Lo studio monografico tratta dell'annullamento d'ufficio, oggetto, in questi ultimi anni, di attenzione da parte della giurisprudenza e del legislatore. Pur confermandosi un istituto discrezionale, si vanno sempre più consolidando orientamenti tesi a dimostrare che l'annullamento d'ufficio, al ricorrere di determinate circostanze, va considerato una scelta "doverosa" per l'Amministrazione. Si tratta dell'annullamento di provvedimenti contrari al diritto europeo oppure pregiudizievoli per le risorse erariali o, ancora, lesivi di interessi pubblici "sensibili" (ambientale, paesaggistico...). L'annullamento "doveroso" si riscontra, inoltre, nel caso in cui il privato, che trae beneficio dal provvedimento illegittimo, abbia tenuto un comportamento contrario a buona fede. Questa evoluzione induce a una riflessione sui limiti e presupporti dell'annullamento. L'art. 21-nonies L. 241/90 configura, oggi un istituto caratterizzato da "vincoli" che, contrariamente a quanto evocato dagli orientamenti richiamati, impongono all'Amministrazione di svolgere uno specifico percorso di valutazione. In questo contesto, l'interesse pubblico all'annullamento perde le caratteristiche attribuite dalla dottrina tradizionale, così come muta il ruolo dell'affidamento, anche in virtù delle novità introdotte dalla L. n. 164/14.
L'annullamento d'ufficio tra vincoli e discrezionalità / S.M.A. D'Ancona. - Napoli : Editoriale Scientifica, 2015. - ISBN 9788863427646. (PERCORSI DI DIRITTO AMMINISTRATIVO)
L'annullamento d'ufficio tra vincoli e discrezionalità
S.M.A. D'Ancona
2015
Abstract
Lo studio monografico tratta dell'annullamento d'ufficio, oggetto, in questi ultimi anni, di attenzione da parte della giurisprudenza e del legislatore. Pur confermandosi un istituto discrezionale, si vanno sempre più consolidando orientamenti tesi a dimostrare che l'annullamento d'ufficio, al ricorrere di determinate circostanze, va considerato una scelta "doverosa" per l'Amministrazione. Si tratta dell'annullamento di provvedimenti contrari al diritto europeo oppure pregiudizievoli per le risorse erariali o, ancora, lesivi di interessi pubblici "sensibili" (ambientale, paesaggistico...). L'annullamento "doveroso" si riscontra, inoltre, nel caso in cui il privato, che trae beneficio dal provvedimento illegittimo, abbia tenuto un comportamento contrario a buona fede. Questa evoluzione induce a una riflessione sui limiti e presupporti dell'annullamento. L'art. 21-nonies L. 241/90 configura, oggi un istituto caratterizzato da "vincoli" che, contrariamente a quanto evocato dagli orientamenti richiamati, impongono all'Amministrazione di svolgere uno specifico percorso di valutazione. In questo contesto, l'interesse pubblico all'annullamento perde le caratteristiche attribuite dalla dottrina tradizionale, così come muta il ruolo dell'affidamento, anche in virtù delle novità introdotte dalla L. n. 164/14.File | Dimensione | Formato | |
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