Roditori e insettivori risultano essere ospiti di un esteso numero di organismi parassiti (dai virus a parassiti metazoi). Ciò è legato all’ampio numero di specie coinvolte e alla elevata plasticità ambientale di molte specie. Inoltre è certamente influenzata anche da alcune caratteristiche biologiche legate alla piccole dimensioni corporee delle specie ospite, quali l'elevato metabolismo, le elevate densità di individui talora raggiunte, e l'elevato turn-over della popolazione. Questo gran numero di specie parassita prospetta delle ripercussioni, immediate per quanto riguarda aspetti medico-sanitari e indirette relative a diversi aspetti biologici. Nella fattispecie gli aspetti sanitari ricoprono un interesse fondamentale dal momento che, per esempio, i soli roditori sono reservoirs di 175 infezioni a carattere zoonosico, ricoprendo più del 25% delle infezioni trasmissibili dagli animali all'uomo. Altre infezioni senza diretta ricaduta sanitarie risultano comunque d'interesse epidemiologico per alcune caratteristiche biologiche di questi piccoli mammiferi che ne fanno degli ottimi modelli di studio per l'indagine sui meccanismi di dinamica di trasmissione delle infezioni (da trasferirsi ad altre specie ospite). D'altro canto circoscrivere l'interesse della ricerca parassitologica ai soli aspetti medico-sanitari può risultare riduttivo dal momento che la natura dell'interazione ospite-parassita può fornire interessanti approfondimenti in diversi aspetti della biologia delle specie ospite. Nei muridi è stato per esempio evidenziato come alcune specie parassita possano rispecchiare la radiazione evolutiva dei taxa ospiti, oppure come l'isolamento demografico cui alcune popolazioni insulari possa rispecchiarsi nella composizione della comunità parassita. Ulteriori aspetti di ricerca possono riguardare l’ecologia dei parassiti, intesi come una comunità di organismi in relazione con il proprio ambiente, costituito in questo caso dalla specie ospite. Nonostante queste premesse evidenzino le diverse ripercussioni della ricerca parassitologica, l'analisi della produzione scientifica italiana dal 1997 ad oggi, evidenzia come con 73 lavori solo il 14% delle indagini ecopatologiche condotte sugli animali selvatici ha come oggetto delle specie ospite roditori e insettivori. Di queste il 41% è indirizzato ad aspetti per lo più medico sanitari, il 28% descrive, in diverso dettaglio, la composizione della comunità parassita, il 17% analizza aspetti legati all'ecologia e dinamica di trasmissione e solo il 7% considera gli aspetti legati alla biologia dell'ospite. Relativamente all'approccio investigativo, il 56% dei lavori risulta essere ancora di natura prettamente descrittivo/catalogativo, non affrontando invece quegli ulteriori aspetti che permettono una maggior introspezione nella biologia delle specie ospite o l’ecologia del parassita. Di riflesso alla maggiore attenzione per gli aspetti sanitari risulta come il 67% dei lavori sia intrapresa da colleghi provenienti da settori disciplinari afferenti al mondo medico/sanitario. Tale limitato interesse dei microteriologi per la parassitologia determina la perdita di opportunità, sia per quanto riguarda il puro interesse scientifico e sia per le possibilità di finanziamento alla ricerca che l'attenzione a questi temi possono aprire.

Ricerca parassitologica in roditori ed insettivori : status e prospettive dell’attività in Italia / N. Ferrari, S. Bertolino - In: Convegno italiano sui piccoli mammiferi : ricerca, gestione e conservazione dei piccoli mammiferi / [a cura di] S. Bertolino, D. Capizzi, A. Mortelliti, G. Amori. - [s.l] : Associazione Teriologica Italiana, 2010 Feb 18. - pp. 15-15 (( Intervento presentato al 2. convegno Convegno Italiano sui Piccoli Mammiferi tenutosi a Nazzano nel 2010.

Ricerca parassitologica in roditori ed insettivori : status e prospettive dell’attività in Italia

N. Ferrari
Primo
;
2010

Abstract

Roditori e insettivori risultano essere ospiti di un esteso numero di organismi parassiti (dai virus a parassiti metazoi). Ciò è legato all’ampio numero di specie coinvolte e alla elevata plasticità ambientale di molte specie. Inoltre è certamente influenzata anche da alcune caratteristiche biologiche legate alla piccole dimensioni corporee delle specie ospite, quali l'elevato metabolismo, le elevate densità di individui talora raggiunte, e l'elevato turn-over della popolazione. Questo gran numero di specie parassita prospetta delle ripercussioni, immediate per quanto riguarda aspetti medico-sanitari e indirette relative a diversi aspetti biologici. Nella fattispecie gli aspetti sanitari ricoprono un interesse fondamentale dal momento che, per esempio, i soli roditori sono reservoirs di 175 infezioni a carattere zoonosico, ricoprendo più del 25% delle infezioni trasmissibili dagli animali all'uomo. Altre infezioni senza diretta ricaduta sanitarie risultano comunque d'interesse epidemiologico per alcune caratteristiche biologiche di questi piccoli mammiferi che ne fanno degli ottimi modelli di studio per l'indagine sui meccanismi di dinamica di trasmissione delle infezioni (da trasferirsi ad altre specie ospite). D'altro canto circoscrivere l'interesse della ricerca parassitologica ai soli aspetti medico-sanitari può risultare riduttivo dal momento che la natura dell'interazione ospite-parassita può fornire interessanti approfondimenti in diversi aspetti della biologia delle specie ospite. Nei muridi è stato per esempio evidenziato come alcune specie parassita possano rispecchiare la radiazione evolutiva dei taxa ospiti, oppure come l'isolamento demografico cui alcune popolazioni insulari possa rispecchiarsi nella composizione della comunità parassita. Ulteriori aspetti di ricerca possono riguardare l’ecologia dei parassiti, intesi come una comunità di organismi in relazione con il proprio ambiente, costituito in questo caso dalla specie ospite. Nonostante queste premesse evidenzino le diverse ripercussioni della ricerca parassitologica, l'analisi della produzione scientifica italiana dal 1997 ad oggi, evidenzia come con 73 lavori solo il 14% delle indagini ecopatologiche condotte sugli animali selvatici ha come oggetto delle specie ospite roditori e insettivori. Di queste il 41% è indirizzato ad aspetti per lo più medico sanitari, il 28% descrive, in diverso dettaglio, la composizione della comunità parassita, il 17% analizza aspetti legati all'ecologia e dinamica di trasmissione e solo il 7% considera gli aspetti legati alla biologia dell'ospite. Relativamente all'approccio investigativo, il 56% dei lavori risulta essere ancora di natura prettamente descrittivo/catalogativo, non affrontando invece quegli ulteriori aspetti che permettono una maggior introspezione nella biologia delle specie ospite o l’ecologia del parassita. Di riflesso alla maggiore attenzione per gli aspetti sanitari risulta come il 67% dei lavori sia intrapresa da colleghi provenienti da settori disciplinari afferenti al mondo medico/sanitario. Tale limitato interesse dei microteriologi per la parassitologia determina la perdita di opportunità, sia per quanto riguarda il puro interesse scientifico e sia per le possibilità di finanziamento alla ricerca che l'attenzione a questi temi possono aprire.
Settore VET/06 - Parassitologia e Malattie Parassitarie degli Animali
18-feb-2010
Associazione Teriologica Italiana
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