I composti organici volatili (VOC) appartengono ad una classe di sostanze particolarmente nociva per la salubrità dell’ambiente e per la salute dell’uomo. Di particolare interesse sono i VOC alogenati che vengono emessi in atmosfera da aziende petrolchimiche, plastiche, farmaceutiche, cosmetiche, ecc. in cui vengono utilizzati principalmente come solventi, agenti di pulizia, plastificanti, agenti disperdenti, correttori di viscosità. Nel corso degli anni sono state sviluppate diverse tecniche di abbattimento e gli studi si sono anche indirizzati verso i processi elettroriduttivi, tra i diversi metodi applicabili, che pur non portando a totale degradazione dell’inquinante, ne permettono comunque una completa detossificazione. Tra i vari materiali studiati, l’argento offre specifiche proprietà elettrocatalitiche, che possono essere ulteriormente modulate in funzione di diversi parametri, quali: stato della superficie, natura dell’alogeno, natura del residuo organico, solvente ed elettrolita di supporto. In particolare, natura e accessibilità dei siti elettrocatalitici dipendono dalle condizioni di preparazione del materiale, condizioni che determinano anche in gran parte la vita utile dell’elettrodo. Il presente lavoro descrive la caratterizzazione elettrochimica di polveri di argento micro- e nanocristallino in sistemi monofasico e multifasico inserite nel recesso di un elettrodo a microcavità. I vantaggi ottenibili dall’utilizzo di elettrodi a micro-cavità consistono nella possibilità di studiare il materiale in esame in assenza di agenti immobilizzanti, nella possibilità di rinnovare velocemente la superficie elettrodica e, come nel caso di tutti i microelettrodi, nel basso contributo delle cadute ohmiche. L’elettroriduzione di una molecola modello quale il CHCl3 su polveri nanocristalline di argento inserite nella microcavità ha mostrato un ulteriore miglioramento della attività elettrocatalitica dell’argento nei confronti della riduzione del CHCl3.

Indagine su materiali elettrocatalitici a base di argento mediante elettrodo a microcavità / C. Locatelli, G. Aricci, A. Minguzzi, S. Rondinini, A. Vertova, F. Porta. ((Intervento presentato al convegno G.E.I. E.R.A. Giornate dell’elettrochimica italiane – Elettrochimica per il recupero dell’ambiente tenutosi a Cagliari nel 2007.

Indagine su materiali elettrocatalitici a base di argento mediante elettrodo a microcavità

C. Locatelli;G. Aricci;A. Minguzzi;S. Rondinini;A. Vertova;F. Porta
2007

Abstract

I composti organici volatili (VOC) appartengono ad una classe di sostanze particolarmente nociva per la salubrità dell’ambiente e per la salute dell’uomo. Di particolare interesse sono i VOC alogenati che vengono emessi in atmosfera da aziende petrolchimiche, plastiche, farmaceutiche, cosmetiche, ecc. in cui vengono utilizzati principalmente come solventi, agenti di pulizia, plastificanti, agenti disperdenti, correttori di viscosità. Nel corso degli anni sono state sviluppate diverse tecniche di abbattimento e gli studi si sono anche indirizzati verso i processi elettroriduttivi, tra i diversi metodi applicabili, che pur non portando a totale degradazione dell’inquinante, ne permettono comunque una completa detossificazione. Tra i vari materiali studiati, l’argento offre specifiche proprietà elettrocatalitiche, che possono essere ulteriormente modulate in funzione di diversi parametri, quali: stato della superficie, natura dell’alogeno, natura del residuo organico, solvente ed elettrolita di supporto. In particolare, natura e accessibilità dei siti elettrocatalitici dipendono dalle condizioni di preparazione del materiale, condizioni che determinano anche in gran parte la vita utile dell’elettrodo. Il presente lavoro descrive la caratterizzazione elettrochimica di polveri di argento micro- e nanocristallino in sistemi monofasico e multifasico inserite nel recesso di un elettrodo a microcavità. I vantaggi ottenibili dall’utilizzo di elettrodi a micro-cavità consistono nella possibilità di studiare il materiale in esame in assenza di agenti immobilizzanti, nella possibilità di rinnovare velocemente la superficie elettrodica e, come nel caso di tutti i microelettrodi, nel basso contributo delle cadute ohmiche. L’elettroriduzione di una molecola modello quale il CHCl3 su polveri nanocristalline di argento inserite nella microcavità ha mostrato un ulteriore miglioramento della attività elettrocatalitica dell’argento nei confronti della riduzione del CHCl3.
2007
Settore CHIM/02 - Chimica Fisica
Indagine su materiali elettrocatalitici a base di argento mediante elettrodo a microcavità / C. Locatelli, G. Aricci, A. Minguzzi, S. Rondinini, A. Vertova, F. Porta. ((Intervento presentato al convegno G.E.I. E.R.A. Giornate dell’elettrochimica italiane – Elettrochimica per il recupero dell’ambiente tenutosi a Cagliari nel 2007.
Conference Object
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2434/208421
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact