Nell’ambito del progetto VINUM l’utilizzo di marcatori molecolari microsatellite si rivela utile ed interessante per: a- Studiare la struttura genetica di popolazioni di vite selvatica che trovino nei pressi di siti archeologici, lavorando su campioni forniti dai ricercatori coinvolti nei lavori di scavo. b- Confrontare i dati ottenuti da queste analisi on quelli ottenuti dallo studio di altre popolazioni di vite selvatica presenti nella flora spontanea, lavorando in questo caso su campioni raccolti nell’ambito di Parchi Nazionali e riserve naturali protette, avvalendosi in questo caso della collaborazione del Corpo Forestale dello Stato. c- Identificare cultivar autoctone e valutare le relazioni genetiche eventualmente esistenti tra questi e le popolazioni di viti selvatiche campionate sia nei pressi di siti archeologici, sia nella flora spontanea. d- Integrare i dati derivanti da analisi molecolari, morfologiche e i dati derivanti dalle osservazioni condotte negli scavi archeologici toscani per studiare in maniera il più esaustiva possibile la storia della viticoltura toscana. Sono state censite e campionate attualmente le popolazioni di vite selvatica localizzate nel Grossetano e precisamente nelle aree di Sticciano, Ringhiere e nel Parco della Maremma e dell’Uccellina. Gli indivdui campionati dai ricercatori dell’Università di Siena, provengono dagli scavi di: Populonia, Santa Maria in Belvedere, Murlo, Poggio Marcuccio, Podere Tartuchino, Necropoli Puntone e Ghiaccioforte per quanto riguarda la Toscana (Senese e Grossetano), Macchia di Freddara e Pian di Conserva nel Viterbese. I risultati, per il momento ancora preliminari, ma comunque interessanti, mostrano innanzitutto una differenza consistente tra le popolazioni presenti nei siti archeologici e le popolazioni di vite selvatica della flora spontanea grossetana che permette di distinguere chiaramente i 2 gruppi di popolazioni. Gli individui prelevati nei pressi degli scavi hanno inoltre rivelato una ricchezza genetica maggiore e quindi una più elevata biodiversità di quanto osservato per le viti selvatiche spontanee campionate nelle altre zone. Il passo successivo, nell’ambito del progetto, sarà quello di confrontare le informazioni ricavate da questa prima parte di lavoro e i vitigni tradizionalmente coltivati nell’ambito del territorio toscano e dell’Italia centrale, nel tentativo di individuare somiglianze tra le viti spontanee e quelle coltivate, in modo da poter supportare, per la prima volta, l’esistenza di eventuali vitigni autenticamente autoctoni perchè derivati da selezione antropica operata sulle viti selvatiche locali.

Progetto Vinum: metodi di analisi e primi risultati / S. Imazio, F. DE MATTIA, F. Grassi, M. Labra, O. Failla, A. Scienza - In: Archeologia della vite e del vino in Etruria. / B. Aranguren, G. Bartoloni, M. Bats, C. Bellini, L. Benquet, P. Benvenuti, P. Boissinot, P. Braconi, J.P. Brun, L. Cerchiai, A. Ciacci, G. Ciampoltrini, G.C. Gianferoni, L. Costantini, F. Delpino, F. De Mattia, O. Failla, M. Firmati, G. Forni, M. Giannace, E. Giannichedda, F. Grassi, S. Imazio, M. Labra, F. Laubenheimer, M. Mariotti Lippi, A. Masi, P.E. Mc Govern, M. Mori Secci, A. Pecci, P. Perazzi, P. Perkins, P. Pikoulas, P. Rendini, R. Santangeli Valenzani, A. Scienza, F. Vallelonga, D. Vitali, R. Volpe, A Zifferero ; [a cura di] A. Ciacci, P. Rendini, A. Zifferero. - Siena : Ci.Vin., 2007. - ISBN 8889092386. - pp. 238-248 (( convegno Archeologia della vite e del vino in Etruria. tenutosi a Scansano (SI) nel 2005.

Progetto Vinum: metodi di analisi e primi risultati

O. Failla;A. Scienza
2007

Abstract

Nell’ambito del progetto VINUM l’utilizzo di marcatori molecolari microsatellite si rivela utile ed interessante per: a- Studiare la struttura genetica di popolazioni di vite selvatica che trovino nei pressi di siti archeologici, lavorando su campioni forniti dai ricercatori coinvolti nei lavori di scavo. b- Confrontare i dati ottenuti da queste analisi on quelli ottenuti dallo studio di altre popolazioni di vite selvatica presenti nella flora spontanea, lavorando in questo caso su campioni raccolti nell’ambito di Parchi Nazionali e riserve naturali protette, avvalendosi in questo caso della collaborazione del Corpo Forestale dello Stato. c- Identificare cultivar autoctone e valutare le relazioni genetiche eventualmente esistenti tra questi e le popolazioni di viti selvatiche campionate sia nei pressi di siti archeologici, sia nella flora spontanea. d- Integrare i dati derivanti da analisi molecolari, morfologiche e i dati derivanti dalle osservazioni condotte negli scavi archeologici toscani per studiare in maniera il più esaustiva possibile la storia della viticoltura toscana. Sono state censite e campionate attualmente le popolazioni di vite selvatica localizzate nel Grossetano e precisamente nelle aree di Sticciano, Ringhiere e nel Parco della Maremma e dell’Uccellina. Gli indivdui campionati dai ricercatori dell’Università di Siena, provengono dagli scavi di: Populonia, Santa Maria in Belvedere, Murlo, Poggio Marcuccio, Podere Tartuchino, Necropoli Puntone e Ghiaccioforte per quanto riguarda la Toscana (Senese e Grossetano), Macchia di Freddara e Pian di Conserva nel Viterbese. I risultati, per il momento ancora preliminari, ma comunque interessanti, mostrano innanzitutto una differenza consistente tra le popolazioni presenti nei siti archeologici e le popolazioni di vite selvatica della flora spontanea grossetana che permette di distinguere chiaramente i 2 gruppi di popolazioni. Gli individui prelevati nei pressi degli scavi hanno inoltre rivelato una ricchezza genetica maggiore e quindi una più elevata biodiversità di quanto osservato per le viti selvatiche spontanee campionate nelle altre zone. Il passo successivo, nell’ambito del progetto, sarà quello di confrontare le informazioni ricavate da questa prima parte di lavoro e i vitigni tradizionalmente coltivati nell’ambito del territorio toscano e dell’Italia centrale, nel tentativo di individuare somiglianze tra le viti spontanee e quelle coltivate, in modo da poter supportare, per la prima volta, l’esistenza di eventuali vitigni autenticamente autoctoni perchè derivati da selezione antropica operata sulle viti selvatiche locali.
Vits vinifera silvestris ; marcatori molecolari ; domesticazione
Settore AGR/03 - Arboricoltura Generale e Coltivazioni Arboree
2007
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