovre rianimatorie, le tempistiche e la qualità del trattamento avanzato extraospedaliero, la centralizzazione dei pazienti per le eventuali cure post-rianimatorie e il work-up diagnostico e terapeutico fatto in itinere su tutto il percorso. Ne consegue che solo una gestione al massimo livello di efficienza in ogni fase dell’OHCA è in grado di influenzare positivamente la prognosi.
LINEE di INDIRIZZO per “OHCA” - SIEMS / V. Antonaglia, F. Bermano, D. Bono, M. Botteri, T. Deiana, G. Dipietro, S. Esposito, A. Furgani, M. Leone, S. Macaluso, D. Messina, G. Misuraca, A. Paoli, R. Parzanese, F.E. Pregliasco, G. Priolo, P. Pugliese, M. Rugna, F. Sangalli, F. Villa Guido. - (2023 Dec 01). [10.13140/RG.2.2.11803.44320]
LINEE di INDIRIZZO per “OHCA” - SIEMS
F.E. Pregliasco;
2023
Abstract
L’arresto cardiaco extra-ospedaliero (OHCA - Out of Hospital Cardiac Arrest) è una delle principali cause di morte a livello mondiale e rappresenta la patologia tempo-dipendente maggiormente sfidante il sistema dell’emergenza sanitaria territoriale (EMS) in termini organizzativi e di interazione con la gestione ospedaliera. Purtroppo, la prognosi dell’OHCA rimane tutt’ora particolarmente infausta in termini di mortalità e morbilità neurologica. Per i pazienti vittime di OHCA la prognosi non dipende che parzialmente dalla causa dell’arresto, essendo pesantemente influenzata dalla qualità del trattamento che il paziente riceve sia nella fase extraospedaliera, sia – per i pazienti che ottengono un ripristino stabile della circolazione spontanea (ROSC) – nella fase ospedaliera. Infatti, la prognosi è strettamente influenzata da variabili quali il ritmo elettrocardiografico di presentazione, la presenza di testimoni sulla scena disposti a iniziare le manovre rianimatorie, le tempistiche e la qualità del trattamento avanzato extraospedaliero, la centralizzazione dei pazienti per le eventuali cure post-rianimatorie e il work-up diagnostico e terapeutico fatto in itinere su tutto il percorso. Ne consegue che solo una gestione al massimo livello di efficienza in ogni fase dell’OHCA è in grado di influenzare positivamente la prognosi.| File | Dimensione | Formato | |
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