E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale di ieri, 16 luglio 2019, ed è in vigore da oggi, il ‘decreto semplificazioni’ (d.l. 16 luglio 2020, n. 76). Si tratta, secondo la sintesi del comunicato stampa diffuso subito dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, lo scorso 7 luglio, di “un intervento organico volto alla semplificazione dei procedimenti amministrativi, all’eliminazione e alla velocizzazione di adempimenti burocratici, alla digitalizzazione della pubblica amministrazione, al sostegno all’economia verde e all’attività di impresa. Il decreto interviene, in particolare, in quattro ambiti principali: semplificazioni in materia di contratti pubblici ed edilizia, semplificazioni procedimentali e responsabilità, misure di semplificazione per il sostegno e la diffusione dell’amministrazione digitale, semplificazioni in materia di attività di impresa, ambiente e green economy”. Sul versante delle responsabilità degli amministratori pubblici, l’idea (e la corrispondente scelta politica) di fondo è che la ripresa del Paese – questo il nesso con l’emergenza Covid-19 – possa essere facilitata da un allentamento delle responsabilità. Il concetto è espresso benissimo nel titolo di una slide mostrata durante la conferenza stampa del Presidente Conte (minuto 8:05 del video), che in proposito ha parlato di “una piccola rivoluzione”: “funzionari pubblici: basta paura, conviene sbloccare”. E in effetti, anche solo a voler considerare il messaggio di moralizzazione veicolato a funzionari ed amministratori pubblici – in un paese che continua a fare i conti quotidianamente con il malaffare nella pubblica amministrazione – di rivoluzione si tratta: dal volto feroce della legge ‘spazza-corrotti’ si passa al più mite e comprensivo decreto-semplificazioni. L’impressione, per quanto si dirà, è che da un eccesso - di penalizzazione - si passi a un altro - di depenalizzazione. Le responsabilità interessate dal provvedimento d’urgenza, in chiave limitativa, sono quella erariale e quella penale. Chi conosce la pubblica amministrazione sa che la responsabilità erariale è particolarmente temuta, a differenza della responsabilità disciplinare, raramente affermata, e della responsabilità penale, che ha spesso il volto di una tigre di carta, scontando elevati tassi di ineffettività in buona parte imputabili alla mannaia della prescrizione del reato. Si comprende allora perché il Governo, ponendosi l’obiettivo di allentare le responsabilità degli amministratori pubblici, sia intervenuto, anzitutto, sulla responsabilità erariale: una forma di responsabilità che, unitamente a quella disciplinare, meriterebbe maggiore attenzione da parte dei penalisti, come suggerisce anche e proprio la riforma in commento.

Da ‘spazza-corrotti’ a ‘basta paura’: il decreto-semplificazioni e la riforma con parziale abolizione dell’abuso d’ufficio, approvata dal Governo ‘salvo intese’ (e la riserva di legge?) / G.L. Gatta. - In: SISTEMA PENALE. - ISSN 2704-8098. - 2020:(2020 Jul 17).

Da ‘spazza-corrotti’ a ‘basta paura’: il decreto-semplificazioni e la riforma con parziale abolizione dell’abuso d’ufficio, approvata dal Governo ‘salvo intese’ (e la riserva di legge?)

G.L. Gatta
2020

Abstract

E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale di ieri, 16 luglio 2019, ed è in vigore da oggi, il ‘decreto semplificazioni’ (d.l. 16 luglio 2020, n. 76). Si tratta, secondo la sintesi del comunicato stampa diffuso subito dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, lo scorso 7 luglio, di “un intervento organico volto alla semplificazione dei procedimenti amministrativi, all’eliminazione e alla velocizzazione di adempimenti burocratici, alla digitalizzazione della pubblica amministrazione, al sostegno all’economia verde e all’attività di impresa. Il decreto interviene, in particolare, in quattro ambiti principali: semplificazioni in materia di contratti pubblici ed edilizia, semplificazioni procedimentali e responsabilità, misure di semplificazione per il sostegno e la diffusione dell’amministrazione digitale, semplificazioni in materia di attività di impresa, ambiente e green economy”. Sul versante delle responsabilità degli amministratori pubblici, l’idea (e la corrispondente scelta politica) di fondo è che la ripresa del Paese – questo il nesso con l’emergenza Covid-19 – possa essere facilitata da un allentamento delle responsabilità. Il concetto è espresso benissimo nel titolo di una slide mostrata durante la conferenza stampa del Presidente Conte (minuto 8:05 del video), che in proposito ha parlato di “una piccola rivoluzione”: “funzionari pubblici: basta paura, conviene sbloccare”. E in effetti, anche solo a voler considerare il messaggio di moralizzazione veicolato a funzionari ed amministratori pubblici – in un paese che continua a fare i conti quotidianamente con il malaffare nella pubblica amministrazione – di rivoluzione si tratta: dal volto feroce della legge ‘spazza-corrotti’ si passa al più mite e comprensivo decreto-semplificazioni. L’impressione, per quanto si dirà, è che da un eccesso - di penalizzazione - si passi a un altro - di depenalizzazione. Le responsabilità interessate dal provvedimento d’urgenza, in chiave limitativa, sono quella erariale e quella penale. Chi conosce la pubblica amministrazione sa che la responsabilità erariale è particolarmente temuta, a differenza della responsabilità disciplinare, raramente affermata, e della responsabilità penale, che ha spesso il volto di una tigre di carta, scontando elevati tassi di ineffettività in buona parte imputabili alla mannaia della prescrizione del reato. Si comprende allora perché il Governo, ponendosi l’obiettivo di allentare le responsabilità degli amministratori pubblici, sia intervenuto, anzitutto, sulla responsabilità erariale: una forma di responsabilità che, unitamente a quella disciplinare, meriterebbe maggiore attenzione da parte dei penalisti, come suggerisce anche e proprio la riforma in commento.
abuso d'ufficio, covid-19 decreto semplificazioni, d.l. 76/2020, riforma abuso d'ufficio 2020, discrezionalità amministrativa
Settore IUS/17 - Diritto Penale
17-lug-2020
https://sistemapenale.it/it/scheda/riforma-abuso-dufficio-decreto-semplificazioni-commento-abolizione-del-reato
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