La monografia è interamente dedicata alle lettere rinascimentali in cui lo scrivente si giustifica per un proprio ritardo o protesta per il silenzio dell’interlocutore. In primo luogo si indica come entrambe le tipologie esibiscano una retorica e una topica che possono essere considerate volgarizzazioni delle teorizzazioni, prima classiche e poi rinascimentali, sul genere epistolare (il tema dello scambio epistolare come dialogo a distanza, la lettera come immagine dell’amico assente, i doveri dell’amicizia). Inoltre si analizzano le specifiche teorizzazioni rinascimentali sulla lettera giustificatoria in sé avanzate in trattati e manuali, osservando – nel passaggio dai formulari ai trattati tardocinquecenteschi e protosecenteschi per segretari – le profonde trasformazioni subite da tale particolare tipologia epistolare all’interno del sistema culturale e sociale dell’epoca. Gli ultimi capitoli della monografia sono dedicati a specifici elementi della topica del genere, sempre analizzati in relazione al contesto sociale e al rapporto tra i due interlocutori: ad esempio il timore di essere stati dimenticati, l’accusa di superbia, la riaffermazione dell’amicizia, la meraviglia per il silenzio. Si analizza inoltre come tali elementi possano essere variamente combinati, a produrre dei veri e propri cataloghi, oppure radicalmente contestati, o infine decisamente parodizzati. La lettera giustificatoria viene quindi analizzata nella sua marcata dimensione relazionale che la rende un modello di analisi delle profonde trasformazioni della società rinascimentale.
Le solite scuse : un genere epistolare del Cinquecento / G. Barucci. - Milano : FrancoAngeli, 2009 Sep. - ISBN 978-88-568-1363-0.
Le solite scuse : un genere epistolare del Cinquecento
G. BarucciPrimo
2009
Abstract
La monografia è interamente dedicata alle lettere rinascimentali in cui lo scrivente si giustifica per un proprio ritardo o protesta per il silenzio dell’interlocutore. In primo luogo si indica come entrambe le tipologie esibiscano una retorica e una topica che possono essere considerate volgarizzazioni delle teorizzazioni, prima classiche e poi rinascimentali, sul genere epistolare (il tema dello scambio epistolare come dialogo a distanza, la lettera come immagine dell’amico assente, i doveri dell’amicizia). Inoltre si analizzano le specifiche teorizzazioni rinascimentali sulla lettera giustificatoria in sé avanzate in trattati e manuali, osservando – nel passaggio dai formulari ai trattati tardocinquecenteschi e protosecenteschi per segretari – le profonde trasformazioni subite da tale particolare tipologia epistolare all’interno del sistema culturale e sociale dell’epoca. Gli ultimi capitoli della monografia sono dedicati a specifici elementi della topica del genere, sempre analizzati in relazione al contesto sociale e al rapporto tra i due interlocutori: ad esempio il timore di essere stati dimenticati, l’accusa di superbia, la riaffermazione dell’amicizia, la meraviglia per il silenzio. Si analizza inoltre come tali elementi possano essere variamente combinati, a produrre dei veri e propri cataloghi, oppure radicalmente contestati, o infine decisamente parodizzati. La lettera giustificatoria viene quindi analizzata nella sua marcata dimensione relazionale che la rende un modello di analisi delle profonde trasformazioni della società rinascimentale.Pubblicazioni consigliate
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