Saint Barbara Church, built in Metanopoli, San Donato Milanese (1953-55) by architect Mario Bacciocchi and commissioned by Enrico Mattei, President of Eni, is an effective example to understand the historical, social, economic, artistic and cultural features and dynamics of second postwar period in Milan. In effect three main topics are linked together: the role played by some main Italian industrial companies as economic centers as well as social and cultural too; the wide collaboration between architects and artists within of the debate on synthesis of arts; on one side, the evolution of Catholic Church’s position about modernity and contemporary art, on the other one the aim of young artists to design in a new way old Christian iconographies and holy subjects thanks a contemporary artistic style, influenced by archaic visual sources. This essay focused on Arnaldo and Giò Pomodoro’s aedicule and candelabra, and Andrea and Pietro Cascella’s painted panels for the ceiling of Saint Barbara Church (1954-55), both influenced by several types of artistic models, from Paleochristian period to Romanic one. After WWII many artists were involved in an articulated interest on primitive and archaic art, from which they learned a simplified and much more direct and expressive language. Moreover, to quote or simulate visual codes of a widespread and common culture – Christian culture included too – could encourage public and believers to understand contemporary holy art.

La chiesa di Santa Barbara, edificata a Metanopoli, San Donato Milanese, tra il 1953 e il 1955 su progetto dell’architetto Mario Bacciocchi e su volontà di Enrico Mattei, Presidente dell’ENI, si presenta come efficace esempio per comprendere alcune dinamiche proprie del contesto storico, sociale, economico, artistico e culturale del secondo dopoguerra a Milano. Tre, infatti, sono i temi che si intrecciano: il ruolo assunto da alcune importanti aziende italiane nell’immediato dopoguerra come centri di sviluppo economico, sociale e culturale, nel tentativo di riavvicinare la dimensione umanistico-estetica e quella tecnico-scientifica, tra slancio utopistico e discorso propagandistico-commerciale, tra politica culturale e scopi promozionali; l’ampia collaborazione tra architetti e artisti in questa fase di ricostruzione post-bellica che a Milano trova molti esempi degni di nota nell’ambito del dibattito attorno alla sintesi delle arti; l’evoluzione della posizione della Chiesa nella lettura della modernità e anche dell’arte contemporanea, che fa da contraltare allo sforzo dei giovani artisti nel confrontarsi con il sacro e nel reinterpretare iconografie e soggetti religiosi con un linguaggio che passa attraverso un arcaismo di fondo. Il contributo si sofferma sugli interventi dei fratelli Arnaldo e Giò Pomodoro, e Andrea e Pietro Cascella (1954-55), influenzati da diversi modelli artistici e fonti visive, dal paleocristiano al romanico. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, in molti artisti è rintracciabile un comune interesse per l’arte primitiva e arcaica, da cui apprendono un linguaggio molto più diretto ed espressivo. Inoltre, l’utilizzo o la simulazione di codici visivi che appartengono alla cultura visiva comune e popolare, incoraggiano il pubblico e i credenti a comprendere il linguaggio dell’arte sacra contemporanea.

I fratelli Pomodoro e Cascella nella chiesa di Santa Barbara a Metanopoli. Una rilettura moderna del passato / D. Colombo. - In: ARTE CRISTIANA. - ISSN 0004-3400. - 111:935(2023 Apr), pp. 118-137.

I fratelli Pomodoro e Cascella nella chiesa di Santa Barbara a Metanopoli. Una rilettura moderna del passato

D. Colombo
2023

Abstract

Saint Barbara Church, built in Metanopoli, San Donato Milanese (1953-55) by architect Mario Bacciocchi and commissioned by Enrico Mattei, President of Eni, is an effective example to understand the historical, social, economic, artistic and cultural features and dynamics of second postwar period in Milan. In effect three main topics are linked together: the role played by some main Italian industrial companies as economic centers as well as social and cultural too; the wide collaboration between architects and artists within of the debate on synthesis of arts; on one side, the evolution of Catholic Church’s position about modernity and contemporary art, on the other one the aim of young artists to design in a new way old Christian iconographies and holy subjects thanks a contemporary artistic style, influenced by archaic visual sources. This essay focused on Arnaldo and Giò Pomodoro’s aedicule and candelabra, and Andrea and Pietro Cascella’s painted panels for the ceiling of Saint Barbara Church (1954-55), both influenced by several types of artistic models, from Paleochristian period to Romanic one. After WWII many artists were involved in an articulated interest on primitive and archaic art, from which they learned a simplified and much more direct and expressive language. Moreover, to quote or simulate visual codes of a widespread and common culture – Christian culture included too – could encourage public and believers to understand contemporary holy art.
La chiesa di Santa Barbara, edificata a Metanopoli, San Donato Milanese, tra il 1953 e il 1955 su progetto dell’architetto Mario Bacciocchi e su volontà di Enrico Mattei, Presidente dell’ENI, si presenta come efficace esempio per comprendere alcune dinamiche proprie del contesto storico, sociale, economico, artistico e culturale del secondo dopoguerra a Milano. Tre, infatti, sono i temi che si intrecciano: il ruolo assunto da alcune importanti aziende italiane nell’immediato dopoguerra come centri di sviluppo economico, sociale e culturale, nel tentativo di riavvicinare la dimensione umanistico-estetica e quella tecnico-scientifica, tra slancio utopistico e discorso propagandistico-commerciale, tra politica culturale e scopi promozionali; l’ampia collaborazione tra architetti e artisti in questa fase di ricostruzione post-bellica che a Milano trova molti esempi degni di nota nell’ambito del dibattito attorno alla sintesi delle arti; l’evoluzione della posizione della Chiesa nella lettura della modernità e anche dell’arte contemporanea, che fa da contraltare allo sforzo dei giovani artisti nel confrontarsi con il sacro e nel reinterpretare iconografie e soggetti religiosi con un linguaggio che passa attraverso un arcaismo di fondo. Il contributo si sofferma sugli interventi dei fratelli Arnaldo e Giò Pomodoro, e Andrea e Pietro Cascella (1954-55), influenzati da diversi modelli artistici e fonti visive, dal paleocristiano al romanico. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, in molti artisti è rintracciabile un comune interesse per l’arte primitiva e arcaica, da cui apprendono un linguaggio molto più diretto ed espressivo. Inoltre, l’utilizzo o la simulazione di codici visivi che appartengono alla cultura visiva comune e popolare, incoraggiano il pubblico e i credenti a comprendere il linguaggio dell’arte sacra contemporanea.
Arnaldo Pomodoro; Giò Pomodoro; Andrea Cascella; Pietro Cascella; arte sacra; Metanopoli; Enrico Mattei; Eni; pittura; scultura; XX secolo
Settore L-ART/03 - Storia dell'Arte Contemporanea
apr-2023
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