Introduzione. La paralisi periferica del nervo facciale è un esempio paradigmatico di quanto una menomazione di apparente modesta entità possa determinare una severa disabilità. I deficit del VII nervo cranico (nervo facciale) compromettono la motilità del volto, determinando significative alterazioni della mimica facciale, in particolare nella rappresentazione dell'emotività e del costrutto non verbale della comunicazione (1). La muscolatura mimica del volto è controllata da due vie neurali distinte: una volontaria corticale e una involontaria, che bypassa la corteccia cerebrale fornendo risposte rapide e spontanee. L'obiettivo dello studio è proporre un trattamento riabilitativo basato su un programma di esercizi neurocognitivi per il recupero dei movimenti espressivi spontanei ed emozionali nei pazienti con deficit mimici da paralisi del nervo facciale (2). Materiali e Metodi. Lo studio si è svolto presso l‘Ospedale San Paolo, A.S.S.T. Santi Paolo e Carlo di Milano, dal marzo 2011 al marzo 2017. Per la limitata casistica e per motivazioni etiche è stato predisposto un quasi-experimental study di tipo before-after. È stato eseguito un campionamento di convenienza di tipo non probabilistico, reclutando tutti i pazienti con deficit periferici del nervo facciale presi in carico o in trattamento presso l’U.O. di Riabilitazione Specialistica nel periodo di studio. Tutti i pazienti (n=41) sono stati sottoposti a una valutazione iniziale con la scala di House e Brackmann. I pazienti con paralisi post-chirurgica in trattamento dopo il luglio 2015 (n=9) sono stati valutati anche con Sunnybrook Facial Grading System e Facial Disability Index. Dei pazienti arruolati, 39 sono stati sottoposti a un trattamento riabilitativo con Emotional training (3). Alla conclusione del programma riabilitativo sono state ripetute le scale di valutazione. L’analisi dei dati è stata eseguita con la statistica non parametrica (test di Wilcoxon per le valutazioni before-after e test di Friedman per le misure ripetute). Per tutti i test statistici è stato preventivamente imposto il livello di significatività per un valore di p<0,05 (5%). Risultati. Sono stati arruolati 41 pazienti (20 ♀; 21 ♂; età media 50±16 anni) di cui 25 con paralisi post-chirurgica, 13 con paralisi idiopatica e 3 con sindrome di Ramsay-Hunt. Due pazienti non hanno iniziato il trattamento mentre due lo hanno sospeso per la patologia di base. I punteggi alla scala di House e Brackmann documentano un miglioramento significativo (p=3,8119·10-7 test di Wilcoxon) dell'intero campione (n=37). Suddividendo il campione in base a un criterio eziologico si osserva un miglioramento significativo nei pazienti con paralisi post-chirurgica (p=3,8147·10-6) e idiopatica (p=0,00098). Il miglioramento dei pazienti con Ramsay-Hunt non ha raggiunto la significatività statistica (p=0,25). La valutazione dei pazienti con paralisi post-chirurgica utilizzando il Sunnybrook Facial Grading System (FGS) ha documentato un miglioramento significativo del punteggio globale (p=6,00·10-7 test di Friedman), della valutazione della simmetria durante il movimento volontario (p=9,108·10-6) e a riposo (p=0,0001076). Non si sono registrati miglioramenti significativi delle sincinesie (p=0,59408). Al questionario Facial Disability Index è risultato significativo il miglioramento della funzione sociale e del benessere soggettivo (p=0,0078125 test di Wilcoxon), ma non quello della funzione fisica (p=0,09375). Conclusioni L’Emotional training è efficace per il trattamento dei pazienti affetti da paralisi periferiche del nervo facciale idiopatiche (come la paralisi di Bell) o post-chirurgiche (i.e. conseguenti a interventi al volto, alla base cranica, al capo e al collo), con un miglioramento significativo dei punteggi ottenuti alla scala di House e Brackmann. Per quanto riguarda i pazienti con paralisi post-chirurgica si sono registrati miglioramenti significativi nella simmetria del volto a riposo e nei cinque movimenti testati nel Sunnybrook Facial Grading System. Nelle paralisi post-chirurgiche è stato documentato un significativo miglioramento della funzione sociale e del benessere soggettivamente percepito, rilevati alla compilazione del Facial Disability Index. L'analisi dei dati non ha consentito di documentare miglioramenti delle sincinesie, dovute alla rigenerazione aberrante del nervo lesionato. Ulteriori studi saranno necessari per la prevenzione e il trattamento delle sincinesie e per una valutazione accurata del sorriso spontaneo. Bibliografia 1. Wild B, Erb M, Eyb M, Bartels M, Grodd W. Why are smiles contagious? An fMRI study of the interaction between perception of facial affect and facial movements. Psychiatry Res - Neuroimaging. 2003;123(03):17–36. 2. Lotter M, Quinci A. La riabilitazione delle paralisi del VII nervo cranico. Piccin. Padova; 2012. 3. Pagani R, Caronni A, Cupello S, Gervasoni F, Previtera AM. Emotional training of facial muscles after facial nerve palsy: a preliminary report. Neurol Sci Off J Ital Neurol Soc Springer. 2014;35(Supplement):S381.

