Introduzione: La vitamina B12 è essenziale per il neuro sviluppo fetale e post-natale. Lo screening neonatale permette di identificarne la carenza neonatale secondaria alla deplezione materna. Lo scopo del progetto è la definizione di un modello di gestione multidisciplinare e l’identificazione delle principali cause di carenza di vitamina B12. Materiali e metodi: Da novembre 2021 a febbraio 2023 sono stati inviati dal Laboratorio di Screening Neonatale della Regione Lombardia presso il centro di Malattie Metaboliche Congenite dell’Ospedale dei Bambini V. Buzzi di Milano, 38 neonati con deficit di B12 secondario a deficit materno, selezionati per valori di C3 aumentati. L’iter diagnostico-terapeutico ha previsto la somministrazione di idrossicobalamina al neonato e alla madre e molteplici follow-up clinici, nutrizionali e neurologici. Risultati: Al punto nascita, i neonati (17 maschi, 14 femmine) presentavano valori ematici medi di B12 pari a 191±91pmol/L mentre le madri pari a 226±105pmol/L. Il 47% dei pazienti era di origine asiatica o medio-orientale e il 60% in allattamento materno esclusivo. L’anamnesi alimentare ha permesso di evidenziare intake medi di B12 durante la gravidanza inferiori rispetto ai fabbisogni LARN, WHO ed EFSA, ovvero: media 1,96μg, max 4,97μg, min 0,01μg. Tra le cause alimentari di bassi livelli di B12, il 20% era riconducibile a pattern alimentari vegetariani o vegani non adeguatamente supplementati. Altre cause eziologiche del deficit di B12 erano: polimorfismo MTHFR (15%), iperemesi gravidica (39%), bypass gastrico (15%) e positività agli anticorpi anti cellule parietali (31%). Conclusioni: Intake alimentari insufficienti di vitamina B12 risultano essere tra le più frequenti cause di deficit materno e neonatale, soprattutto in donne vegetariane e vegane non adeguatamente supplementate. A circa un mese dalla somministrazione, i valori di B12 sono risultati nella norma così come gli indici biochimici indiretti di stato carenziale.
Deficit neonatale e materno di vitamina B12: pattern alimentari e intake nutrizionali durante la gravidanza / M. Tosi, C. Montanari, C. Sertori, L. Fiori, A. Bosetti, E. Pendezza, D. Tonduti, C. Cereda, G. Zuccotti, E. Verduci. ((Intervento presentato al 2. convegno Congresso Nazionale ASAND tenutosi a Firenze nel 2023.
Deficit neonatale e materno di vitamina B12: pattern alimentari e intake nutrizionali durante la gravidanza
M. Tosi;C. Montanari;D. Tonduti;G. Zuccotti;E. Verduci
2023
Abstract
Introduzione: La vitamina B12 è essenziale per il neuro sviluppo fetale e post-natale. Lo screening neonatale permette di identificarne la carenza neonatale secondaria alla deplezione materna. Lo scopo del progetto è la definizione di un modello di gestione multidisciplinare e l’identificazione delle principali cause di carenza di vitamina B12. Materiali e metodi: Da novembre 2021 a febbraio 2023 sono stati inviati dal Laboratorio di Screening Neonatale della Regione Lombardia presso il centro di Malattie Metaboliche Congenite dell’Ospedale dei Bambini V. Buzzi di Milano, 38 neonati con deficit di B12 secondario a deficit materno, selezionati per valori di C3 aumentati. L’iter diagnostico-terapeutico ha previsto la somministrazione di idrossicobalamina al neonato e alla madre e molteplici follow-up clinici, nutrizionali e neurologici. Risultati: Al punto nascita, i neonati (17 maschi, 14 femmine) presentavano valori ematici medi di B12 pari a 191±91pmol/L mentre le madri pari a 226±105pmol/L. Il 47% dei pazienti era di origine asiatica o medio-orientale e il 60% in allattamento materno esclusivo. L’anamnesi alimentare ha permesso di evidenziare intake medi di B12 durante la gravidanza inferiori rispetto ai fabbisogni LARN, WHO ed EFSA, ovvero: media 1,96μg, max 4,97μg, min 0,01μg. Tra le cause alimentari di bassi livelli di B12, il 20% era riconducibile a pattern alimentari vegetariani o vegani non adeguatamente supplementati. Altre cause eziologiche del deficit di B12 erano: polimorfismo MTHFR (15%), iperemesi gravidica (39%), bypass gastrico (15%) e positività agli anticorpi anti cellule parietali (31%). Conclusioni: Intake alimentari insufficienti di vitamina B12 risultano essere tra le più frequenti cause di deficit materno e neonatale, soprattutto in donne vegetariane e vegane non adeguatamente supplementate. A circa un mese dalla somministrazione, i valori di B12 sono risultati nella norma così come gli indici biochimici indiretti di stato carenziale.Pubblicazioni consigliate
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