Dopo un lavoro approfondito e protratto di diverse commissioni regionali si deve effettuare un necessario confronto sulle diverse posizioni emerse in merito al ruolo medico legale nella rappresentazione del danno patrimoniale derivante da menomazione permanente della persona. E’ emerso in modo chiaro che sussistono almeno due impostazioni teoriche contrapposte: l’una, fedele ad una tradizione consolidata, vede la valutazione medico legale come espressione sistematica di un principio sul quale si fonda il computo risarcitorio e che non può prescindere da formulazione di giudizi sintetici quantificativi; l’altra maggiormente indirizzata a fornire un quadro descrittivo dell’assetto menomativo, evitando di giungere a quantificazioni mensurali. L’utilizzo giudiziario dell’apporto medico legale, tuttavia, richiede di necessità di giungere ad una quantificazione quanto più precisa se si pensa che, nella prassi giurisprudenziale, il computo risarcitorio patrimoniale procede da operazioni matematiche standardizzate; rinunciare, dunque, ad esprimere una graduazione utilizzabile rappresenterebbe un momento di riduzione dell’apporto medico alle finalità di giustizia e richiederebbe altri strumenti extra medici per perfezionare un dato di apprezzamento medico che non è giustificato, neppure teoricamente, lasciare a ponderazioni equitative del Magistrato.
La chirurgia estetica: questioni etico deontologiche e di responsabilità professionale – Definizione concordata della metodologia valutativa del pregiudizio lavorativo in materia di responsabilità civile / R. Zoja. ((Intervento presentato al 1. convegno Congresso Nazionale F.A.M.L.I.: Consensus Conference tenutosi a Varese nel 2007.
La chirurgia estetica: questioni etico deontologiche e di responsabilità professionale – Definizione concordata della metodologia valutativa del pregiudizio lavorativo in materia di responsabilità civile
R. ZojaPrimo
2007
Abstract
Dopo un lavoro approfondito e protratto di diverse commissioni regionali si deve effettuare un necessario confronto sulle diverse posizioni emerse in merito al ruolo medico legale nella rappresentazione del danno patrimoniale derivante da menomazione permanente della persona. E’ emerso in modo chiaro che sussistono almeno due impostazioni teoriche contrapposte: l’una, fedele ad una tradizione consolidata, vede la valutazione medico legale come espressione sistematica di un principio sul quale si fonda il computo risarcitorio e che non può prescindere da formulazione di giudizi sintetici quantificativi; l’altra maggiormente indirizzata a fornire un quadro descrittivo dell’assetto menomativo, evitando di giungere a quantificazioni mensurali. L’utilizzo giudiziario dell’apporto medico legale, tuttavia, richiede di necessità di giungere ad una quantificazione quanto più precisa se si pensa che, nella prassi giurisprudenziale, il computo risarcitorio patrimoniale procede da operazioni matematiche standardizzate; rinunciare, dunque, ad esprimere una graduazione utilizzabile rappresenterebbe un momento di riduzione dell’apporto medico alle finalità di giustizia e richiederebbe altri strumenti extra medici per perfezionare un dato di apprezzamento medico che non è giustificato, neppure teoricamente, lasciare a ponderazioni equitative del Magistrato.Pubblicazioni consigliate
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