L'emotional training nelle paralisi periferiche del nervo facciale / F. Gervasoni, R. Pagani, S. Cupello, G. Cerri, A.M. Previtera. ((Intervento presentato al 46. convegno Congresso Nazionale SIMFER tenutosi a Ancona nel 2018.

L'emotional training nelle paralisi periferiche del nervo facciale

F. Gervasoni
Co-primo
Writing – Original Draft Preparation
;
G. Cerri
Ultimo
Visualization
;
A.M. Previtera
Co-primo
Supervision
2018

Abstract

Introduzione. La paralisi periferica del nervo facciale è un esempio paradigmatico di quanto una menomazione di apparente modesta entità possa determinare una severa disabilità. I deficit del VII nervo cranico (nervo facciale) compromettono la motilità del volto, determinando significative alterazioni della mimica facciale, in particolare nella rappresentazione dell'emotività e del costrutto non verbale della comunicazione (1). La muscolatura mimica del volto è controllata da due vie neurali distinte: una volontaria corticale e una involontaria, che bypassa la corteccia cerebrale fornendo risposte rapide e spontanee. L'obiettivo dello studio è proporre un trattamento riabilitativo basato su un programma di esercizi neurocognitivi per il recupero dei movimenti espressivi spontanei ed emozionali nei pazienti con deficit mimici da paralisi del nervo facciale (2). Materiali e Metodi. Lo studio si è svolto presso l‘Ospedale San Paolo, A.S.S.T. Santi Paolo e Carlo di Milano, dal marzo 2011 al marzo 2017. Per la limitata casistica e per motivazioni etiche è stato predisposto un quasi-experimental study di tipo before-after. È stato eseguito un campionamento di convenienza di tipo non probabilistico, reclutando tutti i pazienti con deficit periferici del nervo facciale presi in carico o in trattamento presso l’U.O. di Riabilitazione Specialistica nel periodo di studio. Tutti i pazienti (n=41) sono stati sottoposti a una valutazione iniziale con la scala di House e Brackmann. I pazienti con paralisi post-chirurgica in trattamento dopo il luglio 2015 (n=9) sono stati valutati anche con Sunnybrook Facial Grading System e Facial Disability Index. Dei pazienti arruolati, 39 sono stati sottoposti a un trattamento riabilitativo con Emotional training (3). Alla conclusione del programma riabilitativo sono state ripetute le scale di valutazione. L’analisi dei dati è stata eseguita con la statistica non parametrica (test di Wilcoxon per le valutazioni before-after e test di Friedman per le misure ripetute). Per tutti i test statistici è stato preventivamente imposto il livello di significatività per un valore di p<0,05 (5%). Risultati. Sono stati arruolati 41 pazienti (20 ♀; 21 ♂; età media 50±16 anni) di cui 25 con paralisi post-chirurgica, 13 con paralisi idiopatica e 3 con sindrome di Ramsay-Hunt. Due pazienti non hanno iniziato il trattamento mentre due lo hanno sospeso per la patologia di base. I punteggi alla scala di House e Brackmann documentano un miglioramento significativo (p=3,8119·10-7 test di Wilcoxon) dell'intero campione (n=37). Suddividendo il campione in base a un criterio eziologico si