Background: Workers’ experience of violence and perceived unsafety can have a deep impact on job satisfaction, job performance, and retention of workers. Objectives: The aim of the study was to assess the prevalence of physical and non-physical violence among hospital workers, as well as to explore the complaints and reactions of victims, to assess the relationship between violence and psychosocial/working factors, and to analyze the levels of perceived unsafety. Methods: A cross-sectional study was conducted, through the administration of a structured self-administered questionnaire to all the employees of a major hospital in Italy. Cronbach’s alpha coefficient was used to assess internal consistency of the questionnaire. A logistic regression model was used for data analysis. Results: 903 questionnaires out of 1853 (48.7%) were correctly returned. 11.5% had experience of physical violence, 40.2% had been victims of verbal violence in the last 12 months. The most common consequences were fear, anger, frustration, and anxiety. Verbal violence was influenced by age, role, department, night/holiday shift work, and experience in the current ward. Experiences of physical violence were related to gender, role, and department; 469 responders (51.9%) reported feelings of unsafety, which was related to their professional role, department, shift work, experience of physical or psychological violence, having seen episodes of violence, and having received specific training. Conclusions: Our findings suggest that several factors are associated with workplace violence in health care setting and some of these and others also influenced the levels of perceived unsafety.

Introduzione: La violenza sul luogo di lavoro rappresenta un fenomeno sempre più diffuso nel contesto sanitario; la percezione di insicurezza dell’operatore può inficiare soddisfazione e performance lavorativa influenzando l’abbandono dell’attività lavorativa. Obiettivi: valutare la prevalenza della violenza a danno dei lavoratori ospedalieri esplorando conseguenze, comportamenti delle vittime e la relazione con fattori sociodemografici ed organizzativi; analizzare l’insicurezza percepita dal lavoratore rispetto alla propria incolumità personale. Metodi: studio trasversale; è stato creato un questionario e proposto a tutti i lavoratori di un grande ospedale italiano; è stata calcolata la consistenza interna dello strumento (alfa di Cronbach); i dati sono stati analizzati attraverso il calcolo dell’Odds Ratio e la regressione logistica multipla. Risultati: 903 questionari sono stati correttamente compilati (su 1853); in riferimento agli ultimi 12 mesi l’11.5% del campione ha subito violenze fisiche e il 40.2% violenze verbali; le conseguenze maggiormente riportate sono paura, rabbia, frustazione e ansia. Le esperienze di violenze verbali sono correlate a: età, ruolo, dipartimento, lavoro con turni notturni/festivi, anni di esperienza nell’attuale reparto; le esperienze di violenza fisica sono correlate a: sesso, ruolo e dipartimento. 469 lavoratori (51.9%) riferiscono di sentirsi insicuri. La percezione di insicurezza è correlata a: ruolo, dipartimento, turnistica, precedenti esperienze di vittimizzazione (sia diretta che indiretta), formazione ricevuta. Conclusioni: I risultati suggeriscono che, all’interno del panorama sanitario, diversi fattori sono associati alla violenza sul luogo di lavoro; molti di questi influenzano inoltre la sicurezza percepita dal lavoratore.

Violenza e insicurezza in un grande ospedale italiano : esperienza e percezioni dei lavoratori = Violence and unsafety in a major Italian hospital: experience and perceptions of the healthcare workers / S. Terzoni, P. Ferrara, R. Cornelli, C. Ricci, C. Oggioni, A. Destrebecq. - In: LA MEDICINA DEL LAVORO. - ISSN 0025-7818. - 106:6(2015 Nov 22), pp. 403-411.

Violenza e insicurezza in un grande ospedale italiano : esperienza e percezioni dei lavoratori = Violence and unsafety in a major Italian hospital: experience and perceptions of the healthcare workers

S. Terzoni;R. Cornelli;C. Oggioni;A. Destrebecq
2015

Abstract

Background: Workers’ experience of violence and perceived unsafety can have a deep impact on job satisfaction, job performance, and retention of workers. Objectives: The aim of the study was to assess the prevalence of physical and non-physical violence among hospital workers, as well as to explore the complaints and reactions of victims, to assess the relationship between violence and psychosocial/working factors, and to analyze the levels of perceived unsafety. Methods: A cross-sectional study was conducted, through the administration of a structured self-administered questionnaire to all the employees of a major hospital in Italy. Cronbach’s alpha coefficient was used to assess internal consistency of the questionnaire. A logistic regression model was used for data analysis. Results: 903 questionnaires out of 1853 (48.7%) were correctly returned. 11.5% had experience of physical violence, 40.2% had been victims of verbal violence in the last 12 months. The most common consequences were fear, anger, frustration, and anxiety. Verbal violence was influenced by age, role, department, night/holiday shift work, and experience in the current ward. Experiences of physical violence were related to gender, role, and department; 469 responders (51.9%) reported feelings of unsafety, which was related to their professional role, department, shift work, experience of physical or psychological violence, having seen episodes of violence, and having received specific training. Conclusions: Our findings suggest that several factors are associated with workplace violence in health care setting and some of these and others also influenced the levels of perceived unsafety.
Introduzione: La violenza sul luogo di lavoro rappresenta un fenomeno sempre più diffuso nel contesto sanitario; la percezione di insicurezza dell’operatore può inficiare soddisfazione e performance lavorativa influenzando l’abbandono dell’attività lavorativa. Obiettivi: valutare la prevalenza della violenza a danno dei lavoratori ospedalieri esplorando conseguenze, comportamenti delle vittime e la relazione con fattori sociodemografici ed organizzativi; analizzare l’insicurezza percepita dal lavoratore rispetto alla propria incolumità personale. Metodi: studio trasversale; è stato creato un questionario e proposto a tutti i lavoratori di un grande ospedale italiano; è stata calcolata la consistenza interna dello strumento (alfa di Cronbach); i dati sono stati analizzati attraverso il calcolo dell’Odds Ratio e la regressione logistica multipla. Risultati: 903 questionari sono stati correttamente compilati (su 1853); in riferimento agli ultimi 12 mesi l’11.5% del campione ha subito violenze fisiche e il 40.2% violenze verbali; le conseguenze maggiormente riportate sono paura, rabbia, frustazione e ansia. Le esperienze di violenze verbali sono correlate a: età, ruolo, dipartimento, lavoro con turni notturni/festivi, anni di esperienza nell’attuale reparto; le esperienze di violenza fisica sono correlate a: sesso, ruolo e dipartimento. 469 lavoratori (51.9%) riferiscono di sentirsi insicuri. La percezione di insicurezza è correlata a: ruolo, dipartimento, turnistica, precedenti esperienze di vittimizzazione (sia diretta che indiretta), formazione ricevuta. Conclusioni: I risultati suggeriscono che, all’interno del panorama sanitario, diversi fattori sono associati alla violenza sul luogo di lavoro; molti di questi influenzano inoltre la sicurezza percepita dal lavoratore.
workplace violence; workers’ perception; safety; violenza; percezione dei lavoratori; sicurezza
Settore MED/45 - Scienze Infermieristiche Generali, Cliniche e Pediatriche
22-nov-2015
http://www.mattioli1885journals.com/index.php/lamedicinadellavoro/article/view/4659/3653
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