Partendo dalla disseminazione, nel poema, di immagini richiamanti il peccato originale, si offre un ritratto della figura di Eva nella Commedia, esaminato individuando alcuni tratti essenziali: la relazione con il frutto del peccato e con Maria sua redentrice; il carattere profetico del nome; l’uso dell’atto locutorio; la grazia fisica. In particolare, si discute l’equa posizione dantesca in merito alla responsabilità di Adamo e di Eva nell’atto del peccato, facendo riferimento, su questo tema e sui precedenti, all’intera tradizione patristica, fino alla summa tommasiana.
Quella ch'è tanto bella, Eva, tra i cenni danteschi e la tradizione culturale medievale / G. Alonzo - In: Novella fronda : studi danteschi / [a cura di] F. Spera. - Napoli : D'Auria, 2008. - ISBN 9788870922936. - pp. 215-236
Quella ch'è tanto bella, Eva, tra i cenni danteschi e la tradizione culturale medievale
G. AlonzoPrimo
2008
Abstract
Partendo dalla disseminazione, nel poema, di immagini richiamanti il peccato originale, si offre un ritratto della figura di Eva nella Commedia, esaminato individuando alcuni tratti essenziali: la relazione con il frutto del peccato e con Maria sua redentrice; il carattere profetico del nome; l’uso dell’atto locutorio; la grazia fisica. In particolare, si discute l’equa posizione dantesca in merito alla responsabilità di Adamo e di Eva nell’atto del peccato, facendo riferimento, su questo tema e sui precedenti, all’intera tradizione patristica, fino alla summa tommasiana.File | Dimensione | Formato | |
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