In antropologia forense ha particolare importanza la ricerca di residui metallici rilasciati dall’arma per la ricostruzione dello strumento utilizzato tramite SEM-EDX (microscopio elettronico a scansione associato con spettroscopia a raggi X a dispersione di energia). Lo studio attuale vuole approfondire le applicazioni del SEM-EDX allo studio di lesioni contusive e d’arma bianca prodotte su 25 ossa animali tramite rispettivamente tre barre metalliche (in alluminio, rame e ferro) e 8 lame. I risultati hanno evidenziato una elevata concordanza dei residui rinvenuti con l’arma utilizzata nel caso delle lesioni contusive, in particolar modo per le barre di rame e ferro: nel caso delle lesioni prodotte dalla barra di alluminio, solo un campione è risultato positivo, mentre negli altri casi è stata osservata una elevata contaminazione. Per quanto riguarda le lesioni d’arma bianca, 7 fra gli strumenti selezionati erano in metallo con diverse composizioni chimiche e concentrazioni di cromo (fino al 13%). L’ultima lama era invece in ceramica (in zirconio e ittrio). I risultati hanno evidenziato un numero limitato di residui nelle lesioni, che tuttavia si accordavano per composizione chimica allo strumento utilizzato. Inoltre, nel caso delle lame in cromo i residui presentavano una concentrazione di metallo paragonabile a quella dello strumento. Lo studio ha evidenziato l’importanza dell’applicazione del SEM-EDX al contesto antropologico forense per la ricostruzione dell’arma utilizzata e il ruolo della contaminazione ambientale.
Utilizzo del SEM-EDX in Antropologia per l’analisi di lesioni contusive e da arma bianca su osso / D. Mazzarelli, D. Porta, M. Pechnikova, D. Gibelli, A. Rizzi, E. Gariboldi, P. Pellin, C. Cattaneo. ((Intervento presentato al 19. convegno Congresso dell'Associazione Antropologica Italiana tenutosi a Torino nel 2011.
Utilizzo del SEM-EDX in Antropologia per l’analisi di lesioni contusive e da arma bianca su osso
D. Mazzarelli;D. Porta;D. Gibelli;C. Cattaneo
2011
Abstract
In antropologia forense ha particolare importanza la ricerca di residui metallici rilasciati dall’arma per la ricostruzione dello strumento utilizzato tramite SEM-EDX (microscopio elettronico a scansione associato con spettroscopia a raggi X a dispersione di energia). Lo studio attuale vuole approfondire le applicazioni del SEM-EDX allo studio di lesioni contusive e d’arma bianca prodotte su 25 ossa animali tramite rispettivamente tre barre metalliche (in alluminio, rame e ferro) e 8 lame. I risultati hanno evidenziato una elevata concordanza dei residui rinvenuti con l’arma utilizzata nel caso delle lesioni contusive, in particolar modo per le barre di rame e ferro: nel caso delle lesioni prodotte dalla barra di alluminio, solo un campione è risultato positivo, mentre negli altri casi è stata osservata una elevata contaminazione. Per quanto riguarda le lesioni d’arma bianca, 7 fra gli strumenti selezionati erano in metallo con diverse composizioni chimiche e concentrazioni di cromo (fino al 13%). L’ultima lama era invece in ceramica (in zirconio e ittrio). I risultati hanno evidenziato un numero limitato di residui nelle lesioni, che tuttavia si accordavano per composizione chimica allo strumento utilizzato. Inoltre, nel caso delle lame in cromo i residui presentavano una concentrazione di metallo paragonabile a quella dello strumento. Lo studio ha evidenziato l’importanza dell’applicazione del SEM-EDX al contesto antropologico forense per la ricostruzione dell’arma utilizzata e il ruolo della contaminazione ambientale.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.