L’analisi forense del DNA si basa sul confronto del materiale biologico raccolto durante il sopralluogo giudiziario effettuato sulla scena del crimine ed il profilo genetico di un soggetto di interesse. I campioni biologici personali possono essere ottenuti in diversi modi: con la cooperazione del soggetto coinvolto che presta il proprio consenso e fornisce spontaneamente un campione biologico, attraverso il prelievo coatto disposto dall’Autorità Giudiziaria nei casi e nei modi previsti dalla legge, oppure impossessandosi di tracce biologiche abbandonate (res derelictae) quali mozziconi di sigaretta, fazzoletti, ecc… che il soggetto ha abbandonato o altrimenti ottenuti in modo surrettizio, spingendo cioè il soggetto a disfarsi di oggetti con una propria traccia biologica in maniera inconsapevole. Come noto, secondo Giurisprudenza unanime, non vi è alcun diritto vantabile sui campioni biologici abbandonati, inclusi quelli raccolti e posti sotto sequestro dalla Polizia Giudiziaria a seguito della ricerca di elementi di prova, in quanto, una volta materialmente separati dalla persona, questi escono dalla sfera di applicabilità dell’art. 13 Costituzione, non rinvenendosi in questa procedura alcuna coartazione fisica. L’iter non giurisdizionalizzato seguito dalla Polizia Giudiziaria italiana si sostanza, dunque, nel sequestro di campioni biologici in stato corrente di abbandono materiale, ma precedentemente appartenuti al soggetto interessato o acquisiti surrettiziamente dopo aver invitato il soggetto a fumare una sigaretta, a masticare una gomma o a bere un caffè, aggirando così il consenso o dissenso a fornire spontaneamente un campione del proprio DNA per effettuare un raffronto. In questo scritto trattiamo le questioni legali associate alle relazioni tra i diversi modi in cui i campioni biologici vengono raccolti.
Prelievi biologici coattivi e res derelictae : una difficile convivenza / C.M. Benozzi, A. Piccinini, P. Bailo, A. Gentilomo. - In: RIVISTA ITALIANA DI MEDICINA LEGALE E DEL DIRITTO IN CAMPO SANITARIO. - ISSN 2499-2860. - 42:4(2020), pp. 1817-1829.
Prelievi biologici coattivi e res derelictae : una difficile convivenza
A. Piccinini;P. Bailo;A. Gentilomo
2020
Abstract
L’analisi forense del DNA si basa sul confronto del materiale biologico raccolto durante il sopralluogo giudiziario effettuato sulla scena del crimine ed il profilo genetico di un soggetto di interesse. I campioni biologici personali possono essere ottenuti in diversi modi: con la cooperazione del soggetto coinvolto che presta il proprio consenso e fornisce spontaneamente un campione biologico, attraverso il prelievo coatto disposto dall’Autorità Giudiziaria nei casi e nei modi previsti dalla legge, oppure impossessandosi di tracce biologiche abbandonate (res derelictae) quali mozziconi di sigaretta, fazzoletti, ecc… che il soggetto ha abbandonato o altrimenti ottenuti in modo surrettizio, spingendo cioè il soggetto a disfarsi di oggetti con una propria traccia biologica in maniera inconsapevole. Come noto, secondo Giurisprudenza unanime, non vi è alcun diritto vantabile sui campioni biologici abbandonati, inclusi quelli raccolti e posti sotto sequestro dalla Polizia Giudiziaria a seguito della ricerca di elementi di prova, in quanto, una volta materialmente separati dalla persona, questi escono dalla sfera di applicabilità dell’art. 13 Costituzione, non rinvenendosi in questa procedura alcuna coartazione fisica. L’iter non giurisdizionalizzato seguito dalla Polizia Giudiziaria italiana si sostanza, dunque, nel sequestro di campioni biologici in stato corrente di abbandono materiale, ma precedentemente appartenuti al soggetto interessato o acquisiti surrettiziamente dopo aver invitato il soggetto a fumare una sigaretta, a masticare una gomma o a bere un caffè, aggirando così il consenso o dissenso a fornire spontaneamente un campione del proprio DNA per effettuare un raffronto. In questo scritto trattiamo le questioni legali associate alle relazioni tra i diversi modi in cui i campioni biologici vengono raccolti.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Prelievi biologici coattivi e res derelictae. Una difficile convivenza, 2020.pdf
accesso riservato
Tipologia:
Publisher's version/PDF
Dimensione
2.61 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.61 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.