Il saggio si propone di analizzare criticamente l’istituto della “partecipazione” ai procedimenti amministrativi così come viene proposta dalla cultura giuridica interna cioè come una ventaglio di diritti, e correlativi doveri della burocrazia, attribuiti per garantire imparzialità e trasparenza all’agire amministrativo. Attraverso l’analisi socio-giuridica, la partecipazione si manifesta ed articola in forme piuttosto eterogenee e dipendenti dalle caratteristiche dell’attività amministrativa; quest’ultima, a propria volta, varia in relazione del diverso atteggiarsi di alcune variabili fondamentali: autorità/libertà, discrezionalità/vincolatività. La critica sociologica e politologica permette l’emersione di un complesso legame tra partecipazione procedimentale ed assunzione di scelte pubbliche, tra la crisi della democrazia rappresentativa e l’affermarsi della democrazia deliberativa e pone in evidenza una serie di rischi e paradossi che attraversano trasversalmente tutte le forme partecipative. Il saggio si conclude con la proposta di individuare nel difensore civico (Ombudsman) un’istituzione di garanzia capace di ridurre i rischi della partecipazione e concorrere ad una effettiva democratizzazione della Pubblica Amministrazione, sapendo porsi come efficace contrappeso all’esercizio discrezionale dei poteri dei decisori pubblici o all’azione lobbistica e prevaricatrice dei poteri privati più “forti”.

Partecipazione al procedimento amministrativo, scelte pubbliche ed istituti di garanzia. Il nuovo ruolo del difensore civico / M.A. Quiroz Vitale. - In: SOCIOLOGIA DEL DIRITTO. - ISSN 0390-0851. - XXXVII:3(2010), pp. 162-180.

Partecipazione al procedimento amministrativo, scelte pubbliche ed istituti di garanzia. Il nuovo ruolo del difensore civico.

M.A. Quiroz Vitale
Primo
2010

Abstract

Il saggio si propone di analizzare criticamente l’istituto della “partecipazione” ai procedimenti amministrativi così come viene proposta dalla cultura giuridica interna cioè come una ventaglio di diritti, e correlativi doveri della burocrazia, attribuiti per garantire imparzialità e trasparenza all’agire amministrativo. Attraverso l’analisi socio-giuridica, la partecipazione si manifesta ed articola in forme piuttosto eterogenee e dipendenti dalle caratteristiche dell’attività amministrativa; quest’ultima, a propria volta, varia in relazione del diverso atteggiarsi di alcune variabili fondamentali: autorità/libertà, discrezionalità/vincolatività. La critica sociologica e politologica permette l’emersione di un complesso legame tra partecipazione procedimentale ed assunzione di scelte pubbliche, tra la crisi della democrazia rappresentativa e l’affermarsi della democrazia deliberativa e pone in evidenza una serie di rischi e paradossi che attraversano trasversalmente tutte le forme partecipative. Il saggio si conclude con la proposta di individuare nel difensore civico (Ombudsman) un’istituzione di garanzia capace di ridurre i rischi della partecipazione e concorrere ad una effettiva democratizzazione della Pubblica Amministrazione, sapendo porsi come efficace contrappeso all’esercizio discrezionale dei poteri dei decisori pubblici o all’azione lobbistica e prevaricatrice dei poteri privati più “forti”.
Partecipazione e pubblica amministrazione; democrazia deliberativa, Difensore civico;
Settore IUS/20 - Filosofia del Diritto
2010
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