Some proposals advanced by the Commission for the study of possible improvements to Italian arbitration law, quickly reviewed by the Author, appear to be relevant also in the context of international commercial arbitration. It is in fact well known that, notwithstanding the efforts made by the Italian legislator to align Italian rules on arbitration to international models, seldom is the seat of arbitration set in Italy for the settlement of international commercial disputes. The new rules proposed by the Commission deal with two critical aspects, often invoked as reasons to fix the seat of the arbitration elsewhere: the powers of the arbitrators to adopt interim measures of protection and the proceedings for the annulment of the award. As far as the first issue is concerned, the Commission proposes to recognize the power of the arbitrators to adopt interim measures, when the arbitration is conducted under the rules of an arbitral institution that provides for such power. With regard to the second issue, the proposal provides for a situation in which direct recourse is provided to the Supreme Court, without prior proceedings before the Court of Appeal. The examination of these proposals underlines some critical aspects. However, they are approved, at least as a first step in the right direction.

Alcune delle modifiche, esaminate in via di sintesi, proposte dalla Commissione di studio appaiono rilevanti anche sotto il profilo dell’arbitrato commerciale internazionale. È infatti noto che, nonostante gli sforzi compiuti dal legislatore di “internazionalizzazione” della disciplina italiana dell’arbitrato, solo in rari casi viene fissata in Italia la sede di arbitrati del commercio internazionale. Le innovazioni proposte dalla Commissione affrontano almeno due profili critici, spesso invocati per collocare altrove la sede dell’arbitrato: il tema dei poteri cautelari dell’arbitro e quello della impugnazione del lodo. In relazione al primo aspetto, si propone l’attribuzione all’arbitro del potere di emettere misure cautelari, quando l’arbitrato sia condotto secondo le regole di una istituzione arbitrale che tale potere ammetta. Per il secondo aspetto si introduce il caso, al ricorrere di determinate condizioni, del ricorso diretto alla Corte di cassazione. L’esame di tali innovazioni mette in luce alcuni aspetti critici. Tuttavia esse possono essere approvate, come primo passo nella giusta direzione di apertura del sistema italiano.

Le proposte di riforma della Commissione di studio e l’arbitrato del commercio internazionale: brevi note sulla tutela cautelare e una brevissima postilla sulla impugnazione del lodo / L. Fumagalli. - In: GIURISPRUDENZA ARBITRALE. - ISSN 2499-8745. - (2017), pp. 1-9.

Le proposte di riforma della Commissione di studio e l’arbitrato del commercio internazionale: brevi note sulla tutela cautelare e una brevissima postilla sulla impugnazione del lodo

L. Fumagalli
2017

Abstract

Some proposals advanced by the Commission for the study of possible improvements to Italian arbitration law, quickly reviewed by the Author, appear to be relevant also in the context of international commercial arbitration. It is in fact well known that, notwithstanding the efforts made by the Italian legislator to align Italian rules on arbitration to international models, seldom is the seat of arbitration set in Italy for the settlement of international commercial disputes. The new rules proposed by the Commission deal with two critical aspects, often invoked as reasons to fix the seat of the arbitration elsewhere: the powers of the arbitrators to adopt interim measures of protection and the proceedings for the annulment of the award. As far as the first issue is concerned, the Commission proposes to recognize the power of the arbitrators to adopt interim measures, when the arbitration is conducted under the rules of an arbitral institution that provides for such power. With regard to the second issue, the proposal provides for a situation in which direct recourse is provided to the Supreme Court, without prior proceedings before the Court of Appeal. The examination of these proposals underlines some critical aspects. However, they are approved, at least as a first step in the right direction.
Alcune delle modifiche, esaminate in via di sintesi, proposte dalla Commissione di studio appaiono rilevanti anche sotto il profilo dell’arbitrato commerciale internazionale. È infatti noto che, nonostante gli sforzi compiuti dal legislatore di “internazionalizzazione” della disciplina italiana dell’arbitrato, solo in rari casi viene fissata in Italia la sede di arbitrati del commercio internazionale. Le innovazioni proposte dalla Commissione affrontano almeno due profili critici, spesso invocati per collocare altrove la sede dell’arbitrato: il tema dei poteri cautelari dell’arbitro e quello della impugnazione del lodo. In relazione al primo aspetto, si propone l’attribuzione all’arbitro del potere di emettere misure cautelari, quando l’arbitrato sia condotto secondo le regole di una istituzione arbitrale che tale potere ammetta. Per il secondo aspetto si introduce il caso, al ricorrere di determinate condizioni, del ricorso diretto alla Corte di cassazione. L’esame di tali innovazioni mette in luce alcuni aspetti critici. Tuttavia esse possono essere approvate, come primo passo nella giusta direzione di apertura del sistema italiano.
arbitrato commerciale internazionale; sede dell’arbitrato; tutela cautelare; arbitrato amministrato; impugnazione del lodo
Settore IUS/13 - Diritto Internazionale
2017
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