osserva un miglioramento significativo nei pazienti con paralisi post-chirurgica (p=3,8147·10-6) e idiopatica (p=0,00098). Il miglioramento dei pazienti con Ramsay-Hunt non ha raggiunto la significatività statistica (p=0,25). La valutazione dei pazienti con paralisi post-chirurgica utilizzando il Sunnybrook Facial Grading System (FGS) ha documentato un miglioramento significativo del punteggio globale (p=6,00·10-7 test di Friedman), della valutazione della simmetria durante il movimento volontario (p=9,108·10-6) e a riposo (p=0,0001076). Non si sono registrati miglioramenti significativi delle sincinesie (p=0,59408). Al questionario Facial Disability Index è risultato significativo il miglioramento della funzione sociale e del benessere soggettivo (p=0,0078125 test di Wilcoxon), ma non quello della funzione fisica (p=0,09375). Conclusioni L’Emotional training è efficace per il trattamento dei pazienti affetti da paralisi periferiche del nervo facciale idiopatiche (come la paralisi di Bell) o post-chirurgiche (i.e. conseguenti a interventi al volto, alla base cranica, al capo e al collo), con un miglioramento significativo dei punteggi ottenuti alla scala di House e Brackmann. Per quanto riguarda i pazienti con paralisi post-chirurgica si sono registrati miglioramenti significativi nella simmetria del volto a riposo e nei cinque movimenti testati nel Sunnybrook Facial Grading System. Nelle paralisi post-chirurgiche è stato documentato un significativo miglioramento della funzione sociale e del benessere soggettivamente percepito, rilevati alla compilazione del Facial Disability Index. L'analisi dei dati non ha consentito di documentare miglioramenti delle sincinesie, dovute alla rigenerazione aberrante del nervo lesionato. Ulteriori studi saranno necessari per la prevenzione e il trattamento delle sincinesie e per una valutazione accurata del sorriso spontaneo. Bibliografia 1. Wild B, Erb M, Eyb M, Bartels M, Grodd W. Why are smiles contagious? An fMRI study of the interaction between perception of facial affect and facial movements. Psychiatry Res - Neuroimaging. 2003;123(03):17–36. 2. Lotter M, Quinci A. La riabilitazione delle paralisi del VII nervo cranico. Piccin. Padova; 2012. 3. Pagani R, Caronni A, Cupello S, Gervasoni F, Previtera AM. Emotional training of facial muscles after facial nerve palsy: a preliminary report. Neurol Sci Off J Ital Neurol Soc Springer. 2014;35(Supplement):S381.
23-set-2018
paralisi del nervo facciale; facial nerve palsy; paralisi del VII nervo cranico; emotional training; paralisi di Bell; trattamento; immagine motoria; riabilitazione
Settore MED/34 - Medicina Fisica e Riabilitativa
S.I.M.F.E.R.
L'emotional training nelle paralisi periferiche del nervo facciale / F. Gervasoni, R. Pagani, S. Cupello, G. Cerri, A.M. Previtera. ((Intervento presentato al 46. convegno Congresso Nazionale SIMFER tenutosi a Ancona nel 2018.
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Descrizione: Programma del congresso. Intervento indicato a pag. 46.
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