L'analisi statistica del fenomeno omicidiario occorso in Italia negli ultimi anni (Eures 2002,2003,2004), mostra la significativa presenza dell'arma da fuoco come mezzo elettivo per la causazione violenta della morte di un uomo e che il maggior numero di omicidi verificatesi sono da attribuire alla criminalità organizzata, nel cui ambito l'arma da fuoco risulta il mezzo più impiegato per la causazione della morte. Ciò premesso, alla luce della situazione che caratterizza il panorama criminale italiano nazionale, gli Autori si sono proposti di fotografare la realtà criminale milanese negli anni 1995-2005 ed in particolare di verificare l'incidenza sul totale degli omicidi commessi nell'arco temporale considerato dell'uso dell'arma da fuoco. Riscontrata una diminuzione rispetto all'andamento che il fenomeno ha avuto negli anni precedenti, del numero degli omicidi connessi a tale mezzo, si è proceduto ad una analisi criminologica, medico legale e balistica dei dati acquisiti attraverso l'esame dei fascicoli di sopralluogo e delle consulenze balistiche messe a disposizione dal Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica per la Lombardia e dei verbali di autopsia del settorato medico legale dell'Istituto di Medicina Legale e delle Assicurazioni di Milano
L’omicidio commesso mediante l’uso dell’arma da fuoco a Milano negli anni 1995-2000. Considerazioni criminologiche, medico-legali e balistiche / S. Cipolla, D. Redaelli, G. Menna, A. Lazzaro, A. Battistini, I. Merzagora. ((Intervento presentato al 2. convegno MAFS Workshop: Developments in Forensic Sciences tenutosi a Malta nel 2006.
L’omicidio commesso mediante l’uso dell’arma da fuoco a Milano negli anni 1995-2000. Considerazioni criminologiche, medico-legali e balistiche
S. Cipolla;A. BattistiniPenultimo
;I. MerzagoraUltimo
2006
Abstract
L'analisi statistica del fenomeno omicidiario occorso in Italia negli ultimi anni (Eures 2002,2003,2004), mostra la significativa presenza dell'arma da fuoco come mezzo elettivo per la causazione violenta della morte di un uomo e che il maggior numero di omicidi verificatesi sono da attribuire alla criminalità organizzata, nel cui ambito l'arma da fuoco risulta il mezzo più impiegato per la causazione della morte. Ciò premesso, alla luce della situazione che caratterizza il panorama criminale italiano nazionale, gli Autori si sono proposti di fotografare la realtà criminale milanese negli anni 1995-2005 ed in particolare di verificare l'incidenza sul totale degli omicidi commessi nell'arco temporale considerato dell'uso dell'arma da fuoco. Riscontrata una diminuzione rispetto all'andamento che il fenomeno ha avuto negli anni precedenti, del numero degli omicidi connessi a tale mezzo, si è proceduto ad una analisi criminologica, medico legale e balistica dei dati acquisiti attraverso l'esame dei fascicoli di sopralluogo e delle consulenze balistiche messe a disposizione dal Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica per la Lombardia e dei verbali di autopsia del settorato medico legale dell'Istituto di Medicina Legale e delle Assicurazioni di MilanoPubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.