Le critiche di S.J.Gould a un’interpretazione “adattazionista” del processo evolutivo e la sua proposta di distinguere, in esso, tra adaptations ed exaptations, stanno riscuotendo oggi una crescente adesione tra biologi e filosofi. Pochi sanno però che già a partire dal 1870 Chauncey Wright, maestro di James e Peirce, aveva elaborato una riflessione sulla teoria darwiniana in cui si conferiva un’importanza centrale, in senso anti-adattazionista, a un meccanismo pressoché identico a quello “exattativo”. A partire da questa impostazione e dall’esigenza genealogica di distinguere tra l’utilità attuale di una struttura e i motivi della sua origine, Wright ha elaborato in direzione pragmatista un pensiero centrato sull’importanza degli effetti, degli usi, dei segni, aprendo una strada teoreticamente promettente per ripensare, oggi, secondo la direzione indicata dal filosofo, la grande questione della genesi evolutiva della mente e del linguaggio umani.
Un incontro tra darwinismo e pragmatismo : Chauncey Wright e l'origine dell'autocoscienza / A. Parravicini. ((Intervento presentato al 20. convegno Convegno Nazionale dei Dottorati di Ricerca in Filosofia tenutosi a Reggio Emilia nel 2010.
Un incontro tra darwinismo e pragmatismo : Chauncey Wright e l'origine dell'autocoscienza
A. ParraviciniPrimo
2010
Abstract
Le critiche di S.J.Gould a un’interpretazione “adattazionista” del processo evolutivo e la sua proposta di distinguere, in esso, tra adaptations ed exaptations, stanno riscuotendo oggi una crescente adesione tra biologi e filosofi. Pochi sanno però che già a partire dal 1870 Chauncey Wright, maestro di James e Peirce, aveva elaborato una riflessione sulla teoria darwiniana in cui si conferiva un’importanza centrale, in senso anti-adattazionista, a un meccanismo pressoché identico a quello “exattativo”. A partire da questa impostazione e dall’esigenza genealogica di distinguere tra l’utilità attuale di una struttura e i motivi della sua origine, Wright ha elaborato in direzione pragmatista un pensiero centrato sull’importanza degli effetti, degli usi, dei segni, aprendo una strada teoreticamente promettente per ripensare, oggi, secondo la direzione indicata dal filosofo, la grande questione della genesi evolutiva della mente e del linguaggio umani.Pubblicazioni consigliate
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