Il diritto alla salute è uno dei principali pilastri (insieme all’istruzione, alla previdenza, alla casa e al lavoro) dei sistemi di sicurezza sociale su cui i Paesi europei a tradizione democratica , pur con modelli sanitari diversi l’uno dall’altro, rivendicano una copertura universalistica per i membri della comunità politica. A partire dalla pandemia di COVID, di soli tre anni fa, è in atto una revisione dei servizi sanitari nazionali. L’offerta sanitaria, specie in Italia, sta suscitando una insicurezza da parte della domanda di salute nei confronti sia della medicina di base (il rapporto fiduciario tra medico e paziente è sempre più caratterizzato da una impersonalità e “distanza” non sempre giustificabili nella relazione) sia della medicina ospedaliera (basti pensare alle liste d’attesa e alle diverse problematiche che si riscontrano nei pronto soccorso degli ospedali). La lettura e l’interpretazione del fenomeno migratorio vanno condotte alla luce dell’evoluzione dei sistemi di welfare in generale e del welfare sanitario in particolare. Ormai è necessaria una visione del “bene salute” più ampia, non solo di natura specialistica, che consideri sempre più comportamenti e atteggiamenti quotidiani, stili di vita, fenomeni globali come il cambiamento climatico, le nuove modalità di lavoro, i disagi di natura psichica e mentale ecc. All’interno di una cornice sempre più complessa del quadro socio-sanitario, il presente capitolo del Rapporto, prende in considerazione: i dati europei sulla salute degli stranieri con comparazioni tra Paesi e gruppi di età e cittadinanza diversa (comunitari vs non comunitari vs nazionali); le iniziative delle istituzioni europee per garantire la salute mentale dei migranti e il prosieguo del sostegno sanitario ai rifugiati ucraini titolari di protezione temporanea; i dati italiani sulla salute dei migranti (ospedalizzazioni, gravidanza e parto, malattie croniche e disabilità); lo sviluppo di policy in Italia, in particolare il decreto Cutro e il suo impatto sulla salute dei migranti.

La salute / N. Pasini, V. Merotta (ISMU INIZIATIVE E STUDI SULLA MULTIETNICITÀ). - In: Ventinovesimo Rapporto sulle migrazioni 2023Prima edizione. - Milano : Franco Angeli, 2024 Feb. - ISBN 978-88-351-2923-3. - pp. 103-111

La salute

N. Pasini;
2024

Abstract

Il diritto alla salute è uno dei principali pilastri (insieme all’istruzione, alla previdenza, alla casa e al lavoro) dei sistemi di sicurezza sociale su cui i Paesi europei a tradizione democratica , pur con modelli sanitari diversi l’uno dall’altro, rivendicano una copertura universalistica per i membri della comunità politica. A partire dalla pandemia di COVID, di soli tre anni fa, è in atto una revisione dei servizi sanitari nazionali. L’offerta sanitaria, specie in Italia, sta suscitando una insicurezza da parte della domanda di salute nei confronti sia della medicina di base (il rapporto fiduciario tra medico e paziente è sempre più caratterizzato da una impersonalità e “distanza” non sempre giustificabili nella relazione) sia della medicina ospedaliera (basti pensare alle liste d’attesa e alle diverse problematiche che si riscontrano nei pronto soccorso degli ospedali). La lettura e l’interpretazione del fenomeno migratorio vanno condotte alla luce dell’evoluzione dei sistemi di welfare in generale e del welfare sanitario in particolare. Ormai è necessaria una visione del “bene salute” più ampia, non solo di natura specialistica, che consideri sempre più comportamenti e atteggiamenti quotidiani, stili di vita, fenomeni globali come il cambiamento climatico, le nuove modalità di lavoro, i disagi di natura psichica e mentale ecc. All’interno di una cornice sempre più complessa del quadro socio-sanitario, il presente capitolo del Rapporto, prende in considerazione: i dati europei sulla salute degli stranieri con comparazioni tra Paesi e gruppi di età e cittadinanza diversa (comunitari vs non comunitari vs nazionali); le iniziative delle istituzioni europee per garantire la salute mentale dei migranti e il prosieguo del sostegno sanitario ai rifugiati ucraini titolari di protezione temporanea; i dati italiani sulla salute dei migranti (ospedalizzazioni, gravidanza e parto, malattie croniche e disabilità); lo sviluppo di policy in Italia, in particolare il decreto Cutro e il suo impatto sulla salute dei migranti.
immigrazione; salute; sanità; politiche sanitarie; salute mentale; disabilità; Commissione europea; Gravidanza e parti; decreto Cutro
Settore SPS/04 - Scienza Politica
feb-2024
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