This contribution investigates the written and material sources relating to the beginnings of the iconography of Creation, reaching the unexpected conclusion that in the early Christian period the visual account of Creation was of marginal interest. A notable exception is the painted cycle of St. Peter’s in the Vatican, the influence of which, however, seems to have been limited to the central-Italic Middle Ages. Later, as witnesses to the visual account of Creation we find two manuscripts from the late fifth or early sixth century: the Cotton Genesis and the Vienna Genesis. Consequently, «archetypes» have long been sought in book illustration. A review of the data strongly suggests a shift in perspective: the monumental cycles, whose early diffusion is testified by the written sources, must have inspired the development of biblical book illustrations. First, four narrative cycles are reconsidered, testified by written sources and referable to the authority of Gregory of Nyssa, Ambrose, Paulinus of Nola, and Prudentius (late fourth, early fifth century). Then, the iconography of Creation in the Via Latina Catacomb, in Old St Peter’s, and in the Neon triclinium in Ravenna is put into perspective.

Il contributo indaga le fonti scritte e materiali relative ai primordi dell’iconografia della Creazione, giungendo all’inaspettata conclusione che in età paleocristiana il racconto visuale della Creazione sortì un interesse marginale. Notevole eccezione fu il ciclo dipinto dell’antica San Pietro in Vaticano, la cui influenza però sembra essersi limitata all’ambito centro-italico. Più tardi, quali testimoni del racconto visuale della Creazione troviamo due manoscritti databili fra tardo V secolo e inizio VI: la Genesi Cotton e la Genesi di Vienna. Di conseguenza, gli «archetipi» sono stati a lungo cercati nell’illustrazione libraria. La revisione dei dati a disposizione suggerisce un netto cambio di prospettiva: i cicli monumentali, la cui precoce diffusione è testimoniata dalle fonti scritte, devono avere ispirato lo sviluppo dell’illustrazione biblica libraria, non il contrario. Il contributo riconsidera quattro cicli narrativi, ora testimoniati dalle fonti scritte e riferibili all’autorità di Gregorio di Nissa, Ambrogio, Paolino di Nola e Prudenzio (tardo IV secolo-inizio V); poi, mette in prospettiva l’iconografia della Creazione nei dipinti dell’Ipogeo di via Dino Compagni e di San Pietro in Vaticano, nonché nel decoro del Triclinio neoniano a Ravenna.

I primordi del racconto visuale della creazione / F. Scirea (COLLECTION DE L'ECOLE FRANÇAISE DE ROME). - In: L'esegesi in figura : Cicli dell'Antico Testamento nella pittura murale medievale / [a cura di] F. Scirea. - Ebook. - Roma : École française de Rome, 2022 Dec. - ISBN 9782728315710. - pp. 31-70 (( convegno Re-reading Hebrew Scripture. Old Testament Cycles in Medieval Wall Painting tenutosi a Milano nel 2018 [10.4000/books.efr.50245].

I primordi del racconto visuale della creazione

F. Scirea
2022

Abstract

This contribution investigates the written and material sources relating to the beginnings of the iconography of Creation, reaching the unexpected conclusion that in the early Christian period the visual account of Creation was of marginal interest. A notable exception is the painted cycle of St. Peter’s in the Vatican, the influence of which, however, seems to have been limited to the central-Italic Middle Ages. Later, as witnesses to the visual account of Creation we find two manuscripts from the late fifth or early sixth century: the Cotton Genesis and the Vienna Genesis. Consequently, «archetypes» have long been sought in book illustration. A review of the data strongly suggests a shift in perspective: the monumental cycles, whose early diffusion is testified by the written sources, must have inspired the development of biblical book illustrations. First, four narrative cycles are reconsidered, testified by written sources and referable to the authority of Gregory of Nyssa, Ambrose, Paulinus of Nola, and Prudentius (late fourth, early fifth century). Then, the iconography of Creation in the Via Latina Catacomb, in Old St Peter’s, and in the Neon triclinium in Ravenna is put into perspective.
Il contributo indaga le fonti scritte e materiali relative ai primordi dell’iconografia della Creazione, giungendo all’inaspettata conclusione che in età paleocristiana il racconto visuale della Creazione sortì un interesse marginale. Notevole eccezione fu il ciclo dipinto dell’antica San Pietro in Vaticano, la cui influenza però sembra essersi limitata all’ambito centro-italico. Più tardi, quali testimoni del racconto visuale della Creazione troviamo due manoscritti databili fra tardo V secolo e inizio VI: la Genesi Cotton e la Genesi di Vienna. Di conseguenza, gli «archetipi» sono stati a lungo cercati nell’illustrazione libraria. La revisione dei dati a disposizione suggerisce un netto cambio di prospettiva: i cicli monumentali, la cui precoce diffusione è testimoniata dalle fonti scritte, devono avere ispirato lo sviluppo dell’illustrazione biblica libraria, non il contrario. Il contributo riconsidera quattro cicli narrativi, ora testimoniati dalle fonti scritte e riferibili all’autorità di Gregorio di Nissa, Ambrogio, Paolino di Nola e Prudenzio (tardo IV secolo-inizio V); poi, mette in prospettiva l’iconografia della Creazione nei dipinti dell’Ipogeo di via Dino Compagni e di San Pietro in Vaticano, nonché nel decoro del Triclinio neoniano a Ravenna.
Creation; Book of Genesis; Early Christian Art; Medieval Art; Wall Paintings; Old Testament; Iconography; Visual Exegesis
Settore L-ART/01 - Storia dell'Arte Medievale
dic-2022
Università degli Studi di Milano
https://books.openedition.org/efr/50245
https://hdl.handle.net/2434/951441
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