Obiettivi della ricerca. Le più recenti risultanze giudiziarie mostrano come nel Nord Italia sia sempre più rilevante il ruolo degli attori di estrazione formalmente legale all’interno di vicende di criminalità ambientali, mentre pare sgretolarsi il (presunto) monopolio delle organizzazioni mafiose nel business dello smaltimento illecito di rifiuti. Il paper si pone lo scopo di analizzare le tendenze attuali della criminalità ambientale specificamente in Lombardia, tipizzando i processi economici (illegali) che regolano le transazioni tra imprenditori e trafficanti di rifiuti, oltre a puntualizzare i fattori strutturali e quelli congiunturali che alimentano tale mercato illecito. Breve inquadramento teorico. Inquadrando in chiave diacronica il fenomeno, il contributo muoverà a partire da una sintetica ricostruzione della genesi del fenomeno, dando dapprima conto del ruolo di innovazione criminale esercitato dalla camorra nel settore sin dagli anni Ottanta; dopodiché, risalendo la geografia degli insediamenti mafiosi in Italia, verrà approfondito il ruolo della ’ndrangheta nel movimento terra della Lombardia e le opportunità criminali aperte dall’egemonia della mafia calabrese in tale comparto economico. Sullo sfondo resta dunque la teoria di taglio sociologico elaborata sul fenomeno mafioso: le morfologie organizzative, le strategie economiche, le modalità di espansione (infiltrazione, trapianto, radicamento, colonizzazione) al di fuori dai contesti tradizionali. Si approfondirà poi il campo organizzativo entro cui oggi si svolgono le transazioni tra attori legali e attori criminali nell’ambito dello smaltimento illecito, indagando da un lato il ruolo dei clan come regolatori-garanti all’interno di patti fiduciari e dall’altro osservando come lo smaltimento illecito – organizzato, continuativo – sia sempre più una consapevole pratica d’impresa (crimini d’impresa) finalizzata all’espansione economica tramite il contenimento dei costi di produzione, che trae alimento da processi di negazione e legittimazione da parte del tessuto sociale entro cui le aziende sono inserite e operano. Fondamentale è l’apporto della sociologia dei processi economici, a partire da categorie quali la devianza organizzativa (in questo caso, il mutamento dei fini di un’impresa legale in favore dell’illecito sistematico in campo ambientale) e l’isomorfismo (la tendenza delle imprese legali a operare, in tema di rifiuti, come le imprese mafiose) Metodologia. Procedendo con taglio interdisciplinare, utilizzando prevalentemente la sociologia senza però tralasciare gli strumenti della ricostruzione storica, il paper si svilupperà dapprima attraverso una ricostruzione della letteratura scientifica esistente, ricorrendo poi alle fonti giudiziarie, ai documenti istituzionali prodotti da operatori diversi e integrabili (commissioni di inchiesta parlamentari, agenzie di contrasto, enti di ricerca ministeriali, osservatori di associazioni) e alle fonti giornalistiche.

Dalle ecomafie alla criminalità ambientale: attori mafiosi e “imprenditoria deviata” nel traffico di rifiuti / L. Bonzanni. ((Intervento presentato al 4. convegno Conferenza nazionale delle dottorande e dei dottorandi in scienze sociali tenutosi a Roma nel 2019.

Dalle ecomafie alla criminalità ambientale: attori mafiosi e “imprenditoria deviata” nel traffico di rifiuti

L. Bonzanni
2019

Abstract

Obiettivi della ricerca. Le più recenti risultanze giudiziarie mostrano come nel Nord Italia sia sempre più rilevante il ruolo degli attori di estrazione formalmente legale all’interno di vicende di criminalità ambientali, mentre pare sgretolarsi il (presunto) monopolio delle organizzazioni mafiose nel business dello smaltimento illecito di rifiuti. Il paper si pone lo scopo di analizzare le tendenze attuali della criminalità ambientale specificamente in Lombardia, tipizzando i processi economici (illegali) che regolano le transazioni tra imprenditori e trafficanti di rifiuti, oltre a puntualizzare i fattori strutturali e quelli congiunturali che alimentano tale mercato illecito. Breve inquadramento teorico. Inquadrando in chiave diacronica il fenomeno, il contributo muoverà a partire da una sintetica ricostruzione della genesi del fenomeno, dando dapprima conto del ruolo di innovazione criminale esercitato dalla camorra nel settore sin dagli anni Ottanta; dopodiché, risalendo la geografia degli insediamenti mafiosi in Italia, verrà approfondito il ruolo della ’ndrangheta nel movimento terra della Lombardia e le opportunità criminali aperte dall’egemonia della mafia calabrese in tale comparto economico. Sullo sfondo resta dunque la teoria di taglio sociologico elaborata sul fenomeno mafioso: le morfologie organizzative, le strategie economiche, le modalità di espansione (infiltrazione, trapianto, radicamento, colonizzazione) al di fuori dai contesti tradizionali. Si approfondirà poi il campo organizzativo entro cui oggi si svolgono le transazioni tra attori legali e attori criminali nell’ambito dello smaltimento illecito, indagando da un lato il ruolo dei clan come regolatori-garanti all’interno di patti fiduciari e dall’altro osservando come lo smaltimento illecito – organizzato, continuativo – sia sempre più una consapevole pratica d’impresa (crimini d’impresa) finalizzata all’espansione economica tramite il contenimento dei costi di produzione, che trae alimento da processi di negazione e legittimazione da parte del tessuto sociale entro cui le aziende sono inserite e operano. Fondamentale è l’apporto della sociologia dei processi economici, a partire da categorie quali la devianza organizzativa (in questo caso, il mutamento dei fini di un’impresa legale in favore dell’illecito sistematico in campo ambientale) e l’isomorfismo (la tendenza delle imprese legali a operare, in tema di rifiuti, come le imprese mafiose) Metodologia. Procedendo con taglio interdisciplinare, utilizzando prevalentemente la sociologia senza però tralasciare gli strumenti della ricostruzione storica, il paper si svilupperà dapprima attraverso una ricostruzione della letteratura scientifica esistente, ricorrendo poi alle fonti giudiziarie, ai documenti istituzionali prodotti da operatori diversi e integrabili (commissioni di inchiesta parlamentari, agenzie di contrasto, enti di ricerca ministeriali, osservatori di associazioni) e alle fonti giornalistiche.
5-set-2019
criminalità ambientale; ecomafie; criminalità organizzata; imprenditoria
Settore SPS/09 - Sociologia dei Processi economici e del Lavoro
Dalle ecomafie alla criminalità ambientale: attori mafiosi e “imprenditoria deviata” nel traffico di rifiuti / L. Bonzanni. ((Intervento presentato al 4. convegno Conferenza nazionale delle dottorande e dei dottorandi in scienze sociali tenutosi a Roma nel 2019.
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