L’arboricoltura realizzata con latifoglie a legname pregiato ha cominciato a diffondersi nelle campagne italiane dai primi anni “80 del secolo scorso, con le note ed alterne vicende legate al mutare dei finanziamenti pubblici e delle conoscenze tecniche disponibili. Oggi, dopo circa 25 anni dagli inizi, il ruolo di questo tipo d’arboricoltura da legno nella gestione agroambientale del territorio rurale si è certamente consolidato. D’altra parte però, il suo futuro appare sempre più legato alla capacità di soddisfare gli elevati standard qualitativi e quantitativi richiesti dall’industria utilizzatrice riducendo, nel contempo, la dipendenza dal finanziamento pubblico. Proprio questo è lo spirito che ha animato il Convegno “L’arboricoltura nella filiera del legno pregiato” organizzato dal DiProVe dell’Università di Milano nell’ottobre 2006, il quale ha perseguito due principali obiettivi: a) fare il punto sulle più recenti attività sperimentali promosse a livello internazionale, nazionale e locale per ottimizzare gli output produttivi ed ambientali di questi impianti; b) confrontarsi con le esigenze dell’industria nell’intento di individuare le sinergie di filiera più utili e costruttive per dare sbocchi di mercato al legno di pregio di produzione nazionale. In quest’ottica le presentazioni proposte al convegno e raccolte nel presente volume rendono conto sia del qualificato lavoro di studio e di ricerca compiuto in Italia su questo argomento anche nell’ambito di progetti internazionali, sia dei diversi comparti industriali ed artigianali, di ampia diffusione o di “nicchia”, interessati all’utilizzo di questa materia prima. Tra le tendenze innovative si cita la diversificazione dell’offerta produttiva con l’impiego di nuove specie e/o la valorizzazione di assortimenti non tradizionali, il che può ben corrispondere ad una domanda potenzialmente molteplice e differenziata. Si cita, ancora, l’opportunità di pervenire all’ecocertificazione del legname derivato dagli impianti di latifoglie nobili per favorirne la penetrazione sui mercati, nonché la sperimentazione di modelli colturali multifunzionali, sempre più coerenti con i principi di salvaguardia ambientale. Il quadro complessivo delineato dal presente volume è quindi assai dinamico ed in deciso progresso rispetto ad un pur recente passato. Pertanto, al fine di cogliere le opportunità che si prospettano, è oggi prioritario ed urgente proseguire le attività di ricerca e sviluppo in maniera sempre più mirata e coinvolgendo tutti gli attori della filiera.
L'arboricoltura nella filiera del legno pregiato / [a cura di] M.C. Piagnani. - Roma : Aracne, 2008 Jan. - ISBN 978-88-548-1549-0.
L'arboricoltura nella filiera del legno pregiato
M.C. PiagnaniPrimo
2008
Abstract
L’arboricoltura realizzata con latifoglie a legname pregiato ha cominciato a diffondersi nelle campagne italiane dai primi anni “80 del secolo scorso, con le note ed alterne vicende legate al mutare dei finanziamenti pubblici e delle conoscenze tecniche disponibili. Oggi, dopo circa 25 anni dagli inizi, il ruolo di questo tipo d’arboricoltura da legno nella gestione agroambientale del territorio rurale si è certamente consolidato. D’altra parte però, il suo futuro appare sempre più legato alla capacità di soddisfare gli elevati standard qualitativi e quantitativi richiesti dall’industria utilizzatrice riducendo, nel contempo, la dipendenza dal finanziamento pubblico. Proprio questo è lo spirito che ha animato il Convegno “L’arboricoltura nella filiera del legno pregiato” organizzato dal DiProVe dell’Università di Milano nell’ottobre 2006, il quale ha perseguito due principali obiettivi: a) fare il punto sulle più recenti attività sperimentali promosse a livello internazionale, nazionale e locale per ottimizzare gli output produttivi ed ambientali di questi impianti; b) confrontarsi con le esigenze dell’industria nell’intento di individuare le sinergie di filiera più utili e costruttive per dare sbocchi di mercato al legno di pregio di produzione nazionale. In quest’ottica le presentazioni proposte al convegno e raccolte nel presente volume rendono conto sia del qualificato lavoro di studio e di ricerca compiuto in Italia su questo argomento anche nell’ambito di progetti internazionali, sia dei diversi comparti industriali ed artigianali, di ampia diffusione o di “nicchia”, interessati all’utilizzo di questa materia prima. Tra le tendenze innovative si cita la diversificazione dell’offerta produttiva con l’impiego di nuove specie e/o la valorizzazione di assortimenti non tradizionali, il che può ben corrispondere ad una domanda potenzialmente molteplice e differenziata. Si cita, ancora, l’opportunità di pervenire all’ecocertificazione del legname derivato dagli impianti di latifoglie nobili per favorirne la penetrazione sui mercati, nonché la sperimentazione di modelli colturali multifunzionali, sempre più coerenti con i principi di salvaguardia ambientale. Il quadro complessivo delineato dal presente volume è quindi assai dinamico ed in deciso progresso rispetto ad un pur recente passato. Pertanto, al fine di cogliere le opportunità che si prospettano, è oggi prioritario ed urgente proseguire le attività di ricerca e sviluppo in maniera sempre più mirata e coinvolgendo tutti gli attori della filiera.Pubblicazioni consigliate
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