Annualmente in Italia nascono tra i 400/500 bambini con gravi problemi di sordità. La diagnosi e la terapia della sordità infantile sono da ritenersi tra le prestazioni più difficili e ricche di responsabilità morali e medico-legali per lo specialista audiologo. Lo specialista deve avere un’esperienza lungamente maturata; ogni decisione deve essere meditata! Le decisioni terapeutiche devono essere sempre rivalutate alla luce dell’evoluzione del caso e riviste in base ai dati audiometrici effettuati ai controlli. Un intervento precoce (a 6 mesi di età o prima) nei bambini con sordità grave o profonda congenita consente un miglioramento: del linguaggio, delle capacità espressive verbali,dello sviluppo socio-emotive. Il protocollo diagnostico deve svilupparsi in: test audiometrici comportamentali ed obiettivi, osservazione da parte dell’Audiologo-Logopedista-Audiometrista, consulenza genetica con tests genetici (NGS panels estesi a più di 100 geni connessina compresa), ricerca dell’infezione da C.M.V. congenita (D.B.S. test), E.C.G., valutazione oculistica, funzione renale, visita pediatrica generale, valutazione dismorfologica, visita neuropsichiatrica infantile, T.C. rocche petrose, R.M. encefalo, alutazione anestesiologica pediatrica pre-impianto cocleare. I compiti delll'Audiologo sono: confermare l’attendibilità delle conclusioni (le indagini debbono essere concordanti), relazionare i genitori in merito alle valutazioni effettuate, effettuare i counselling familiare (patologia, percorso diagnostico, informazioni burocratico-amministrative), programmare una strategia riabilitativa e timing condivisi con la famiglia.
La presa in carico del bambino sordo: dalla conferma diagnostica all’impianto cocleare / U. Ambrosetti. ((Intervento presentato al convegno Corso teorico-pratico di aggiornamento: impianti cocleari update e novità tecnologiche tenutosi a Milano nel 2019.
La presa in carico del bambino sordo: dalla conferma diagnostica all’impianto cocleare
U. Ambrosetti
2019
Abstract
Annualmente in Italia nascono tra i 400/500 bambini con gravi problemi di sordità. La diagnosi e la terapia della sordità infantile sono da ritenersi tra le prestazioni più difficili e ricche di responsabilità morali e medico-legali per lo specialista audiologo. Lo specialista deve avere un’esperienza lungamente maturata; ogni decisione deve essere meditata! Le decisioni terapeutiche devono essere sempre rivalutate alla luce dell’evoluzione del caso e riviste in base ai dati audiometrici effettuati ai controlli. Un intervento precoce (a 6 mesi di età o prima) nei bambini con sordità grave o profonda congenita consente un miglioramento: del linguaggio, delle capacità espressive verbali,dello sviluppo socio-emotive. Il protocollo diagnostico deve svilupparsi in: test audiometrici comportamentali ed obiettivi, osservazione da parte dell’Audiologo-Logopedista-Audiometrista, consulenza genetica con tests genetici (NGS panels estesi a più di 100 geni connessina compresa), ricerca dell’infezione da C.M.V. congenita (D.B.S. test), E.C.G., valutazione oculistica, funzione renale, visita pediatrica generale, valutazione dismorfologica, visita neuropsichiatrica infantile, T.C. rocche petrose, R.M. encefalo, alutazione anestesiologica pediatrica pre-impianto cocleare. I compiti delll'Audiologo sono: confermare l’attendibilità delle conclusioni (le indagini debbono essere concordanti), relazionare i genitori in merito alle valutazioni effettuate, effettuare i counselling familiare (patologia, percorso diagnostico, informazioni burocratico-amministrative), programmare una strategia riabilitativa e timing condivisi con la famiglia.Pubblicazioni consigliate
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