L’OMS dichiara che lo scopo dell’assistenza al parto fisiologico è quello di “raggiungere l'obiettivo di madre e figlio in buona salute con il livello minore di intervento compatibile con la sicurezza. Questo approccio implica che nel parto fisiologico deve esistere una valida motivazione per interferire con l’evoluzione naturale”. Ogni procedura assistenziale, che l’ostetrica applica durante il travaglio di parto, dovrebbe essere, quindi, accuratamente vagliata, non solo per i rischi e i benefici che essa può comportare, ma anche per il vissuto che può lasciare sull’esperienza del parto sia della madre che del bambino e sul loro primo incontro. Viene svolta in questo lavoro un’indagine conoscitiva, in tre ospedali milanesi, su un campione di puerpere che hanno partorito spontaneamente dopo un travaglio fisiologico, per valutare il decorso del loro travaglio e per conoscere la loro opinione e il loro pensiero su come queste procedure possano influenzare il benessere del loro bambino. In parallelo viene svolta un’altra indagine conoscitiva, che permetta di capire come le ostetriche, che lavorano nelle sale parto degli stessi ospedali, valutino le pratiche assistenziali che utilizzano durante il travaglio di parto fisiologico, oltre che per apprendere le loro opinioni e le loro conoscenze in merito a questo argomento Con questa ricerca si ha la possibilità di comprendere quale deve essere il reale ruolo dell’ostetrica nell’accompagnare la donna e il suo bambino nel percorso della nascita, evidenziando anche l’importanza di piccoli gesti che, pur non richiedendo maggior tempo o maggior impegno, possono diventare fondamentali strumenti di supporto ad una nuova vita che già sta compiendo uno sforzo enorme per adattarsi ad un mondo così diverso da quello che ha sempre conosciuto. Il travaglio di parto è un processo fisiologico che va rispettato: l’ostetrica deve essere in grado di tenere in considerazione ed accettare le scelte della donna e i tempi del bambino, mettendoli in condizione di portare a termine ciò che sono in grado di fare. Al feto deve essere offerta la possibilità di sfruttare tutto ciò che la natura gli ha donato per meglio adattarsi al mondo che lo accoglierà: dalla forza di gravità in travaglio al supporto del cordone ombelicale dopo la nascita. L’ostetrica dovrebbe quindi evitare di intervenire accelerando i tempi del parto, perchè una nascita più veloce non significa minor sofferenza per la donna e per il bambino.

Le procedure assistenziali applicate dall’ostetrica al parto fisiologico: effetti sul benessere fetali e neonatale. Revisione della letteratura e risultati di un’indagine conoscitiva su un campione di 48 ostetriche e di 105 puerpere / M. Saracino, M. Baldan, D. Calistri. - [s.l] : null, 2006 Nov 10.

Le procedure assistenziali applicate dall’ostetrica al parto fisiologico: effetti sul benessere fetali e neonatale. Revisione della letteratura e risultati di un’indagine conoscitiva su un campione di 48 ostetriche e di 105 puerpere

D. Calistri
Ultimo
2006

Abstract

L’OMS dichiara che lo scopo dell’assistenza al parto fisiologico è quello di “raggiungere l'obiettivo di madre e figlio in buona salute con il livello minore di intervento compatibile con la sicurezza. Questo approccio implica che nel parto fisiologico deve esistere una valida motivazione per interferire con l’evoluzione naturale”. Ogni procedura assistenziale, che l’ostetrica applica durante il travaglio di parto, dovrebbe essere, quindi, accuratamente vagliata, non solo per i rischi e i benefici che essa può comportare, ma anche per il vissuto che può lasciare sull’esperienza del parto sia della madre che del bambino e sul loro primo incontro. Viene svolta in questo lavoro un’indagine conoscitiva, in tre ospedali milanesi, su un campione di puerpere che hanno partorito spontaneamente dopo un travaglio fisiologico, per valutare il decorso del loro travaglio e per conoscere la loro opinione e il loro pensiero su come queste procedure possano influenzare il benessere del loro bambino. In parallelo viene svolta un’altra indagine conoscitiva, che permetta di capire come le ostetriche, che lavorano nelle sale parto degli stessi ospedali, valutino le pratiche assistenziali che utilizzano durante il travaglio di parto fisiologico, oltre che per apprendere le loro opinioni e le loro conoscenze in merito a questo argomento Con questa ricerca si ha la possibilità di comprendere quale deve essere il reale ruolo dell’ostetrica nell’accompagnare la donna e il suo bambino nel percorso della nascita, evidenziando anche l’importanza di piccoli gesti che, pur non richiedendo maggior tempo o maggior impegno, possono diventare fondamentali strumenti di supporto ad una nuova vita che già sta compiendo uno sforzo enorme per adattarsi ad un mondo così diverso da quello che ha sempre conosciuto. Il travaglio di parto è un processo fisiologico che va rispettato: l’ostetrica deve essere in grado di tenere in considerazione ed accettare le scelte della donna e i tempi del bambino, mettendoli in condizione di portare a termine ciò che sono in grado di fare. Al feto deve essere offerta la possibilità di sfruttare tutto ciò che la natura gli ha donato per meglio adattarsi al mondo che lo accoglierà: dalla forza di gravità in travaglio al supporto del cordone ombelicale dopo la nascita. L’ostetrica dovrebbe quindi evitare di intervenire accelerando i tempi del parto, perchè una nascita più veloce non significa minor sofferenza per la donna e per il bambino.
10-nov-2006
Settore MED/47 - Scienze Infermieristiche Ostetrico-Ginecologiche
Working Paper
Le procedure assistenziali applicate dall’ostetrica al parto fisiologico: effetti sul benessere fetali e neonatale. Revisione della letteratura e risultati di un’indagine conoscitiva su un campione di 48 ostetriche e di 105 puerpere / M. Saracino, M. Baldan, D. Calistri. - [s.l] : null, 2006 Nov 10.
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