L’obiezione di coscienza è il rifiuto di assolvere a una prescrizione di legge, gli effetti del cui espletamento si ritengano contrari alle proprie convinzione ideologiche, morali o religiose. La coscienza guida il comportamento degli esseri umani in base a ciò che si reputa sia giusto e corretto per i propri principi e valori etico-morali. Differente dalla disobbedienza civile, l’obiezione di coscienza viene disciplinata dalla legge poiché attua il principio della libertà di coscienza. Numerose sono le implicazione bioetiche presenti nella vita professionale dell’ostetrica; risulta legittimo quindi, per questa classe professionale, scegliere di esporre o meno un’obiezione di coscienza. Necessario è bilanciare il diritto all’obiezione con il diritto alla salute del libero cittadino, il quale si rivolge all’operatore sanitario che per sua competenza è in grado di fornire quel determinato servizio. L’esperienza sul campo lavorativo condiziona la coscienza degli operatori sanitari mettendola talvolta in discussione fino ad un cambiamento della propria scelta. Risulta fondamentale quindi, che la propria scelta in merito all’obiezione sia fondata su profonde convinzioni poiché è proprio la coerenza tra ciò che si dichiara essere e ciò che si attua che legittima l’obiezione.
Ostetriche : la scelta e la convinzione per l'obiezione di coscienza / M.C. Grillo, M.A. Piga, P.A. Mauri. - Milano : Università degli Studi di Milano, 2012 Nov.
Ostetriche : la scelta e la convinzione per l'obiezione di coscienza
M.A. PigaSecondo
;P.A. MauriUltimo
2012
Abstract
L’obiezione di coscienza è il rifiuto di assolvere a una prescrizione di legge, gli effetti del cui espletamento si ritengano contrari alle proprie convinzione ideologiche, morali o religiose. La coscienza guida il comportamento degli esseri umani in base a ciò che si reputa sia giusto e corretto per i propri principi e valori etico-morali. Differente dalla disobbedienza civile, l’obiezione di coscienza viene disciplinata dalla legge poiché attua il principio della libertà di coscienza. Numerose sono le implicazione bioetiche presenti nella vita professionale dell’ostetrica; risulta legittimo quindi, per questa classe professionale, scegliere di esporre o meno un’obiezione di coscienza. Necessario è bilanciare il diritto all’obiezione con il diritto alla salute del libero cittadino, il quale si rivolge all’operatore sanitario che per sua competenza è in grado di fornire quel determinato servizio. L’esperienza sul campo lavorativo condiziona la coscienza degli operatori sanitari mettendola talvolta in discussione fino ad un cambiamento della propria scelta. Risulta fondamentale quindi, che la propria scelta in merito all’obiezione sia fondata su profonde convinzioni poiché è proprio la coerenza tra ciò che si dichiara essere e ciò che si attua che legittima l’obiezione.Pubblicazioni consigliate
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