Se il tema della formazione delle competenze sia da analizzare in una prospettiva di genere è questione ancora poco trattata. L’articolo analizza l’interazione tra le persistenti differenze di genere nei percorsi di istruzione e formazione, nell’acquisizione delle competenze e negli sbocchi lavorativi. • Nella prima parte si identificano i meccanismi sociali alla base delle diseguaglianze nel mercato del lavoro. Si evidenzia il paradosso fra la superiorità delle credenziali educative femminili e la penalizzazione lavorativa, la cui forte segregazione settoriale, occupazionale e professionale incide sulle opportunità di crescita e sulle condizioni di lavoro, sia contrattuali che retributive. Nella seconda parte l’articolo mostra che l’origine delle diseguaglianze discende anche dalla precoce divergenza di genere che si profila già nelle propensioni disciplinari e nell’indirizzo di studio prescelto. A loro volta queste sono influenzate da stereotipi culturali e aspettative sociali, per poi ripercuotersi a catena sui passi successivi. Si configura, dunque, una segregazione, in primo luogo educativa, che plasma i destini lavorativi di donne e uomini, separati e diseguali. • Una riflessione sulle implicazioni di policy, che scaturisce dall’analisi dei fattori che causano il divario di genere nell’istruzione, nella formazione e nel lavoro, è presentata nella terza parte dell’articolo. La conclusione è che l’investimento sociale principale dovrebbe puntare a eliminare gli stereotipi e le aspettative differenziate in base al sesso – scardinando a monte i meccanismi della segregazione di genere descritta – e a riequilibrare il mercato del lavoro, attraverso l’acquisizione, la mobilizzazione e il mantenimento delle competenze
Formazione, competenze e lavoro: il grande divario di genere / M. Samek Lodovici, R. Semenza. - In: RIVISTA DI POLITICA ECONOMICA. - ISSN 0035-6468. - 2023:1(2023).
Formazione, competenze e lavoro: il grande divario di genere
R. Semenza
2023
Abstract
Se il tema della formazione delle competenze sia da analizzare in una prospettiva di genere è questione ancora poco trattata. L’articolo analizza l’interazione tra le persistenti differenze di genere nei percorsi di istruzione e formazione, nell’acquisizione delle competenze e negli sbocchi lavorativi. • Nella prima parte si identificano i meccanismi sociali alla base delle diseguaglianze nel mercato del lavoro. Si evidenzia il paradosso fra la superiorità delle credenziali educative femminili e la penalizzazione lavorativa, la cui forte segregazione settoriale, occupazionale e professionale incide sulle opportunità di crescita e sulle condizioni di lavoro, sia contrattuali che retributive. Nella seconda parte l’articolo mostra che l’origine delle diseguaglianze discende anche dalla precoce divergenza di genere che si profila già nelle propensioni disciplinari e nell’indirizzo di studio prescelto. A loro volta queste sono influenzate da stereotipi culturali e aspettative sociali, per poi ripercuotersi a catena sui passi successivi. Si configura, dunque, una segregazione, in primo luogo educativa, che plasma i destini lavorativi di donne e uomini, separati e diseguali. • Una riflessione sulle implicazioni di policy, che scaturisce dall’analisi dei fattori che causano il divario di genere nell’istruzione, nella formazione e nel lavoro, è presentata nella terza parte dell’articolo. La conclusione è che l’investimento sociale principale dovrebbe puntare a eliminare gli stereotipi e le aspettative differenziate in base al sesso – scardinando a monte i meccanismi della segregazione di genere descritta – e a riequilibrare il mercato del lavoro, attraverso l’acquisizione, la mobilizzazione e il mantenimento delle competenzeFile | Dimensione | Formato | |
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