La questione del diritto alla salute della popolazione immigrata, regolare e irregolare, si inserisce nel più ampio quadro evolutivo dei sistemi di sicurezza sociale, i quali sono sottoposti a riforme e ricalibrature continue tali da indurre un ripensamento delle forme tradizionali di accesso universalistico alle diverse prestazioni sanitarie. Le riforme che hanno interessato e stanno interessando anche l’Italia sono in linea con l’andamento ventennale caratterizzato da profonde revisioni estese ai sistemi sanitari di diversi Paesi occidentali, dove, in una logica di governance multilivello si sono introdotti elementi di regionalizzazione dei sistemi e delle politiche forme di aziendalizzazione della gestione e di separazione delle competenze, nuovi meccanismi di competizione controllata e di accreditamento di soggetti privati, innovazione dei sistemi informativi, ridefinizione dei criteri di distribuzione e allocazione delle risorse. In questo nuovo contesto di trasformazione emergono anche nuovi modelli culturali nell’ambito dell’interpretazione dei concetti di medicina, salute e. Alla luce dell’evoluzione e del cambiamento dei sistemi di welfare nelle democrazie occidentali, il tentativo di questo capitolo è cercare di comprendere le nuove sfide alla cittadinanza sociale, soprattutto in un contesto economico-sociale completamente nuovo rispetto al passato e che impone una revisione degli strumenti allocativi e distributivi di risorse scarse. Al contempo, l’intenso dibattito tra studiosi, policy -maker, operatori ecc. ripropone la questione della tenuta o meno dei principi, valori e argomenti giustificativi soggiacenti allo Stato del benessere. Inoltre, tenendo sullo sfondo il concetto di Stato-nazione, nelle società multiculturali e multietniche affiora il tema del welfare differenziato, in ordine alle pretese legittime (diritti) avanzate da utenti, gli immigrati regolari e non, questi ultimi non autorizzati sotto il profilo dello status di cittadinanza. Questo punto è particolarmente importante rispetto a quale offerta sanitaria viene garantita alle domande di salute. Si assiste, quindi, a un cambiamento delle modalità attraverso cui si definiscono le politiche sociali, poiché il soddisfacimento dei diversi diritti sociali comporta una ridefinizione della cittadinanza in senso eterogeneo (in ultima analisi si può parlare di differenti cerchi di inclusione a una cittadinanza che in linea teorica dovrebbe essere sempre più estesa), non solo perché i servizi riguardano più settori, ma anche perché da universali tali richieste si fanno più particolareggiate e, come vedremo, le risposte omogenee e standardizzate cedono il passo a servizi pubblici e privati specifici che forniscono beni collettivi maggiormente differenziati. La riforma degli assetti istituzionali di sicurezza sociale e le conseguenti politiche pubbliche ad essi associate, ricadono, perciò, sullo stato di ben-essere non solo dei cittadini dei paesi occidentali, ma anche degli immigrati che hanno deciso di vivere in tali paesi.

Welfare differenziato, multiculturalismo, cittadinanza sanitaria / N. Pasini (ISMU INIZIATIVE E STUDI SULLA MULTIETNICITÀ). - In: Confini irregolari : cittadinanza sanitaria in prospettiva comparata e multilivello / [a cura di] N. Pasini. - Milano : FrancoAngeli, 2011 Oct. - ISBN 9788856844412. - pp. 35-62

Welfare differenziato, multiculturalismo, cittadinanza sanitaria

N. Pasini
Primo
2011

Abstract

La questione del diritto alla salute della popolazione immigrata, regolare e irregolare, si inserisce nel più ampio quadro evolutivo dei sistemi di sicurezza sociale, i quali sono sottoposti a riforme e ricalibrature continue tali da indurre un ripensamento delle forme tradizionali di accesso universalistico alle diverse prestazioni sanitarie. Le riforme che hanno interessato e stanno interessando anche l’Italia sono in linea con l’andamento ventennale caratterizzato da profonde revisioni estese ai sistemi sanitari di diversi Paesi occidentali, dove, in una logica di governance multilivello si sono introdotti elementi di regionalizzazione dei sistemi e delle politiche forme di aziendalizzazione della gestione e di separazione delle competenze, nuovi meccanismi di competizione controllata e di accreditamento di soggetti privati, innovazione dei sistemi informativi, ridefinizione dei criteri di distribuzione e allocazione delle risorse. In questo nuovo contesto di trasformazione emergono anche nuovi modelli culturali nell’ambito dell’interpretazione dei concetti di medicina, salute e. Alla luce dell’evoluzione e del cambiamento dei sistemi di welfare nelle democrazie occidentali, il tentativo di questo capitolo è cercare di comprendere le nuove sfide alla cittadinanza sociale, soprattutto in un contesto economico-sociale completamente nuovo rispetto al passato e che impone una revisione degli strumenti allocativi e distributivi di risorse scarse. Al contempo, l’intenso dibattito tra studiosi, policy -maker, operatori ecc. ripropone la questione della tenuta o meno dei principi, valori e argomenti giustificativi soggiacenti allo Stato del benessere. Inoltre, tenendo sullo sfondo il concetto di Stato-nazione, nelle società multiculturali e multietniche affiora il tema del welfare differenziato, in ordine alle pretese legittime (diritti) avanzate da utenti, gli immigrati regolari e non, questi ultimi non autorizzati sotto il profilo dello status di cittadinanza. Questo punto è particolarmente importante rispetto a quale offerta sanitaria viene garantita alle domande di salute. Si assiste, quindi, a un cambiamento delle modalità attraverso cui si definiscono le politiche sociali, poiché il soddisfacimento dei diversi diritti sociali comporta una ridefinizione della cittadinanza in senso eterogeneo (in ultima analisi si può parlare di differenti cerchi di inclusione a una cittadinanza che in linea teorica dovrebbe essere sempre più estesa), non solo perché i servizi riguardano più settori, ma anche perché da universali tali richieste si fanno più particolareggiate e, come vedremo, le risposte omogenee e standardizzate cedono il passo a servizi pubblici e privati specifici che forniscono beni collettivi maggiormente differenziati. La riforma degli assetti istituzionali di sicurezza sociale e le conseguenti politiche pubbliche ad essi associate, ricadono, perciò, sullo stato di ben-essere non solo dei cittadini dei paesi occidentali, ma anche degli immigrati che hanno deciso di vivere in tali paesi.
welfare; solidarietà sociale; bisogni; diritti di cittadinanza; cittadinanza sociale; multiculturalismo; immigrazione; Stato-nazione; diritti umani; politiche sanitarie
Settore SPS/04 - Scienza Politica
ott-2011
http://www.francoangeli.it/Ricerca/Scheda_libro.aspx?ID=19714&Tipo=Libro&strRicercaTesto=&titolo=confini+irregolari%2E+cittadinanza+sanitaria+in+prospettiva+comparata+e+multilivello
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