Introduzione; La temperatura nasofaringea è correlata con la temperatura intracranica e l'affidabilità di tale correlazione si basa sulla localizzazione anatomica del nasofaringe (Stone et al. 1995). Tale struttura, infatti, si situa in stretta vicinanza con il seno cavernoso e le arterie carotidi. Ad oggi, è riportato in letteratura un solo studio forense relativo all'applicazione della temperatura nasofaringea per la stima dell'epoca di morte (Nokes et al. 1992). Dando seguito al programma GIPF relativo agli approfondimenti tanatocronologici, abbiamo registrato le variazioni post mortem della temperatura nasofaringea in relazione al post mortem interval (PMI). Materiali e metodi; Questo studio è stato eseguito su 25 cadaveri di cui era nota l'esatta ora del decesso, trasportati presso l'Obitorio Civico di Milano e presso l'Obitorio AOUC Policlinico di Bari. Si è trattato principalmente di vittime di incidenti del traffico (10), di morti improvvise testimoniate (10) e di suicidi da precipitazione testimoniata (5). Per ognuna delle vittime sono stati raccolti dati personali e circostanziali ed è stata avviata la registrazione continua della temperatura ambientale, rettale e nasofaringea durante le prime 24 ore dopo il decesso (periodo di abituale permanenza dei cadaveri nelle sale obitoriali a temperatura costante di circa 15°C). Tali misurazioni sono state eseguite medianate l'utilizzo di un termometro a sonda metallica "Escort Data Legger iMiniPlus". L'inserimento è avvenuto attraverso le narici, lungo una linea antero-posteriore sul piano sagittale, fino al raggiungimento della parete nasofaringea posteriore (Lee et al. 2014). Risultati; I casi hanno mostrato una simile e regolare riduzione della temperatura nasofaringea con inizale rapido decremento seguito da una tendenza a una fase di plateau. Confrontando le curve con quelle relative alla temperatura rettale, è stato osservato un profilo significativamente differente: la temperatura nasofaringea è caratterizzata, infatti, da una fase di decremento rapido anticipata e da una fase successiva più lenta di discesa a plateau. Conclusioni; La rilevazione della temperatura rinofaringea si è dimostrata facilmente eseguibile e dunque potenzialmente esportabile all'ambito del sopralluogo medico legale. Tale metodo, inoltre, permetterebbe di conservare inalterati tutti gli eventuali reperti nell'area perianale. Data la natura di studio pilota e la casistica limitata, al momento risulta prematuro poter definire una curva di decremento della temperatura nasofaringea che possa validare la metodica analatizzata. Sono pertanto necessarie ulteriori ricerche per confermare i risultati da noi ottenuti, al fine di individuare un altro valido strumento per orientarsi nel complesso problema della stima del PMI.

Decremento della temperatura nasofaringea come metodo per la stima del PMI: uno studio pilota multicentrico / S. Tambuzzi, R. Cotroneo, A. Battistini, M. Casali, B. Solarino, P. Beltempo, C. Spada, C. Cattaneo, R. Zoia. ((Intervento presentato al 10. convegno Convegno Nazionale del Gruppo Italiano di Patologia Forense (G.I.P.F.) tenutosi a Santa Margherita Ligure nel 2019.

Decremento della temperatura nasofaringea come metodo per la stima del PMI: uno studio pilota multicentrico

S. Tambuzzi;R. Cotroneo;A. Battistini;M. Casali;C. Cattaneo;R. Zoia
2019

Abstract

Introduzione; La temperatura nasofaringea è correlata con la temperatura intracranica e l'affidabilità di tale correlazione si basa sulla localizzazione anatomica del nasofaringe (Stone et al. 1995). Tale struttura, infatti, si situa in stretta vicinanza con il seno cavernoso e le arterie carotidi. Ad oggi, è riportato in letteratura un solo studio forense relativo all'applicazione della temperatura nasofaringea per la stima dell'epoca di morte (Nokes et al. 1992). Dando seguito al programma GIPF relativo agli approfondimenti tanatocronologici, abbiamo registrato le variazioni post mortem della temperatura nasofaringea in relazione al post mortem interval (PMI). Materiali e metodi; Questo studio è stato eseguito su 25 cadaveri di cui era nota l'esatta ora del decesso, trasportati presso l'Obitorio Civico di Milano e presso l'Obitorio AOUC Policlinico di Bari. Si è trattato principalmente di vittime di incidenti del traffico (10), di morti improvvise testimoniate (10) e di suicidi da precipitazione testimoniata (5). Per ognuna delle vittime sono stati raccolti dati personali e circostanziali ed è stata avviata la registrazione continua della temperatura ambientale, rettale e nasofaringea durante le prime 24 ore dopo il decesso (periodo di abituale permanenza dei cadaveri nelle sale obitoriali a temperatura costante di circa 15°C). Tali misurazioni sono state eseguite medianate l'utilizzo di un termometro a sonda metallica "Escort Data Legger iMiniPlus". L'inserimento è avvenuto attraverso le narici, lungo una linea antero-posteriore sul piano sagittale, fino al raggiungimento della parete nasofaringea posteriore (Lee et al. 2014). Risultati; I casi hanno mostrato una simile e regolare riduzione della temperatura nasofaringea con inizale rapido decremento seguito da una tendenza a una fase di plateau. Confrontando le curve con quelle relative alla temperatura rettale, è stato osservato un profilo significativamente differente: la temperatura nasofaringea è caratterizzata, infatti, da una fase di decremento rapido anticipata e da una fase successiva più lenta di discesa a plateau. Conclusioni; La rilevazione della temperatura rinofaringea si è dimostrata facilmente eseguibile e dunque potenzialmente esportabile all'ambito del sopralluogo medico legale. Tale metodo, inoltre, permetterebbe di conservare inalterati tutti gli eventuali reperti nell'area perianale. Data la natura di studio pilota e la casistica limitata, al momento risulta prematuro poter definire una curva di decremento della temperatura nasofaringea che possa validare la metodica analatizzata. Sono pertanto necessarie ulteriori ricerche per confermare i risultati da noi ottenuti, al fine di individuare un altro valido strumento per orientarsi nel complesso problema della stima del PMI.
25-ott-2019
post-mortem interval; temperatura nasofaringea;sopralluogo medico-legale; medicina legale
Settore MED/43 - Medicina Legale
Decremento della temperatura nasofaringea come metodo per la stima del PMI: uno studio pilota multicentrico / S. Tambuzzi, R. Cotroneo, A. Battistini, M. Casali, B. Solarino, P. Beltempo, C. Spada, C. Cattaneo, R. Zoia. ((Intervento presentato al 10. convegno Convegno Nazionale del Gruppo Italiano di Patologia Forense (G.I.P.F.) tenutosi a Santa Margherita Ligure nel 2019.
Conference Object
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Atti GIPF.pdf

accesso riservato

Tipologia: Publisher's version/PDF
Dimensione 717.64 kB
Formato Adobe PDF
717.64 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2434/687212
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact