Introduzione Presso la nostra Scuola dal 1972 al 2007 sono stati operati per ca. gastrico 479 pazienti. Scopo del lavoro è l’analisi dell’esperienza mediante il confronto tra due casistiche differenti, raccolte dal 1972 al 1990 e dal 1992 al 2007. Materiali e Metodi La serie più recente comprende 255 pazienti (55% età>65 aa., 55% maschi). 224 interventi resettivi e 24 palliativi; complicanze 8%, mortalità 3,5%. L’esperienza di confronto, maturata tra il 1972 e il 1990, è composta da 240 pazienti (62% età<65 aa. e 61% maschi). 209 interventi resettivi, 11 interventi palliativi e 20 laparotomie esplorative; complicanze 13%, mortalità 5,4%. Le due serie sono state analizzate separatamente e successivamente confrontate in funzione dell’età, dell’intervento, dei parametri T, N e degli stadi IA-IB, I II. La sopravvivenza a 5 anni è stata calcolata sec. Kaplan Maier, e confrontata mediante log-rank test. Risultati Nella serie più recente sono risultati fortemente significative (p<0,001) le differenze di sopravvivenza in rapporto all’età, al T, all’N (N0-N1-N2) e allo stadio (I-II). I pazienti di età<65aa. dimostrano una sopravvivenza del 56,3±6,36% contro il 28,9±5,55% di quelli di età>65aa; i T1 hanno una sopravvivenza del’83,4±7,9% contro il 31,3±5,18% dei T2. Gli N0 dimostrano una sopravvivenza del’68,13±6,6% e gli N1 del 36,41±7,9%, nessun N2 risulta vivo a 5 anni. Lo stadio I sopravvive a 5 anni nel 67,53±6,7% contro il 38,14±8,7% del II. Non si sono riscontrate differenze statisticamente significative per il tipo di intervento. La serie di confronto non evidenziava risultati significativi riguardo l’età e il tipo di intervento; era invece significativa la differenza in funzione di T (T1 83±29%,T2 57,5±11%), di N (N0 67±11%, N1 35±14%, N2 17±15%) e dello stadio (I 75±12%, II 34,5±17%). Discussione Nella serie recente è aumentato il numero dei ca. in situ e dei tumori operati ai primi stadi ed è aumentata la tendenza a eseguire interventi più conservativi. Le complicanze sono risultate significativamente inferiori (dal13% all’8%) ed è diminuita la mortalità (dal 5,4% al 3,5%). Il confronto specifico, seppur indebolito dalla relativa disomogeneità delle due popolazioni, mostra differenze di sopravvivenza significative per stadio, ma non per tipo di intervento. L’età è nella serie recente un fattore prognostico fortemente significativo, dato il notevole aumento della quota di grandi anziani operati per cancro gastrico.
Il trattamento chirurgico del carcinoma gastrico. Analisi di un'esperienza quarantennale : confronto tra periodi / C. Vergani, L. Despini, M. Pagani, G.C. Roviaro. ((Intervento presentato al 111. convegno Quale Domus per il chirurgo? Congresso nazionale Società Italiana di Chirurgia tenutosi a Rimini nel 2009.
Il trattamento chirurgico del carcinoma gastrico. Analisi di un'esperienza quarantennale : confronto tra periodi
C. VerganiPrimo
;L. DespiniSecondo
;G.C. RoviaroUltimo
2009
Abstract
Introduzione Presso la nostra Scuola dal 1972 al 2007 sono stati operati per ca. gastrico 479 pazienti. Scopo del lavoro è l’analisi dell’esperienza mediante il confronto tra due casistiche differenti, raccolte dal 1972 al 1990 e dal 1992 al 2007. Materiali e Metodi La serie più recente comprende 255 pazienti (55% età>65 aa., 55% maschi). 224 interventi resettivi e 24 palliativi; complicanze 8%, mortalità 3,5%. L’esperienza di confronto, maturata tra il 1972 e il 1990, è composta da 240 pazienti (62% età<65 aa. e 61% maschi). 209 interventi resettivi, 11 interventi palliativi e 20 laparotomie esplorative; complicanze 13%, mortalità 5,4%. Le due serie sono state analizzate separatamente e successivamente confrontate in funzione dell’età, dell’intervento, dei parametri T, N e degli stadi IA-IB, I II. La sopravvivenza a 5 anni è stata calcolata sec. Kaplan Maier, e confrontata mediante log-rank test. Risultati Nella serie più recente sono risultati fortemente significative (p<0,001) le differenze di sopravvivenza in rapporto all’età, al T, all’N (N0-N1-N2) e allo stadio (I-II). I pazienti di età<65aa. dimostrano una sopravvivenza del 56,3±6,36% contro il 28,9±5,55% di quelli di età>65aa; i T1 hanno una sopravvivenza del’83,4±7,9% contro il 31,3±5,18% dei T2. Gli N0 dimostrano una sopravvivenza del’68,13±6,6% e gli N1 del 36,41±7,9%, nessun N2 risulta vivo a 5 anni. Lo stadio I sopravvive a 5 anni nel 67,53±6,7% contro il 38,14±8,7% del II. Non si sono riscontrate differenze statisticamente significative per il tipo di intervento. La serie di confronto non evidenziava risultati significativi riguardo l’età e il tipo di intervento; era invece significativa la differenza in funzione di T (T1 83±29%,T2 57,5±11%), di N (N0 67±11%, N1 35±14%, N2 17±15%) e dello stadio (I 75±12%, II 34,5±17%). Discussione Nella serie recente è aumentato il numero dei ca. in situ e dei tumori operati ai primi stadi ed è aumentata la tendenza a eseguire interventi più conservativi. Le complicanze sono risultate significativamente inferiori (dal13% all’8%) ed è diminuita la mortalità (dal 5,4% al 3,5%). Il confronto specifico, seppur indebolito dalla relativa disomogeneità delle due popolazioni, mostra differenze di sopravvivenza significative per stadio, ma non per tipo di intervento. L’età è nella serie recente un fattore prognostico fortemente significativo, dato il notevole aumento della quota di grandi anziani operati per cancro gastrico.Pubblicazioni consigliate
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