Il pelobate fosco, Pelobates fuscus, mostra evidenti segni di declino, in particolare lungo i bordi occidentali del suo areale distributivo, inclusa l’Italia, dove viene normalmente riconosciuta una sottospecie endemica, P. f. insubricus. In questo contributo richiamiamo l’attenzione sui problemi osservati nel corso di una serie di azioni di conservazione sviluppate in Italia settentrionale. Ribadiamo a tal proposito la generale mancanza di coordinamento fra le varie inziative che si sono succedute, nonché il mancato recepimento a livello nazionale e locale dell’action plan, redatto specificamente per fornire chiare linee guida all’azione di conservazione. Inoltre, commentiamo la presunta rarità di tale anfibio, da porre probabilmente in relazione anche all’oggettiva difficoltà di osservazione in natura. Gli sporadici ritrovamenti sembrano essere, almeno in parte connessi con le metodiche di rilevamento utilizzate. Suggeriamo pertanto alcuni sistemi che potrebbero facilitare la sua localizzazione. Un sistema prevede la sistemazione, attorno ai siti riproduttivi, di barriere con trappole a caduta, nonché l’uso di un idrofono per localizzare i riproduttori in canto da posizioni subacquee. Riportiamo inoltre indicazioni sull’attività di monitoraggio al SIC “Stagni di Poirino-Favari” (Torino), nonché una serie di azioni da applicare per garantire l’efficacia della conservazione della specie.

Conservazione di un anfibio iconico : lo status di Pelobates fuscus in Italia e linee guida d’azione / A. Crottini, F. Andreone - In: Herp-Help : status e strategie di conservazione degli Anfibi e dei Rettili del Parco Regionale del Delta del Po / Angelica Crottini, Franco Andreone ; [a cura di] Stefano Mazzotti. - Ferrara : Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara, 2007. - pp. 67-76

Conservazione di un anfibio iconico : lo status di Pelobates fuscus in Italia e linee guida d’azione

A. Crottini;
2007

Abstract

Il pelobate fosco, Pelobates fuscus, mostra evidenti segni di declino, in particolare lungo i bordi occidentali del suo areale distributivo, inclusa l’Italia, dove viene normalmente riconosciuta una sottospecie endemica, P. f. insubricus. In questo contributo richiamiamo l’attenzione sui problemi osservati nel corso di una serie di azioni di conservazione sviluppate in Italia settentrionale. Ribadiamo a tal proposito la generale mancanza di coordinamento fra le varie inziative che si sono succedute, nonché il mancato recepimento a livello nazionale e locale dell’action plan, redatto specificamente per fornire chiare linee guida all’azione di conservazione. Inoltre, commentiamo la presunta rarità di tale anfibio, da porre probabilmente in relazione anche all’oggettiva difficoltà di osservazione in natura. Gli sporadici ritrovamenti sembrano essere, almeno in parte connessi con le metodiche di rilevamento utilizzate. Suggeriamo pertanto alcuni sistemi che potrebbero facilitare la sua localizzazione. Un sistema prevede la sistemazione, attorno ai siti riproduttivi, di barriere con trappole a caduta, nonché l’uso di un idrofono per localizzare i riproduttori in canto da posizioni subacquee. Riportiamo inoltre indicazioni sull’attività di monitoraggio al SIC “Stagni di Poirino-Favari” (Torino), nonché una serie di azioni da applicare per garantire l’efficacia della conservazione della specie.
Pelobates fuscus ; conservazione ; rarità ; declino ; filogeografia
2007
http://ww2.comune.fe.it/storianaturale/lib/d.php?c=giY26
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