INTRODUZIONE E OBIETTIVI: La macroprolattina possiede una ridotta bioattività in vivo e si accumula nel siero di alcuni soggetti, risultando in pseudo-iperprolattinemia e conseguente diagnosi errata. MATERIALI E METODI Dosaggio routinario della macroprolattina usando precipitazione con polietilenglicol (PEG) in 40 pazienti iperprolattinemici in un periodo di 6 mesi in un singolo centro. RISULTATI L’applicazione del range di riferimento per gli individui normali per la prolattina (PRL) monomerica (la PRL residua presente nel siero depleto di macroprolattina) ha mostrato che 6 campioni iperprolattinemici (15%) identificati con il metodo Delfia erano spiegati interamente da macroprolattina. La percentuale di campioni iperprolattinemici causati da macroprolattinemia era simile per tutti i livelli di PRL totale. I pazienti macroprolattinemici non hanno potuto essere differenziati dai pazienti con iperprolattinemia vera sulla base solo del quadro clinico. Sebbene oligomenorrea/amenorrea e galattorrea fossero più comuni nei pazienti con iperprolattinemia vera (p < 0.05), questi segni erano frequentemente presenti anche nei pazienti macroprolattinemici. I livelli plasmatici di estradiolo, LH ed il rapporto LH/FSH erano significativamente maggiori nei soggetti macroprolattinemici rispetto a quelli con iperprolattinemia (p < 0.05) CONCLUSIONI Si raccomanda il dosaggio di routine per la ricerca di macroprolattina in tutti i sieri iperprolattinemici. Un metodo diagnostico per la macroprolattinemia dovrebbe essere disponibile in tutti i centri per evitare esami ormonali o radiologici e trattamenti non necessari
Dosaggio routinario della macroprolattina nei pazienti iperprolattinemici / R. Cozzi, R. Attanasio, G. Lasio, A. Lodrini, G. Felisati, P. Loli. ((Intervento presentato al 5. convegno Congresso nazionale A.M.E. tenutosi a Pescara nel 2005.
Dosaggio routinario della macroprolattina nei pazienti iperprolattinemici
R. AttanasioSecondo
;G. FelisatiPenultimo
;
2005
Abstract
INTRODUZIONE E OBIETTIVI: La macroprolattina possiede una ridotta bioattività in vivo e si accumula nel siero di alcuni soggetti, risultando in pseudo-iperprolattinemia e conseguente diagnosi errata. MATERIALI E METODI Dosaggio routinario della macroprolattina usando precipitazione con polietilenglicol (PEG) in 40 pazienti iperprolattinemici in un periodo di 6 mesi in un singolo centro. RISULTATI L’applicazione del range di riferimento per gli individui normali per la prolattina (PRL) monomerica (la PRL residua presente nel siero depleto di macroprolattina) ha mostrato che 6 campioni iperprolattinemici (15%) identificati con il metodo Delfia erano spiegati interamente da macroprolattina. La percentuale di campioni iperprolattinemici causati da macroprolattinemia era simile per tutti i livelli di PRL totale. I pazienti macroprolattinemici non hanno potuto essere differenziati dai pazienti con iperprolattinemia vera sulla base solo del quadro clinico. Sebbene oligomenorrea/amenorrea e galattorrea fossero più comuni nei pazienti con iperprolattinemia vera (p < 0.05), questi segni erano frequentemente presenti anche nei pazienti macroprolattinemici. I livelli plasmatici di estradiolo, LH ed il rapporto LH/FSH erano significativamente maggiori nei soggetti macroprolattinemici rispetto a quelli con iperprolattinemia (p < 0.05) CONCLUSIONI Si raccomanda il dosaggio di routine per la ricerca di macroprolattina in tutti i sieri iperprolattinemici. Un metodo diagnostico per la macroprolattinemia dovrebbe essere disponibile in tutti i centri per evitare esami ormonali o radiologici e trattamenti non necessariPubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.