Wars, ravages and resilience in northern Lombardy after the battle of Tornavento. Material and immaterial aspects The Milan State was repeatedly involved in the Thirty Years War, and thus exposed to contributions, damages and destructions. This paper looks at the strategies followed by local authorities to face the huge military effort required by the invasion of Franco-Savoyard and Parmesan troops in the 1630s. In that decade the lack of socorros from other Spanish possessions compelled the Lombards to finance the war by itself. This article focuses in particular to some examples of the largely discretional application of rules concerning the granting of tax reductions and indemnities to local communities. The show of paternal feelings for the sufferings of subjects as well as the more tangible marks of royal benevolence made it possible for peasants to return to their lands, thus sustaining the taxable capacity of communities, and also to restore and reinforce social bonds and reestablish tradition of solidarity.

Lo Stato di Milano fu coinvolto a più riprese nella guerra dei Trent’anni, con il suo portato di contribuzioni, saccheggi e distruzioni. In questo lavoro si prendono in considerazione i modi messi in atto per far fronte all’enorme sforzo militare che caratterizzò l’invasione del Milanese da parte delle truppe franco-piemontesi e parmensi negli anni Trenta del Seicento. In questo periodo l’assenza di socorros dalle altre province della monarchia spagnola impose al paese di sostenere la guerra in proprio. Il saggio si concentra in particolare su alcuni esempi di applicazione largamente discrezionale delle norme relative ad aiuti e sgravi per le comunità. Questa pratica si connetteva a una sapiente gestione della comunicazione fra sovrano e sudditi. Le dimostrazioni di paterna partecipazione alle sventure dei sudditi e le manifestazioni concrete della benevolenza regia consentivano di far rientrare i paesani nelle loro terre, garantendosi il mantenimento della capacità contributiva delle comunità, di ristabilire forme di convivenza ispirate alla normalità e di rinsaldare i vincoli sociali, restando nell’alveo della tradizione.

Guerra, devastazioni e resilienza nell’alta Lombardia dopo la battaglia di Tornavento. Aspetti materiali e immateriali / A. Dattero. - In: ARCHIVIO STORICO LOMBARDO. - ISSN 2532-1935. - 149:28(2023 Dec), pp. 69-85.

Guerra, devastazioni e resilienza nell’alta Lombardia dopo la battaglia di Tornavento. Aspetti materiali e immateriali

A. Dattero
2023

Abstract

Wars, ravages and resilience in northern Lombardy after the battle of Tornavento. Material and immaterial aspects The Milan State was repeatedly involved in the Thirty Years War, and thus exposed to contributions, damages and destructions. This paper looks at the strategies followed by local authorities to face the huge military effort required by the invasion of Franco-Savoyard and Parmesan troops in the 1630s. In that decade the lack of socorros from other Spanish possessions compelled the Lombards to finance the war by itself. This article focuses in particular to some examples of the largely discretional application of rules concerning the granting of tax reductions and indemnities to local communities. The show of paternal feelings for the sufferings of subjects as well as the more tangible marks of royal benevolence made it possible for peasants to return to their lands, thus sustaining the taxable capacity of communities, and also to restore and reinforce social bonds and reestablish tradition of solidarity.
Lo Stato di Milano fu coinvolto a più riprese nella guerra dei Trent’anni, con il suo portato di contribuzioni, saccheggi e distruzioni. In questo lavoro si prendono in considerazione i modi messi in atto per far fronte all’enorme sforzo militare che caratterizzò l’invasione del Milanese da parte delle truppe franco-piemontesi e parmensi negli anni Trenta del Seicento. In questo periodo l’assenza di socorros dalle altre province della monarchia spagnola impose al paese di sostenere la guerra in proprio. Il saggio si concentra in particolare su alcuni esempi di applicazione largamente discrezionale delle norme relative ad aiuti e sgravi per le comunità. Questa pratica si connetteva a una sapiente gestione della comunicazione fra sovrano e sudditi. Le dimostrazioni di paterna partecipazione alle sventure dei sudditi e le manifestazioni concrete della benevolenza regia consentivano di far rientrare i paesani nelle loro terre, garantendosi il mantenimento della capacità contributiva delle comunità, di ristabilire forme di convivenza ispirate alla normalità e di rinsaldare i vincoli sociali, restando nell’alveo della tradizione.
guerra dei trent'anni; stato e comunità; fiscalità; Lombardia
Settore M-STO/02 - Storia Moderna
dic-2023
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