The contribution is one of the essays devoted to case studies in the volume MilanOttanta. Aspects of the Artistic and Cultural System in Milan (edited by Davide Colombo), which - together with four video portraits by Pasquale Leccese (Le cose così come stanno), Marco Philopat (E se i punk avessero ragione?), Ugo Finetti (A Milano...) and Michele De Lucchi (In stile Afrotirolese) made with director Francesco Clerici and Point Nemo Film - is the result of the research project "ASART80. Rethinking the 1980s". Among the young gallerists - Sergio Casoli, Horatio Goni, Claudio Guenzani, Paolo Lavezzari, Pasquale Leccese, Giò Marconi and Andrea Murnik - immortalized in Oliviero Toscani's famous photograph published in the October 1987 issue 178 of "L'Uomo Vogue," Horatio Goni is the one who anticipated his peers, bypassing the 1985-86 "caesura." Goni - an Argentine artist who lived in London before moving to Milan in 1981 - opened the Fac-Simile Gallery in 1984 at 8 Via Morigi (within a rather well-known occupation experience that began in the 1970s), with the intention of transforming his studio into a space open to young artists and also to young critics. The double and symbiotic role of artist and gallerist becomes distinctive of Goni's work, placing him in close harmony with those artists who were developing a research of an installation character and with a strong relationship with the exhibition space. The contribution reconstructs the gallery's exhibition events from 1984 to 1990, including solo and group exhibitions organized by young curators.

Il contributo è uno dei saggi dedicati a casi studio del volume MilanOttanta. Aspetti del sistema artistico e culturale a Milano (a cura di Davide Colombo), che – insieme a quattro ritratti video di Pasquale Leccese (Le cose così come stanno), Marco Philopat (E se i punk avessero ragione?), Ugo Finetti (A Milano…) e Michele De Lucchi (In stile Afrotirolese) realizzati con il regista Francesco Clerici e la Point Nemo Film – è il risultato del progetto di ricerca “ASART80. Ripensare gli anni ottanta”. Tra i giovani galleristi – Sergio Casoli, Horatio Goni, Claudio Guenzani, Paolo Lavezzari, Pasquale Leccese, Giò Marconi e Andrea Murnik – immortalati nella famosa fotografia di Oliviero Toscani pubblicata sul numero 178 dell’ottobre 1987 di “L’Uomo Vogue”, Horatio Goni è colui che ha anticipato i suoi coetanei, scavalcando la “cesura” del 1985-86. Goni – artista argentino, vissuto a Londra, prima di trasferirsi a Milano nel 1981 – apre la Galleria Fac-Simile nel 1984 in via Morigi 8 (all’interno di un’esperienza di occupazione piuttosto nota iniziata negli anni settanta), con l’intento di trasformare il suo studio in uno spazio aperto ai giovani artisti e anche ai giovani critici. Il doppio e simbiotico ruolo di artista e gallerista diviene distintivo dell’operato di Goni, ponendolo in stretta sintonia con quegli artisti che stavano sviluppando una ricerca di carattere installativo e con una forte relazione con lo spazio espositivo. Il contributo ricostruisce le vicende espositive della galleria dal 1984 al 1990, comprensive di mostre personali e collettive organizzate da giovani curatori.

Horatio Goni/Fac-Simile: artista/gallerista / D. Colombo - In: MilanOttanta : aspetti del sistema artistico e culturale a Milano / [a cura di] D. Colombo. - Milano : Scalpendi, 2022. - ISBN 9791259550972. - pp. 141-149

Horatio Goni/Fac-Simile: artista/gallerista

D. Colombo
2022

Abstract

The contribution is one of the essays devoted to case studies in the volume MilanOttanta. Aspects of the Artistic and Cultural System in Milan (edited by Davide Colombo), which - together with four video portraits by Pasquale Leccese (Le cose così come stanno), Marco Philopat (E se i punk avessero ragione?), Ugo Finetti (A Milano...) and Michele De Lucchi (In stile Afrotirolese) made with director Francesco Clerici and Point Nemo Film - is the result of the research project "ASART80. Rethinking the 1980s". Among the young gallerists - Sergio Casoli, Horatio Goni, Claudio Guenzani, Paolo Lavezzari, Pasquale Leccese, Giò Marconi and Andrea Murnik - immortalized in Oliviero Toscani's famous photograph published in the October 1987 issue 178 of "L'Uomo Vogue," Horatio Goni is the one who anticipated his peers, bypassing the 1985-86 "caesura." Goni - an Argentine artist who lived in London before moving to Milan in 1981 - opened the Fac-Simile Gallery in 1984 at 8 Via Morigi (within a rather well-known occupation experience that began in the 1970s), with the intention of transforming his studio into a space open to young artists and also to young critics. The double and symbiotic role of artist and gallerist becomes distinctive of Goni's work, placing him in close harmony with those artists who were developing a research of an installation character and with a strong relationship with the exhibition space. The contribution reconstructs the gallery's exhibition events from 1984 to 1990, including solo and group exhibitions organized by young curators.
Il contributo è uno dei saggi dedicati a casi studio del volume MilanOttanta. Aspetti del sistema artistico e culturale a Milano (a cura di Davide Colombo), che – insieme a quattro ritratti video di Pasquale Leccese (Le cose così come stanno), Marco Philopat (E se i punk avessero ragione?), Ugo Finetti (A Milano…) e Michele De Lucchi (In stile Afrotirolese) realizzati con il regista Francesco Clerici e la Point Nemo Film – è il risultato del progetto di ricerca “ASART80. Ripensare gli anni ottanta”. Tra i giovani galleristi – Sergio Casoli, Horatio Goni, Claudio Guenzani, Paolo Lavezzari, Pasquale Leccese, Giò Marconi e Andrea Murnik – immortalati nella famosa fotografia di Oliviero Toscani pubblicata sul numero 178 dell’ottobre 1987 di “L’Uomo Vogue”, Horatio Goni è colui che ha anticipato i suoi coetanei, scavalcando la “cesura” del 1985-86. Goni – artista argentino, vissuto a Londra, prima di trasferirsi a Milano nel 1981 – apre la Galleria Fac-Simile nel 1984 in via Morigi 8 (all’interno di un’esperienza di occupazione piuttosto nota iniziata negli anni settanta), con l’intento di trasformare il suo studio in uno spazio aperto ai giovani artisti e anche ai giovani critici. Il doppio e simbiotico ruolo di artista e gallerista diviene distintivo dell’operato di Goni, ponendolo in stretta sintonia con quegli artisti che stavano sviluppando una ricerca di carattere installativo e con una forte relazione con lo spazio espositivo. Il contributo ricostruisce le vicende espositive della galleria dal 1984 al 1990, comprensive di mostre personali e collettive organizzate da giovani curatori.
Horatio Goni; Galleria Fac-simile; anni Ottanta; Milano; giovani artisti; giovani critici; installazioni
Settore L-ART/03 - Storia dell'Arte Contemporanea
2022
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