In un ambiente frammentato e fortemente antropico come quello del Nord Italia, la disponibilità di cibo per le api può essere limitante in alcuni periodi dell’anno. Stressate per questo e per altri motivi, le api si apprestano ad affrontare l’inverno con una quantità relativamente bassa di scorte, che le porta inevitabilmente ad avere un alto tasso di mortalità, riscontrabile poi alla ripresa dell’attività. Per contrastare questo andamento, ed aiutare quindi le api, come alternativa ad integrazioni alimentari artificiali, stanno aumentando le ricerche di specie nettarifere la cui fioritura combaci con il periodo di maggiore stress alimentare. Tra queste si sta diffondendo l’utilizzo di Phacelia tanacetifolia, pianta nativa del Nord America generalmente usata per foraggio e insilato ma recentemente riscoperta per favorire l’impollinazione, essendo un’eccellente pianta mellifera annuale. Questo lavoro ha valutato il potenziale di questa specie per gli insetti pronubi, in particolare Apis mellifera e altri imenotteri, attraverso due tipi di campionamento: importazione di polline e nettare in tre arnie posizionate ai margini dei campi sperimentali ad inizio fioritura; ed il monitoraggio all’interno di un campo fiorito, in parcelle di un metro quadrato, prossimali e distali alle arnie, dall’inizio fino a fine fioritura. La fase sperimentale è iniziata dalla semina, effettuata in due periodi diversi dell’anno, per avere un sostegno nutritivo a primavera e fine estate. Le arnie sono state ispezionate, per la valutazione delle scorte, tre volte durante il periodo di monitoraggio (ad inizio, piena e fine fioritura). Le osservazioni delle parcelle sono state ripetute per due giorni alla settimana (con condizioni meteo favorevoli), dalla mattina al pomeriggio, in precise sessioni temporali, durante le quali, per ogni osservazione venivano registrati i seguenti parametri: numero di infiorescenze al metro quadrato; condizioni ambientali; numero di individui di A. mellifera rinvenuti a visitare i fiori all’interno di ogni parcella in 5 minuti e la risorsa cercata (polline o nettare). Gli stessi dati sono stati raccolti anche per altri impollinatori che entrassero nella parcella. I monitoraggi hanno permesso di verificare che nettare e polline di P. tanacetifolia sono apprezzati dai diversi apoidei afferenti ai generi: Bombus, Andrena ed Halictus. Apis mellifera risulta maggiormente interessata al nettare, forse in correlazione alla necessità di operare una particolare manipolazione del fiore per la raccolta di polline. Infine, come da attese, è stata osservata una correlazione tra le visite di A. mellifera, per la raccolta di nettare e polline, e la temperatura, che, specialmente in autunno, influenza la quantità di fiori visitati da ogni singola ape. L’uso di questa specie esotica è ora ragione di dibattito in relazione alla possibilità che si trasformi in una specie invasiva e che la sua presenza induca un disturbo sulle relazioni preesistenti di piante native ed impollinatori. Ulteriori studi sono pertanto necessari per valutare costi e benefici relativi al suo utilizzo.

Influenza di Phacelia tanacetifolia sul comportamento di foraggiamento di Apis mellifera e di altri apoidei ad inizio primavera e fine estate / S. Malabusini, F. Rota, M. Zugno, M. Giovanetti, P. Felicetti, D. Lupi. ((Intervento presentato al 12. convegno Convegno Nazionale di entomologia tenutosi a Torino nel 2021.

Influenza di Phacelia tanacetifolia sul comportamento di foraggiamento di Apis mellifera e di altri apoidei ad inizio primavera e fine estate

S. Malabusini
;
D. Lupi
2021

Abstract

In un ambiente frammentato e fortemente antropico come quello del Nord Italia, la disponibilità di cibo per le api può essere limitante in alcuni periodi dell’anno. Stressate per questo e per altri motivi, le api si apprestano ad affrontare l’inverno con una quantità relativamente bassa di scorte, che le porta inevitabilmente ad avere un alto tasso di mortalità, riscontrabile poi alla ripresa dell’attività. Per contrastare questo andamento, ed aiutare quindi le api, come alternativa ad integrazioni alimentari artificiali, stanno aumentando le ricerche di specie nettarifere la cui fioritura combaci con il periodo di maggiore stress alimentare. Tra queste si sta diffondendo l’utilizzo di Phacelia tanacetifolia, pianta nativa del Nord America generalmente usata per foraggio e insilato ma recentemente riscoperta per favorire l’impollinazione, essendo un’eccellente pianta mellifera annuale. Questo lavoro ha valutato il potenziale di questa specie per gli insetti pronubi, in particolare Apis mellifera e altri imenotteri, attraverso due tipi di campionamento: importazione di polline e nettare in tre arnie posizionate ai margini dei campi sperimentali ad inizio fioritura; ed il monitoraggio all’interno di un campo fiorito, in parcelle di un metro quadrato, prossimali e distali alle arnie, dall’inizio fino a fine fioritura. La fase sperimentale è iniziata dalla semina, effettuata in due periodi diversi dell’anno, per avere un sostegno nutritivo a primavera e fine estate. Le arnie sono state ispezionate, per la valutazione delle scorte, tre volte durante il periodo di monitoraggio (ad inizio, piena e fine fioritura). Le osservazioni delle parcelle sono state ripetute per due giorni alla settimana (con condizioni meteo favorevoli), dalla mattina al pomeriggio, in precise sessioni temporali, durante le quali, per ogni osservazione venivano registrati i seguenti parametri: numero di infiorescenze al metro quadrato; condizioni ambientali; numero di individui di A. mellifera rinvenuti a visitare i fiori all’interno di ogni parcella in 5 minuti e la risorsa cercata (polline o nettare). Gli stessi dati sono stati raccolti anche per altri impollinatori che entrassero nella parcella. I monitoraggi hanno permesso di verificare che nettare e polline di P. tanacetifolia sono apprezzati dai diversi apoidei afferenti ai generi: Bombus, Andrena ed Halictus. Apis mellifera risulta maggiormente interessata al nettare, forse in correlazione alla necessità di operare una particolare manipolazione del fiore per la raccolta di polline. Infine, come da attese, è stata osservata una correlazione tra le visite di A. mellifera, per la raccolta di nettare e polline, e la temperatura, che, specialmente in autunno, influenza la quantità di fiori visitati da ogni singola ape. L’uso di questa specie esotica è ora ragione di dibattito in relazione alla possibilità che si trasformi in una specie invasiva e che la sua presenza induca un disturbo sulle relazioni preesistenti di piante native ed impollinatori. Ulteriori studi sono pertanto necessari per valutare costi e benefici relativi al suo utilizzo.
giu-2021
impollinatori; scorte; raccolta di polline; raccolta di nettare; specie esotiche
Settore AGR/11 - Entomologia Generale e Applicata
Influenza di Phacelia tanacetifolia sul comportamento di foraggiamento di Apis mellifera e di altri apoidei ad inizio primavera e fine estate / S. Malabusini, F. Rota, M. Zugno, M. Giovanetti, P. Felicetti, D. Lupi. ((Intervento presentato al 12. convegno Convegno Nazionale di entomologia tenutosi a Torino nel 2021.
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