Ubertino Landi, esponente di una famiglia piacentina dell’aristocrazia consolare, è personaggio di notevole rilievo nella vita politica dell’Italia del Duecento, strettamente legato al partito ghibellino. Tra i molti aspetti della sua presenza sulla scena italiana del periodo, il suo ruolo come podestà in diverse città dell’Italia centro-settentrionale (Bergamo, Firenze, Siena, Alessandria) costituisce un aspetto che meritava un approfondimento all’interno di più ampie riflessioni storiografiche sui temi relativi alla circolazione degli officiali forestieri durante l’età comunale-signorile. In particolare, la figura di Ubertino, seguita nelle sue diverse esperienze podestarile, alla luce delle realtà politiche locali (e intracittadine) emerge come con tratti di notevole interesse nel complesso panorama della vita dell’Italia duecentesca. In particolare, il ruolo di podestà, giocato esemplarmente tra rapporti con Manfredi ed Ezzelino da Romano, ma sempre in forte relazione con Piacenza, emerge come esemplare di una carriera funzionariale, ma anche come strumento di crescita di un potere personale, ricercato fino alla volontà di diventare signore di Alessandria.
Le podesterie di Ubertino Landi / G. Albini - In: Studi sul Medioevo emiliano : Parma e Piacenza in età comunale / [a cura di] R. Greci. - Bologna : CLUEB, 2009. - ISBN 9788849132083. - pp. 173-198
Le podesterie di Ubertino Landi
G. AlbiniPrimo
2009
Abstract
Ubertino Landi, esponente di una famiglia piacentina dell’aristocrazia consolare, è personaggio di notevole rilievo nella vita politica dell’Italia del Duecento, strettamente legato al partito ghibellino. Tra i molti aspetti della sua presenza sulla scena italiana del periodo, il suo ruolo come podestà in diverse città dell’Italia centro-settentrionale (Bergamo, Firenze, Siena, Alessandria) costituisce un aspetto che meritava un approfondimento all’interno di più ampie riflessioni storiografiche sui temi relativi alla circolazione degli officiali forestieri durante l’età comunale-signorile. In particolare, la figura di Ubertino, seguita nelle sue diverse esperienze podestarile, alla luce delle realtà politiche locali (e intracittadine) emerge come con tratti di notevole interesse nel complesso panorama della vita dell’Italia duecentesca. In particolare, il ruolo di podestà, giocato esemplarmente tra rapporti con Manfredi ed Ezzelino da Romano, ma sempre in forte relazione con Piacenza, emerge come esemplare di una carriera funzionariale, ma anche come strumento di crescita di un potere personale, ricercato fino alla volontà di diventare signore di Alessandria.Pubblicazioni consigliate
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