L’editoria ha spesso avuto con la traduzione un rapporto controverso, radicato in una necessità duplice: rendere accessibile un testo in una lingua “altra” e rispettarne precisamente il senso, la misura, la musicalità. Nel tempo, si sono affinati strumenti e strategie che hanno acquisito significati diversi in contesti nazionali differenziati. In questa cornice, l’editoria milanese ha avuto un ruolo centrale, soprattutto dall’immediato dopoguerra a oggi, in un periodo in cui la letteratura tradotta è stato uno strumento essenziale alle istanze di rinnovamento del canone letterario nazionale. La fioritura di collane, il moltiplicarsi dei generi letterari tradotti, l’ambizione sempre più visibile di rispettare il testo originale, anche in lingue non europee, hanno dato vita a un panorama ricco e articolato, documentato negli archivi del Centro APICE, da cui prendono le mosse la maggior parte dei contributi raccolti in questo volume. Essi riportano il dibattito sviluppato nel corso del Convegno di Studi, La Fabbrica dei classici. La Traduzione delle Letterature Straniere e l’Editoria milanese (1950-2021), che il centro APICE ha organizzato nel novembre del 2021, presso l’Università degli Studi di Milano. Il titolo stesso evoca un luogo di costruzione e una modalità dinamica di organizzazione e produzione, che ben rappresenta il pragmatismo e l’alacrità del mondo editoriale milanese. Un attivismo concreto e aperto alle suggestioni delle letterature straniere che caratterizza il capoluogo lombardo ben prima del 1950: la data non evidenzia il momento di una rottura, bensì la piena consapevolezza di una ripartenza che accelera – in modo impressionante e in più direzioni – un processo di modernizzazione e internazionalizzazione già in atto da tempo e tuttavia destinato a grandi trasformazioni. Questo volume ne rende testimonianza a partire innanzitutto dal lavoro dei traduttori che, di questa ‘fabbrica dei classici’, sono il vero motore.

introduzione / A. Preda (DI/SEGNI). - In: La Fabbrica dei classici : La Traduzione delle Letterature straniere e l'Editoria milanese (1950-2021) / [a cura di] A. Preda, N. Vallorani. - MIlano : Ledizioni, 2023. - ISBN 978-88-5526-982-7. - pp. 11-19

introduzione

A. Preda
2023

Abstract

L’editoria ha spesso avuto con la traduzione un rapporto controverso, radicato in una necessità duplice: rendere accessibile un testo in una lingua “altra” e rispettarne precisamente il senso, la misura, la musicalità. Nel tempo, si sono affinati strumenti e strategie che hanno acquisito significati diversi in contesti nazionali differenziati. In questa cornice, l’editoria milanese ha avuto un ruolo centrale, soprattutto dall’immediato dopoguerra a oggi, in un periodo in cui la letteratura tradotta è stato uno strumento essenziale alle istanze di rinnovamento del canone letterario nazionale. La fioritura di collane, il moltiplicarsi dei generi letterari tradotti, l’ambizione sempre più visibile di rispettare il testo originale, anche in lingue non europee, hanno dato vita a un panorama ricco e articolato, documentato negli archivi del Centro APICE, da cui prendono le mosse la maggior parte dei contributi raccolti in questo volume. Essi riportano il dibattito sviluppato nel corso del Convegno di Studi, La Fabbrica dei classici. La Traduzione delle Letterature Straniere e l’Editoria milanese (1950-2021), che il centro APICE ha organizzato nel novembre del 2021, presso l’Università degli Studi di Milano. Il titolo stesso evoca un luogo di costruzione e una modalità dinamica di organizzazione e produzione, che ben rappresenta il pragmatismo e l’alacrità del mondo editoriale milanese. Un attivismo concreto e aperto alle suggestioni delle letterature straniere che caratterizza il capoluogo lombardo ben prima del 1950: la data non evidenzia il momento di una rottura, bensì la piena consapevolezza di una ripartenza che accelera – in modo impressionante e in più direzioni – un processo di modernizzazione e internazionalizzazione già in atto da tempo e tuttavia destinato a grandi trasformazioni. Questo volume ne rende testimonianza a partire innanzitutto dal lavoro dei traduttori che, di questa ‘fabbrica dei classici’, sono il vero motore.
Editoria; Milano; lettererature straniere; traduzione
Settore L-LIN/03 - Letteratura Francese
2023
https://riviste.unimi.it/index.php/disegni/issue/view/2049
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