Introduzione: La fotobiomodulazione (PBM) è nota per la sua capacità di favorire la guarigione delle ferite attraverso la stimolazione dei processi cellulari, come la proliferazione, la migrazione e la differenziazione. Tuttavia, i suoi effetti sulla proliferazione delle cellule maligne o pre-maligne rimangono incerti. Lo scopo di questa revisione è quello di valutare l'effetto inibitorio o biostimolante della PBM sul carcinoma orale squamocellulare (OSCC). Materiale e Metodi: La ricerca è stata condotta attraverso i database PubMed (MEDLINE) e Scopus utilizzando i seguenti termini MeSH: "apoptosis", "cell proliferation", "low-level Laser therapy", "photobiomodulation" e "squamous cell carcinoma". Sono stati presi in considerazione gli articoli pubblicati negli anni dal 1997 al 2022 e l'ultima ricerca è stata effettuata 11 27 agosto 2022. La ricerca primaria ha identificato 140 articoli e, a seguito dell'applicazione dei criteri di inclusione ed esclusione, 16 articoli sono stati inclusi e analizzati nella presente revisione. Risultati: Lo studio di Amaroli et al. ha evidenziato un aumento della produzione di ATP mitocondriale, da parte delle cellule tumorali, in seguito all'esposizione mediante Laser a diodo a B0B nm e 980 nm, stimolandone così l'apoptosi. Diversamente, Ravera et al. ha dimostrato che l'irradiazione mediante Laser a diodo a 808 nm determina non solo una diminuita funzione energetica mitocondriale, ma anche una parziale inefficienza della fosforilazione ossidativa, causando un'ulteriore riduzione della produzione di energia e un aumentato stress ossidativo. Indipendentemente dall'effetto della PBM sull'attività mitocondriale, le cellule tumorali non sembrano in grado di contrastare Io stress ossidativo generato, nonostante l'aumento dell'attività enzimatica del glutatione reduttasi, probabilmente a causa di una grave inibizione dell'attività enzimatica della catalasi. Questi dati sono confermati dal diminuito rapporto tra Bcl2 (B-cell lymphoma 2) e Bax (Bcl-2 associated X, apoptosis regulator) e dall'inibizione di p53, attivando così l'apoptosi. Lo studio di Shirazian et al. ha evidenziato che l'irradiazione mediante Laser a diodo a 660 nm e a 810 nm può avere effetti inibitori sulla proliferazione delle cellule tumorali. In letteratura, tuttavia, i risultati sono controversi poiché alcuni studi hanno dimostrato che la PBM può facilitare la proliferazione e f invasione delle cellule tumorali influenzando l'espressione della ciclina D1, della pcatenina, dell'E-caderina, della MMP-9 e della via di segnalazione Akt/mTOR. Conclusioni: Gli effetti della PBM sulle cellule tumorali non risultano definitivamente compresi poiché alcuni studi supportano l'evidenza che la PBM possa stimolare la proliferazione delle cellule tumorali. Questi risultati suggeriscono che il suo l’utilizzo dovrebbe essere evitato in situazioni in cui l'aumento della proliferazione e dell'invasione cellulare può disturbare l'equilibrio tra cellule e tessuti.

Effetto della fotobiomodulazione sul carcinoma orale squamocellulare: Revisione sistematica della letteratura / M. Pellegrini, F. Pulicari, M. Porrini, U. Garagiola, F. Spadari. - In: DOCTOR. OS. - ISSN 1120-7140. - 33:8(2022), pp. 4-4. (Intervento presentato al 10. convegno Congresso Nazionale SILO tenutosi a Riccione nel 2022).

Effetto della fotobiomodulazione sul carcinoma orale squamocellulare: Revisione sistematica della letteratura

U. Garagiola;F. Spadari
2022

Abstract

Introduzione: La fotobiomodulazione (PBM) è nota per la sua capacità di favorire la guarigione delle ferite attraverso la stimolazione dei processi cellulari, come la proliferazione, la migrazione e la differenziazione. Tuttavia, i suoi effetti sulla proliferazione delle cellule maligne o pre-maligne rimangono incerti. Lo scopo di questa revisione è quello di valutare l'effetto inibitorio o biostimolante della PBM sul carcinoma orale squamocellulare (OSCC). Materiale e Metodi: La ricerca è stata condotta attraverso i database PubMed (MEDLINE) e Scopus utilizzando i seguenti termini MeSH: "apoptosis", "cell proliferation", "low-level Laser therapy", "photobiomodulation" e "squamous cell carcinoma". Sono stati presi in considerazione gli articoli pubblicati negli anni dal 1997 al 2022 e l'ultima ricerca è stata effettuata 11 27 agosto 2022. La ricerca primaria ha identificato 140 articoli e, a seguito dell'applicazione dei criteri di inclusione ed esclusione, 16 articoli sono stati inclusi e analizzati nella presente revisione. Risultati: Lo studio di Amaroli et al. ha evidenziato un aumento della produzione di ATP mitocondriale, da parte delle cellule tumorali, in seguito all'esposizione mediante Laser a diodo a B0B nm e 980 nm, stimolandone così l'apoptosi. Diversamente, Ravera et al. ha dimostrato che l'irradiazione mediante Laser a diodo a 808 nm determina non solo una diminuita funzione energetica mitocondriale, ma anche una parziale inefficienza della fosforilazione ossidativa, causando un'ulteriore riduzione della produzione di energia e un aumentato stress ossidativo. Indipendentemente dall'effetto della PBM sull'attività mitocondriale, le cellule tumorali non sembrano in grado di contrastare Io stress ossidativo generato, nonostante l'aumento dell'attività enzimatica del glutatione reduttasi, probabilmente a causa di una grave inibizione dell'attività enzimatica della catalasi. Questi dati sono confermati dal diminuito rapporto tra Bcl2 (B-cell lymphoma 2) e Bax (Bcl-2 associated X, apoptosis regulator) e dall'inibizione di p53, attivando così l'apoptosi. Lo studio di Shirazian et al. ha evidenziato che l'irradiazione mediante Laser a diodo a 660 nm e a 810 nm può avere effetti inibitori sulla proliferazione delle cellule tumorali. In letteratura, tuttavia, i risultati sono controversi poiché alcuni studi hanno dimostrato che la PBM può facilitare la proliferazione e f invasione delle cellule tumorali influenzando l'espressione della ciclina D1, della pcatenina, dell'E-caderina, della MMP-9 e della via di segnalazione Akt/mTOR. Conclusioni: Gli effetti della PBM sulle cellule tumorali non risultano definitivamente compresi poiché alcuni studi supportano l'evidenza che la PBM possa stimolare la proliferazione delle cellule tumorali. Questi risultati suggeriscono che il suo l’utilizzo dovrebbe essere evitato in situazioni in cui l'aumento della proliferazione e dell'invasione cellulare può disturbare l'equilibrio tra cellule e tessuti.
Settore MED/28 - Malattie Odontostomatologiche
2022
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