La tesi di partenzaz del libr è che la verità è nel senso comune e solo l’esplicitazione del suo “funzionamento” potrà dirci se tale verità sia fondativa sul piano storico, scientifico, linguistico, antropologico, sociale, ecc. Tale percorso è analizzato in primo luogo attraverso autori quali come Gadamer e Wittgenstein. Le loro tesi sono senza dubbio “ben argomentate” e ciò significa che entrambi seguono, forse con maggior consapevolezza di loro molteplici seguaci, le millenarie leggi della retorica. Solo che l’attenzione per i “modi” con cui la verità è detta può indurre un sospetto, sia pure da coniugare con alcune differenze per i due filosofi in questione. Che, cioè, il problema della verità e del giudizio sia per loro soltanto un problema modale: ipotesi che li porterebbe verso orizzonti straordinariamente vicini a una rivisitazione (peraltro necessaria) della in noi il sospetto, ormai inevitabile, che gran parte della filosofia del Novecento sia da inserire proprio nel quadro di una “retorica”, a volte “buona”, altre “cattiva”). Fondato o meno che sia tale sospetto, induce un terzo atteggiamento – dopo quello esplicitamente retorico e quello della retorica del gioco linguistico – che guarda alla verità come contenuto di senso che si esplicita attraverso giudizi. Sicuramente si è qui figli della problematica kantiana, all’interno cioè di una concezione “sintetica” del sapere, trapassata nella tradizione fenomenologica, almeno come essa è presentata nella genesi che ne offre Husserl nella Crisi delle scienze europee: si ritiene, di conseguenza, che il senso comune radichi i propri giudizi nel contesto non dei giochi linguistici e delle loro dinamiche formali, bensì nelle cose stesse così come esse si offrono all’esperienza intersoggettiva. Il terreno rappresentazionale denominato “immagine” costituisce il punto critico nodale delle posizioni filosofiche che si intendono qui argomentare. Discutere dunque il senso, sia retorico sia fondativo, della rappresentazione è l’obiettivo che ci si è proposti.

Verità dell'immagine / E. Franzini. - Milano : Il Castoro, 2004. - ISBN 8880332775.

Verità dell'immagine

E. Franzini
Primo
2004

Abstract

La tesi di partenzaz del libr è che la verità è nel senso comune e solo l’esplicitazione del suo “funzionamento” potrà dirci se tale verità sia fondativa sul piano storico, scientifico, linguistico, antropologico, sociale, ecc. Tale percorso è analizzato in primo luogo attraverso autori quali come Gadamer e Wittgenstein. Le loro tesi sono senza dubbio “ben argomentate” e ciò significa che entrambi seguono, forse con maggior consapevolezza di loro molteplici seguaci, le millenarie leggi della retorica. Solo che l’attenzione per i “modi” con cui la verità è detta può indurre un sospetto, sia pure da coniugare con alcune differenze per i due filosofi in questione. Che, cioè, il problema della verità e del giudizio sia per loro soltanto un problema modale: ipotesi che li porterebbe verso orizzonti straordinariamente vicini a una rivisitazione (peraltro necessaria) della in noi il sospetto, ormai inevitabile, che gran parte della filosofia del Novecento sia da inserire proprio nel quadro di una “retorica”, a volte “buona”, altre “cattiva”). Fondato o meno che sia tale sospetto, induce un terzo atteggiamento – dopo quello esplicitamente retorico e quello della retorica del gioco linguistico – che guarda alla verità come contenuto di senso che si esplicita attraverso giudizi. Sicuramente si è qui figli della problematica kantiana, all’interno cioè di una concezione “sintetica” del sapere, trapassata nella tradizione fenomenologica, almeno come essa è presentata nella genesi che ne offre Husserl nella Crisi delle scienze europee: si ritiene, di conseguenza, che il senso comune radichi i propri giudizi nel contesto non dei giochi linguistici e delle loro dinamiche formali, bensì nelle cose stesse così come esse si offrono all’esperienza intersoggettiva. Il terreno rappresentazionale denominato “immagine” costituisce il punto critico nodale delle posizioni filosofiche che si intendono qui argomentare. Discutere dunque il senso, sia retorico sia fondativo, della rappresentazione è l’obiettivo che ci si è proposti.
2004
Settore M-FIL/04 - Estetica
Verità dell'immagine / E. Franzini. - Milano : Il Castoro, 2004. - ISBN 8880332775.
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