Il lavoro consiste in una disamina in prospettiva contestuale degli indicatori della necropoli di Chiavari che sono stati a suo tempo considerati da N. Lamboglia di area etrusco meridionale, via via ripresi come tali e discussi nella critica. Attraverso l’esame dei contesti il contributo si propone di contribuire a definire portata e modalità dei contatti sottesi (G. Bagnasco Gianni), di cui la “kylix” della tomba 60.D rappresenta uno degli aspetti più interessanti (G. Spadea Noviero). Essa, come emerge nel lavoro, porta inevitabilmente a concentrare l’attenzione sulle forze in gioco nel Tirreno settentrionale almeno una generazione prima della fondazione di Marsiglia.
Attraverso l'esame dei contesti della necropoli di Chiavari e della circolazione di una precisa forma in ceramica depurata il contributo è volto a mettere in luce i contatti con l'Etruria meridionale nella prima metà del VII secolo a.C., le forze in gioco nel Tirreno settentrionale una generazione prima della fondazione di Marsiglia e l'apertura del centro anche a contatti con la cultura di Golasecca.
Uno sguardo sulla necropoli di Chiavari dall’Etruria Meridionale: spunti e osservazioni / G. Spadea Noviero, G. Bagnasco (COLLEZIONE DI MONOGRAFIE PREISTORICHE ED ARCHEOLOGICHE). - In: Antiche genti del Tigullio a Chiavari : dalla necropoli ligure al Medioevo : atti del Convegno di Studi, Chiavari, 24-25 settembre 2010 / [a cura di] F. Benente, N. Campana. - [s.l] : Istituto Internazionale di Studi Liguri, 2014. - ISBN 9788886796699. - pp. 59-73 (( convegno Antiche genti del Tigullio a Chiavari, dalla necropoli ligure al Medioevo tenutosi a Chiavari nel 2010.
Uno sguardo sulla necropoli di Chiavari dall’Etruria Meridionale: spunti e osservazioni
G. Bagnasco
2014
Abstract
Il lavoro consiste in una disamina in prospettiva contestuale degli indicatori della necropoli di Chiavari che sono stati a suo tempo considerati da N. Lamboglia di area etrusco meridionale, via via ripresi come tali e discussi nella critica. Attraverso l’esame dei contesti il contributo si propone di contribuire a definire portata e modalità dei contatti sottesi (G. Bagnasco Gianni), di cui la “kylix” della tomba 60.D rappresenta uno degli aspetti più interessanti (G. Spadea Noviero). Essa, come emerge nel lavoro, porta inevitabilmente a concentrare l’attenzione sulle forze in gioco nel Tirreno settentrionale almeno una generazione prima della fondazione di Marsiglia.File | Dimensione | Formato | |
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