Il saggio analizza la figura del mitico I patriarca cinese della scuola chan (giapp. zen) Bodhidharma, attraverso l’esame dei testi agiografici del Canone buddhista, nella trasposizione iconografica monastica nell’arcipelago giapponese e la conseguente acquisizione del soggetto nel folclore popolare. Il chan rappresentò il momento di reazione ad una fede che riponeva la catarsi dell'uomo nell’aiuto ultraterreno o nel mistero magico dei rituali; un rifiuto della macerazione attraverso astinenze e logorii psicofisici; una contestazione alla memorizzazione e alla recitazione di testi con apprendimento puramente mnemonico; una risposta al monachesimo ecclesiastico in favore di quello anacoretico; un monito al superamento dei settarismi scolastici per il recupero dei valori buddhisti originari. Ne derivò una trattazione del soggetto iconografico molto amata dall'agiografia seriore, cinese come giapponese: lo straniero che viene da occidente, vecchio corrucciato e burbero, dalla barba folta, lo sguardo allucinato, che fissa il muro (bi guan). Un vecchio barbaro barbuto, così come ci viene trasmesso dai testi apocrifi quanto canonici, che lo descrivono come personalità brusca e incline al dialogo minimale.

Un vecchio barbaro barbuto : Daruma nella tradizione agiografica, nell'iconografia zen e nel folclore popolare. Pt. 1 / V. Sica. - In: PAGINE ZEN. - 2007:63(2007 Sep), p. 1.

Un vecchio barbaro barbuto : Daruma nella tradizione agiografica, nell'iconografia zen e nel folclore popolare. Pt. 1.

V. Sica
Primo
2007

Abstract

Il saggio analizza la figura del mitico I patriarca cinese della scuola chan (giapp. zen) Bodhidharma, attraverso l’esame dei testi agiografici del Canone buddhista, nella trasposizione iconografica monastica nell’arcipelago giapponese e la conseguente acquisizione del soggetto nel folclore popolare. Il chan rappresentò il momento di reazione ad una fede che riponeva la catarsi dell'uomo nell’aiuto ultraterreno o nel mistero magico dei rituali; un rifiuto della macerazione attraverso astinenze e logorii psicofisici; una contestazione alla memorizzazione e alla recitazione di testi con apprendimento puramente mnemonico; una risposta al monachesimo ecclesiastico in favore di quello anacoretico; un monito al superamento dei settarismi scolastici per il recupero dei valori buddhisti originari. Ne derivò una trattazione del soggetto iconografico molto amata dall'agiografia seriore, cinese come giapponese: lo straniero che viene da occidente, vecchio corrucciato e burbero, dalla barba folta, lo sguardo allucinato, che fissa il muro (bi guan). Un vecchio barbaro barbuto, così come ci viene trasmesso dai testi apocrifi quanto canonici, che lo descrivono come personalità brusca e incline al dialogo minimale.
Bodhidharma (cin. Puti Damo, giapp. Bodaidaruma) ; okiagari Daruma ; Jingde chuandeng lü [giapp. Keitoku dentōroku]
Settore L-OR/22 - Lingue e Letterature del Giappone e della Corea
set-2007
http://www.zenworld.it/cultura/arretrati/pagine63.htm#origami
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