A large body of evidence attests that quality improvement programs targeted at the sole analytical phase would not grant additional clinical and economical outcomes, since the large majority of errors encountered in clinical laboratories occurs in the extra-analytical areas of testing, especially in manually-intensive preanalytical processes. Most preanalytical errors result from system flaws and insufficient audit with the operators involved in specimen collection and handling responsibilities, leading to an unacceptable number of unsuitable specimens due to misidentification, in vitro hemolysis, clotting, insufficient volume, wrong container and contamination. Detection and management of unsuitable samples are therefore necessary conditions to overcome this unwelcome variability. The present document, issued by the Italian intersociety SIBioC-SIMeL-CISMEL study group on the extra-analytical variability is aimed to review the major causes of unsuitable specimens in clinical laboratories, providing consensus recommendations on detection and management.

Una ampia serie di evidenze dimostra che programmi di valutazione della qualità sviluppati unicamente sulla fase analitica non sono in grado di garantire ulteriori benefici clinici ed economici, giacché la maggioranza degli errori di laboratorio ricade nelle fasi extra-analitiche del processo diagnostico, specialmente nei processi che richiedono una manualità maggiore. Molti errori preanalitici scaturiscono da anomalie di sistema o difetti di comunicazione con gli operatori coinvolti nei processi di raccolta e gestione dei campioni, il che si associa ad un numero inaccettabile di campioni non idonei per errori identificativi, emolisi in vitro, presenza di coaguli, volume insufficiente, contenitore non idoneo e contaminazione da liquidi di infusione. L’identificazione e la gestione dei campioni non idonei sono quindi condizioni necessarie ed indispensabili per contrastare questa fonte di variabilità. Il presente documento, emanato da gruppo di studio intersocietario SIBioC-SIMeL-CISMEL sulla variabilità extra-analitica, si propone di analizzare le principali ragioni che portano ad avere campioni non idonei nei laboratori clinici, fornendo raccomandazioni di consenso sulla loro identificazione e gestione.

Raccomandazioni per la rilevazione e gestione dei campioni non idonei nei laboratori clinici / G. Lippi, G. Banfi, M. Buttarello, F. Ceriotti, M. Daves, A. Dolci, M. Caputo, D. Giavarina, M. Montagnana, V. Miconi, B. Milanesi, A. Mosca, M. Morandini, G. Salvagno. - In: LA RIVISTA ITALIANA DELLA MEDICINA DI LABORATORIO. - ISSN 1825-859X. - 3:2(2007), pp. 124-134.

Raccomandazioni per la rilevazione e gestione dei campioni non idonei nei laboratori clinici

A. Dolci;A. Mosca;
2007

Abstract

A large body of evidence attests that quality improvement programs targeted at the sole analytical phase would not grant additional clinical and economical outcomes, since the large majority of errors encountered in clinical laboratories occurs in the extra-analytical areas of testing, especially in manually-intensive preanalytical processes. Most preanalytical errors result from system flaws and insufficient audit with the operators involved in specimen collection and handling responsibilities, leading to an unacceptable number of unsuitable specimens due to misidentification, in vitro hemolysis, clotting, insufficient volume, wrong container and contamination. Detection and management of unsuitable samples are therefore necessary conditions to overcome this unwelcome variability. The present document, issued by the Italian intersociety SIBioC-SIMeL-CISMEL study group on the extra-analytical variability is aimed to review the major causes of unsuitable specimens in clinical laboratories, providing consensus recommendations on detection and management.
Una ampia serie di evidenze dimostra che programmi di valutazione della qualità sviluppati unicamente sulla fase analitica non sono in grado di garantire ulteriori benefici clinici ed economici, giacché la maggioranza degli errori di laboratorio ricade nelle fasi extra-analitiche del processo diagnostico, specialmente nei processi che richiedono una manualità maggiore. Molti errori preanalitici scaturiscono da anomalie di sistema o difetti di comunicazione con gli operatori coinvolti nei processi di raccolta e gestione dei campioni, il che si associa ad un numero inaccettabile di campioni non idonei per errori identificativi, emolisi in vitro, presenza di coaguli, volume insufficiente, contenitore non idoneo e contaminazione da liquidi di infusione. L’identificazione e la gestione dei campioni non idonei sono quindi condizioni necessarie ed indispensabili per contrastare questa fonte di variabilità. Il presente documento, emanato da gruppo di studio intersocietario SIBioC-SIMeL-CISMEL sulla variabilità extra-analitica, si propone di analizzare le principali ragioni che portano ad avere campioni non idonei nei laboratori clinici, fornendo raccomandazioni di consenso sulla loro identificazione e gestione.
Settore BIO/12 - Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica
2007
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