Mira de Amescua’s The Demon’s Slave –a controversial work, often misunderstood by critics– demands a reading that conforms to the value system of the post-Tridentine age. Lisarda’s rebellion is a transgressive act according to the principles spread in the treatises on women’s education (for example, in Vives and Luján). Don Gil’s sin reflects the fall of Luzbel and the confusion of Babel. In this context, the «scale» acquires emblematic value as a desecrating inversion of the «mystical scale». The spectacular recovery of the motive of the «pact with the devil» and the battle of the angels materializes the idea of the possible salvation of the sinner who, by discarding the erroneous beliefs in predestination, collaborates with the grace of God. The moral lesson, of course, is perfectly aligned with the precepts of the Council of Trent.

In El esclavo del demonio, Mira de Amescua rivitalizza il tema medievale del patto con il diavolo e recupera i principi educativi dei trattati umanisti per offrire un insegnamento morale in linea con la dottrina del Concilio di Trento. La ribellione di Lisarda è un atto trasgressivo, meritevole della maledizione paterna, alla luce dei manuali sulla formazione della donna (per esempio, quelli di Vives e Luján). Le allusioni disseminate nel testo rapportano il peccato di don Gil alla caduta di Lucifero e alla confusione di Babele. In tale contesto la «scala» assume un valore emblematico, come inversione dissacrante della «scala mistica». Lo spettacolare recupero dei motivi del patto con il demonio e la battaglia degli angeli concretizza l’idea della possibile salvezza del peccatore che, rifiutando le credenze erronee sulla predestinazione, collabori con la grazia di Dio.

Sistema de valores y horizontes de expectativas en El esclavo del demonio de Mira de Amescua / M. Rosso. - In: CARTE ROMANZE. - ISSN 2282-7447. - 11:2(2023 Dec 28), pp. 173-194. [10.54103/2282-7447/19863]

Sistema de valores y horizontes de expectativas en El esclavo del demonio de Mira de Amescua

M. Rosso
2023

Abstract

Mira de Amescua’s The Demon’s Slave –a controversial work, often misunderstood by critics– demands a reading that conforms to the value system of the post-Tridentine age. Lisarda’s rebellion is a transgressive act according to the principles spread in the treatises on women’s education (for example, in Vives and Luján). Don Gil’s sin reflects the fall of Luzbel and the confusion of Babel. In this context, the «scale» acquires emblematic value as a desecrating inversion of the «mystical scale». The spectacular recovery of the motive of the «pact with the devil» and the battle of the angels materializes the idea of the possible salvation of the sinner who, by discarding the erroneous beliefs in predestination, collaborates with the grace of God. The moral lesson, of course, is perfectly aligned with the precepts of the Council of Trent.
In El esclavo del demonio, Mira de Amescua rivitalizza il tema medievale del patto con il diavolo e recupera i principi educativi dei trattati umanisti per offrire un insegnamento morale in linea con la dottrina del Concilio di Trento. La ribellione di Lisarda è un atto trasgressivo, meritevole della maledizione paterna, alla luce dei manuali sulla formazione della donna (per esempio, quelli di Vives e Luján). Le allusioni disseminate nel testo rapportano il peccato di don Gil alla caduta di Lucifero e alla confusione di Babele. In tale contesto la «scala» assume un valore emblematico, come inversione dissacrante della «scala mistica». Lo spettacolare recupero dei motivi del patto con il demonio e la battaglia degli angeli concretizza l’idea della possibile salvezza del peccatore che, rifiutando le credenze erronee sulla predestinazione, collabori con la grazia di Dio.
En El esclavo del demonio, Mira de Amescua recupera el tema medieval del pacto con el diablo y el ideario educativo de los tratados humanistas para ofrecer una enseñanza moral en línea con los preceptos del Concilio de Trento. La rebelión de Lisarda es un acto transgresivo, merecedor de la maldición paterna, a la luz de los manuales sobre la conducta de la mujer (por ejemplo, los de Vives y Luján). Las alusiones diseminadas en el texto relacionan el pecado de don Gil a la caída de Luzbel y la confusión de Babel. En este contexto la «escala» adquiere un valor emblemático como inversión profanadora de la «escala mística». La recuperación espectacular del pacto demoniaco y la batalla de los ángeles materializa la idea de la posible salvación del pecador que, al descartar las creencias erróneas en la predestinación, colabore con la gracia de Dios.
Mira de Amescua; Esclavo del demonio; educación de la mujer; matrimonio; pacto con el demonio; pecado; salvación; Concilio de Trento; Demon’s slave; women’s education; marriage; pact with the devil; sin; salvation; Trento council;
Settore L-LIN/05 - Letteratura Spagnola
28-dic-2023
https://riviste.unimi.it/index.php/carteromanze/article/view/19863/19739
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