In Das Messianitäts- und Leidensgeheimnis. Eine Skizze des Lebens Jesu il ventiseienne Schweitzer tenta, sulla scorta di Johannes Weiss, una ricostruzione largamente innovativa degli aspetti decisivi della vita e dell'insegnamento di Gesù, pur non giungendo a comporre un lavoro esaustivo. Il saggio schweitzeriano si propone di evitare ogni attualizzazione, ricollocando il pensiero di Gesù nel contesto dell'apocalittica tardo-giudaica e facendolo guardare più al passato che all'avvenire. Nella successiva opera storiografica apparsa a Tubinga nel 1906, Von Reimarus zu Wrede. Eine Geschichte der Leben-Jesu-Forschung, egli espone con vastissima erudizione le interpretazioni dei testi evangelici succedutesi tra la fine del XVIII secolo e gli inizi del XX, indicando allo stesso tempo le coordinate sotto le quali egli intende accostarsi a un complesso di scritti così enigmatico. Come si legge nella prefazione alla seconda edizione (1913): «nessuno può scrivere la storia di un problema e delle relative soluzioni finora tentate senza prendere una determinata posizione sulle questioni discusse». Schweitzer è del tutto consapevole del carattere innovativo della tesi della propria tesi dell'escatologia conseguente, che propone un'interpretazione della personalità di Gesù interamente determinata dalla prospettiva dell'imminente avvento del Regno di Dio, da intendersi non spiritualmente o eticamente, ma come vero e proprio passaggio a un nuovo e ultimo eone. Lo studio propone un'analisi articolata di queste due opere, ponendole infine a confronto con il rinnovamento della lettura apocalittica proposto di recente da René Girard.

Escatologia e violenza divina negli scritti di Albert Schweitzer sulla vita di Gesù / G. Mormino. - In: HUMANITAS. - ISSN 0018-7461. - 64:2(2009), pp. 264-280.

Escatologia e violenza divina negli scritti di Albert Schweitzer sulla vita di Gesù

G. Mormino
Primo
2009

Abstract

In Das Messianitäts- und Leidensgeheimnis. Eine Skizze des Lebens Jesu il ventiseienne Schweitzer tenta, sulla scorta di Johannes Weiss, una ricostruzione largamente innovativa degli aspetti decisivi della vita e dell'insegnamento di Gesù, pur non giungendo a comporre un lavoro esaustivo. Il saggio schweitzeriano si propone di evitare ogni attualizzazione, ricollocando il pensiero di Gesù nel contesto dell'apocalittica tardo-giudaica e facendolo guardare più al passato che all'avvenire. Nella successiva opera storiografica apparsa a Tubinga nel 1906, Von Reimarus zu Wrede. Eine Geschichte der Leben-Jesu-Forschung, egli espone con vastissima erudizione le interpretazioni dei testi evangelici succedutesi tra la fine del XVIII secolo e gli inizi del XX, indicando allo stesso tempo le coordinate sotto le quali egli intende accostarsi a un complesso di scritti così enigmatico. Come si legge nella prefazione alla seconda edizione (1913): «nessuno può scrivere la storia di un problema e delle relative soluzioni finora tentate senza prendere una determinata posizione sulle questioni discusse». Schweitzer è del tutto consapevole del carattere innovativo della tesi della propria tesi dell'escatologia conseguente, che propone un'interpretazione della personalità di Gesù interamente determinata dalla prospettiva dell'imminente avvento del Regno di Dio, da intendersi non spiritualmente o eticamente, ma come vero e proprio passaggio a un nuovo e ultimo eone. Lo studio propone un'analisi articolata di queste due opere, ponendole infine a confronto con il rinnovamento della lettura apocalittica proposto di recente da René Girard.
Settore M-FIL/03 - Filosofia Morale
2009
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