Il volume si propone di indagare le modalità attraverso cui il rapporto tra scienza e diritto si è sviluppato nel diritto internazionale, di identificare gli specifici problemi che si sono posti in tale ambito e di individuare infine, in una prospettiva sia de iure condito che de iure condendo, le soluzioni giuridiche in grado di valorizzare le sinergie tra questi due campi del sapere. L’analisi muove dalla premessa che, dato il crescente impatto che la scienza esercita su ogni settore della vita umana, il diritto, data la sua funzione, non possa rimanere estraneo ad essa, qualora si tratti di regolamentare l’utilizzo della tecnologia, nel rispetto di altri valori, ovvero di disciplinare questioni, quali quelle relative alla tutela dell’ambiente o della salute, che non possono prescindere da un costante riferimento alla scienza. Il tema dell’importanza e del ruolo che la scienza riveste ai fini dell’adozione di politiche legislative consapevoli e informate è d’altro canto particolarmente attuale, essendosi posto nel contesto delle decisioni che i governi hanno dovuto assumere per fronteggiare la pandemia legata al rapido diffondersi del Covid-19. In vista degli obiettivi che essa si propone, l’indagine è divisa in due parti. La prima, che costituisce premessa necessaria della seconda, è dedicata alla ricostruzione sistematica del quadro giuridico di riferimento. Essa prende in esame sia le norme che promuovono la ricerca scientifica e che ne regolano lo svolgimento in una prospettiva di bilanciamento con altri valori, sia quelle che fanno riferimento al parametro scientifico nella definizione degli obblighi che gravano sugli Stati, sia infine quelle che, pur non facendo riferimento espresso alla scienza, ne utilizzano il linguaggio. La seconda ha invece ad oggetto il rapporto tra scienza e giustizia internazionale, ossia il modo in cui i giudici internazionali si sono rapportati alla scienza quando chiamati a dirimere controversie relative all’applicazione e alla interpretazione delle norme individuate nella prima parte. L’analisi in particolare è focalizzata sulla giurisprudenza della Corte internazionale di giustizia, del Tribunale internazionale per il diritto del mare e dell’Organo di soluzione delle controversie dell’OMC. I casi trattati toccano per lo più problemi attinenti al diritto internazionale dell’ambiente e al diritto alla salute, ovvero ambiti in relazione ai quali la sfida con cui il giudice si deve confrontare risulta particolarmente delicata, trattandosi di aree del sapere scientifico in cui l’incertezza e la causalità probabilistica sono più frequentemente coinvolte. Lo studio è pertanto condotto allo scopo di verificare quali sono gli strumenti di cui i tribunali internazionali dispongono per l’acquisizione di informazioni tecnico-scientifiche, i parametri elaborati per l’apprezzamento dell’attendibilità e della rilevanza delle prove scientifiche raccolte, soprattutto nella ipotesi – piuttosto frequente nella prassi – in cui esse supportino in modo ugualmente valido argomenti confliggenti; nonché di esaminare l’impatto della scienza sulla ricostruzione della verità processuale e, di conseguenza, sul processo decisionale.

Scienza, diritto e giustizia internazionale / C. Ragni. - [s.l] : Giuffrè, 2020. - ISBN 9788814175442. (CENTRO DI STUDI SULLA GIUSTIZIA / FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA DELL'UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO)

Scienza, diritto e giustizia internazionale

C. Ragni
2020

Abstract

Il volume si propone di indagare le modalità attraverso cui il rapporto tra scienza e diritto si è sviluppato nel diritto internazionale, di identificare gli specifici problemi che si sono posti in tale ambito e di individuare infine, in una prospettiva sia de iure condito che de iure condendo, le soluzioni giuridiche in grado di valorizzare le sinergie tra questi due campi del sapere. L’analisi muove dalla premessa che, dato il crescente impatto che la scienza esercita su ogni settore della vita umana, il diritto, data la sua funzione, non possa rimanere estraneo ad essa, qualora si tratti di regolamentare l’utilizzo della tecnologia, nel rispetto di altri valori, ovvero di disciplinare questioni, quali quelle relative alla tutela dell’ambiente o della salute, che non possono prescindere da un costante riferimento alla scienza. Il tema dell’importanza e del ruolo che la scienza riveste ai fini dell’adozione di politiche legislative consapevoli e informate è d’altro canto particolarmente attuale, essendosi posto nel contesto delle decisioni che i governi hanno dovuto assumere per fronteggiare la pandemia legata al rapido diffondersi del Covid-19. In vista degli obiettivi che essa si propone, l’indagine è divisa in due parti. La prima, che costituisce premessa necessaria della seconda, è dedicata alla ricostruzione sistematica del quadro giuridico di riferimento. Essa prende in esame sia le norme che promuovono la ricerca scientifica e che ne regolano lo svolgimento in una prospettiva di bilanciamento con altri valori, sia quelle che fanno riferimento al parametro scientifico nella definizione degli obblighi che gravano sugli Stati, sia infine quelle che, pur non facendo riferimento espresso alla scienza, ne utilizzano il linguaggio. La seconda ha invece ad oggetto il rapporto tra scienza e giustizia internazionale, ossia il modo in cui i giudici internazionali si sono rapportati alla scienza quando chiamati a dirimere controversie relative all’applicazione e alla interpretazione delle norme individuate nella prima parte. L’analisi in particolare è focalizzata sulla giurisprudenza della Corte internazionale di giustizia, del Tribunale internazionale per il diritto del mare e dell’Organo di soluzione delle controversie dell’OMC. I casi trattati toccano per lo più problemi attinenti al diritto internazionale dell’ambiente e al diritto alla salute, ovvero ambiti in relazione ai quali la sfida con cui il giudice si deve confrontare risulta particolarmente delicata, trattandosi di aree del sapere scientifico in cui l’incertezza e la causalità probabilistica sono più frequentemente coinvolte. Lo studio è pertanto condotto allo scopo di verificare quali sono gli strumenti di cui i tribunali internazionali dispongono per l’acquisizione di informazioni tecnico-scientifiche, i parametri elaborati per l’apprezzamento dell’attendibilità e della rilevanza delle prove scientifiche raccolte, soprattutto nella ipotesi – piuttosto frequente nella prassi – in cui esse supportino in modo ugualmente valido argomenti confliggenti; nonché di esaminare l’impatto della scienza sulla ricostruzione della verità processuale e, di conseguenza, sul processo decisionale.
2020
Settore IUS/13 - Diritto Internazionale
Scienza, diritto e giustizia internazionale / C. Ragni. - [s.l] : Giuffrè, 2020. - ISBN 9788814175442. (CENTRO DI STUDI SULLA GIUSTIZIA / FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA DELL'UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO)
Book (author)
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Scienza, diritto e giustizia internazionale.pdf

accesso riservato

Tipologia: Publisher's version/PDF
Dimensione 2.67 MB
Formato Adobe PDF
2.67 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2434/748893
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact