Benoit de Sainte Maure, compose, nella seconda metà del XII secolo il Roman de Troie, dedicato ad Eleonora d''Aquitania.Tra le molte figure femminili da lui tratteggiate, quella di Medea è colta nel momento in cui affronta per la prima volta una realtà da adulta. Alla luce delle riflessioni di alcuni dei tanti studiosi di letteratura e di psicologia che si sono occupati di Medea, il mio studio cerca di spiegare il cambiamento di fisionomia del personaggio, da donna e maga inquietante come quella classica, alla ''fanciulla Medea'' dell''autore medievale; se in Apollonio e in Ovidio la giovane protagonista è una fragile preda della devastante passione, Benoit propone una dotta principessa che si imbatte nell''amore e accortamente dirige la vicenda per raggiungere il suo fine, essere la compagna di Giasone. Non conoscendo il greco, Benoit afferma di essersi ispirato a due testi latini, attribuiti, l''uno al frigio Darès e l''altro al cretese Dictys, che tuttavia non esita ad arricchire di situazioni e descrizioni che appartengono al gusto medievale.Mediante la tecnica dell''amplificatio crea quindi un originale racconto di un amore, in ambito cortese, che oscilla tra le incertezze della fanciulla inesperta e l''istintivo senso di possesso nei confronti dell''uomo amato.

Un'altra Medea : la Medea fanciulla di Benoit de Sainte-Maure / A. Colombini Mantovani - In: Magia, gelosia, vendetta : il mito di Medea nelle lettere francesi : Gargnano del Garda, 8-11 giugno 2005 / L. Nissim, A. Preda. - Milano : Cisalpino, 2006. - ISBN 8832360489. - pp. 33-54 (( convegno Magia, gelosia, vendetta: il mito di Medea nelle lettere francesi tenutosi a Gargnano del Garda nel 2005.

Un'altra Medea : la Medea fanciulla di Benoit de Sainte-Maure

A. Colombini Mantovani
Primo
2006

Abstract

Benoit de Sainte Maure, compose, nella seconda metà del XII secolo il Roman de Troie, dedicato ad Eleonora d''Aquitania.Tra le molte figure femminili da lui tratteggiate, quella di Medea è colta nel momento in cui affronta per la prima volta una realtà da adulta. Alla luce delle riflessioni di alcuni dei tanti studiosi di letteratura e di psicologia che si sono occupati di Medea, il mio studio cerca di spiegare il cambiamento di fisionomia del personaggio, da donna e maga inquietante come quella classica, alla ''fanciulla Medea'' dell''autore medievale; se in Apollonio e in Ovidio la giovane protagonista è una fragile preda della devastante passione, Benoit propone una dotta principessa che si imbatte nell''amore e accortamente dirige la vicenda per raggiungere il suo fine, essere la compagna di Giasone. Non conoscendo il greco, Benoit afferma di essersi ispirato a due testi latini, attribuiti, l''uno al frigio Darès e l''altro al cretese Dictys, che tuttavia non esita ad arricchire di situazioni e descrizioni che appartengono al gusto medievale.Mediante la tecnica dell''amplificatio crea quindi un originale racconto di un amore, in ambito cortese, che oscilla tra le incertezze della fanciulla inesperta e l''istintivo senso di possesso nei confronti dell''uomo amato.
Medea ; fanciulla ; Benoit de Sainte-Maure
Settore L-LIN/04 - Lingua e Traduzione - Lingua Francese
2006
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