Eredità e attualità del pensiero e dell'opera di M.K. Gandhi

Ai molti tentativi di rendere ragione della versatile specificità e della peculiarità del suo pensiero e della sua opera corrispondono le tante definizioni a cui è stata ricondotta la figura di Mohandas Karamchand Gandhi: filosofo idealista, rivoluzionario nonviolento, politico machiavellico, fine stratega, santo acclarato, pragmatico idealista, visionario riformista sociale, irresistibile trascinatore di folle, guida carismatica, impavido attivista, mediatore culturale ante-litteram, ispirato karma-yogin, devoto hindu, lungimirante ambientalista, appassionato pedagogo, etc. La varietà degli ambiti a cui Gandhi rivolse la propria attenzione, eleggendoli a oggetto delle proprie speculazioni teoriche e a campi d’azione della propria opera di riforma, rispecchia, d’altra parte, il carattere totalizzante del programma di liberazione dell’India e dei suoi abitanti dal dominio coloniale britannico. L’ispirato e onnipervasivo sforzo di riforma sociale che, nella prospettiva gandhiana, non poteva che muovere dall’azione diretta al progresso e alla nobilitazione innanzitutto del singolo individuo, si espresse, infatti, attraverso un concertato programma di emancipazione della società indiana dalla concatenazione di mali che la affliggevano, di cui la dominazione coloniale britannica era il più evidente e manifesto, ma non certo l’unico.