Le riflessioni sulla vendetta di René Girard, proposte ne La violence et le sacré, inseriscono il fenomeno all'interno dell'antropologia mimetica e costituiscono un importante tentativo di analisi dell'evoluzione delle forme penali. Seguendo Durkheim, Girard afferma che la giustizia si identifica con "l'ultima parola della vendetta", quella a cui nessuno è in grado di opporre un'ulteriore risposta; per questa via Girard giunge a una delle sue tesi più controverse, ovvero "l'identità positiva della vendetta, del sacrificio e della penalità giudiziaria". Egli giunge con tale affermazione a una visione radicale delle società umane come fondate su una violenza legale derivante dalla semplice unanimità, non da princìpi etici: per quanto legalizzata, ogni esecuzione capitale rimanda al linciaggio, che ne è con ogni evidenza il modello originario. Del tutto opposte sono le considerazioni di Verdier e Courtois, che, contro Girard, distinguono un registro "vendicatorio" da un registro "vendicativo" e propongono una più positiva valutazione delle pratiche sociali che consentono alla parte offesa di rifarsi sull'aggressore.

Giustizia e vendetta nel pensiero di René Girard / G. Mormino. - In: RIVISTA DI STORIA DELLA FILOSOFIA. - ISSN 0393-2516. - 62:3(2007), pp. 483-505.

Giustizia e vendetta nel pensiero di René Girard

G. Mormino
Primo
2007

Abstract

Le riflessioni sulla vendetta di René Girard, proposte ne La violence et le sacré, inseriscono il fenomeno all'interno dell'antropologia mimetica e costituiscono un importante tentativo di analisi dell'evoluzione delle forme penali. Seguendo Durkheim, Girard afferma che la giustizia si identifica con "l'ultima parola della vendetta", quella a cui nessuno è in grado di opporre un'ulteriore risposta; per questa via Girard giunge a una delle sue tesi più controverse, ovvero "l'identità positiva della vendetta, del sacrificio e della penalità giudiziaria". Egli giunge con tale affermazione a una visione radicale delle società umane come fondate su una violenza legale derivante dalla semplice unanimità, non da princìpi etici: per quanto legalizzata, ogni esecuzione capitale rimanda al linciaggio, che ne è con ogni evidenza il modello originario. Del tutto opposte sono le considerazioni di Verdier e Courtois, che, contro Girard, distinguono un registro "vendicatorio" da un registro "vendicativo" e propongono una più positiva valutazione delle pratiche sociali che consentono alla parte offesa di rifarsi sull'aggressore.
Girard ; vendetta ; giustizia ; sacrificio ; violenza ; pena
Settore M-FIL/03 - Filosofia Morale
Settore M-FIL/06 - Storia della Filosofia
2007
Article (author)
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