Poster presentato al convegno internazionale "ArchaeOrganics". La costituzione di un gruppo di ricerca multidisciplinare presso il DiSAA di Milano ha come scopo lo studio con metodi interdisciplinari di diversi contesti e materiali archeologici per indagare la produzione del vino nel mondo antico. I progetti in corso di realizzazione sono tre: 1) I palmenti di area tirrenica: censimento e analisi dei residui Attraverso ricognizioni di superficie, il progetto mira alla mappatura regionale dei palmenti rupestri dell’Italia tirrenica, al fine del loro censimento in un atlante dal titolo “Fare il vino nell’Italia antica: Atlante dei palmenti rupestri in Italia”, in corso di stampa nell’ambito del progetto Immensa Aequora e da cui è stato ricavato un filmato sui palmenti della Sicilia per EXPO 2015 (www.immensaaequora.org). Tra le fasi del progetto rientrano, inoltre, le analisi dei residui (GC-MS) per l’identificazione della destinazione d’uso dei palmenti rupestri: una serie di analisi, realizzate da N. Garnier nell’ambito del progetto, è stata infatti già effettuata su alcuni palmenti di diverse regioni e ha permesso non solo di confermare il loro utilizzo vinario, ma anche di definire la varietà (rosso o bianco) del vino in essi prodotto. I risultati del lavoro sono in corso di stampa negli atti del Congresso AIAC 2018 di Bonn e nuove analisi sono in corso a Milano. 2) La produzione del vino e di anfore a Ischia nel corso dei secoli Sulla base di studi effettuati sulle anfore e sui palmenti, è stato evidenziato il ruolo di primo piano giocato dall’isola nella produzione del vino: le anfore, prodotte sull’isola dall’epoca della colonizzazione all’epoca ellenistica, che hanno circolato via mare, sono state oggetto di studio anche in laboratorio; inoltre, i diversi palmenti presenti sul territorio sono attualmente in corso di studio nell’ambito di un progetto sul paesaggio agrario e sulle risorse naturali dell’isola. Per identificare le origini del germoplasma viticolo moderno è in corso, inoltre, uno studio della variabilità genetica del mondo viticolo. A questo scopo, un’accurata analisi molecolare, basata sullo studio dei marcatori di tipo SNP (Single Nucleotide Polymorphism), sarà effettuata su varietà autoctone, accessioni di vite e vinaccioli rinvenuti in siti archeologici dell’isola. I dati genetici saranno confrontati allo scopo di identificare genealogie e relazioni genetiche tra il vecchio e il nuovo mondo viticolo. Il processo di domesticazione ed evoluzione della specie Vitis vinifera è facilmente riscontrabile nella morfologia dei vinaccioli. Per questo motivo, sarà effettuato un confronto a livello morfologico, con tecniche non distruttive (come l’analisi dell’immagine), sui vinaccioli delle varietà moderne e su quelli rinvenuti in siti archeologi. I dati morfologici saranno interpretati in relazione alle evidenze di parentele ottenute dalle analisi genetiche. 3) I palmenti, il vino e l’archeologia in Calabria: l’area della Locride La vite e il vino rivestono un ruolo importante nella storia economica della Calabria, fin dalle origini della coltivazione della Vitis vinifera. Pertanto, la regione rappresenta un’area ideale per un progetto mirato a porre in comunicazione i diversi aspetti della ricerca sull’industria del vino nell’antichità: paesaggio agrario e ambientale, storia economica e archeologia. In particolar modo, l’indagine multidisciplinare sui palmenti rupestri nell’area della Locride (comuni di Africo, Bianco, Bruzzano Zeffirio, Caraffa del Bianco, Ferruzzano, Samo e Sant’Agata del Bianco), avviata nell’ambito del dottorato di D. M. Surace presso l’Università di Milano/Barcellona (“Archeologia del vino in Calabria”), permette di indagare siti con palmenti nelle vicinanze di importanti aree archeologiche, la cui cultura e la cui identità sono connesse al vino.

Vino, palmenti e anfore: progetti di archeologia biomolecolare in corso presso il DiSAA di Milano / G. Olcese, A. Scienza, G. De Lorenzis, A. Razza, D.M. Surace. ((Intervento presentato al convegno ArchaeOrganics tenutosi a Roma nel 2019.

Vino, palmenti e anfore: progetti di archeologia biomolecolare in corso presso il DiSAA di Milano

G. Olcese;A. Scienza;G. De Lorenzis;A. Razza;D.M. Surace
2019

Abstract

Poster presentato al convegno internazionale "ArchaeOrganics". La costituzione di un gruppo di ricerca multidisciplinare presso il DiSAA di Milano ha come scopo lo studio con metodi interdisciplinari di diversi contesti e materiali archeologici per indagare la produzione del vino nel mondo antico. I progetti in corso di realizzazione sono tre: 1) I palmenti di area tirrenica: censimento e analisi dei residui Attraverso ricognizioni di superficie, il progetto mira alla mappatura regionale dei palmenti rupestri dell’Italia tirrenica, al fine del loro censimento in un atlante dal titolo “Fare il vino nell’Italia antica: Atlante dei palmenti rupestri in Italia”, in corso di stampa nell’ambito del progetto Immensa Aequora e da cui è stato ricavato un filmato sui palmenti della Sicilia per EXPO 2015 (www.immensaaequora.org). Tra le fasi del progetto rientrano, inoltre, le analisi dei residui (GC-MS) per l’identificazione della destinazione d’uso dei palmenti rupestri: una serie di analisi, realizzate da N. Garnier nell’ambito del progetto, è stata infatti già effettuata su alcuni palmenti di diverse regioni e ha permesso non solo di confermare il loro utilizzo vinario, ma anche di definire la varietà (rosso o bianco) del vino in essi prodotto. I risultati del lavoro sono in corso di stampa negli atti del Congresso AIAC 2018 di Bonn e nuove analisi sono in corso a Milano. 2) La produzione del vino e di anfore a Ischia nel corso dei secoli Sulla base di studi effettuati sulle anfore e sui palmenti, è stato evidenziato il ruolo di primo piano giocato dall’isola nella produzione del vino: le anfore, prodotte sull’isola dall’epoca della colonizzazione all’epoca ellenistica, che hanno circolato via mare, sono state oggetto di studio anche in laboratorio; inoltre, i diversi palmenti presenti sul territorio sono attualmente in corso di studio nell’ambito di un progetto sul paesaggio agrario e sulle risorse naturali dell’isola. Per identificare le origini del germoplasma viticolo moderno è in corso, inoltre, uno studio della variabilità genetica del mondo viticolo. A questo scopo, un’accurata analisi molecolare, basata sullo studio dei marcatori di tipo SNP (Single Nucleotide Polymorphism), sarà effettuata su varietà autoctone, accessioni di vite e vinaccioli rinvenuti in siti archeologici dell’isola. I dati genetici saranno confrontati allo scopo di identificare genealogie e relazioni genetiche tra il vecchio e il nuovo mondo viticolo. Il processo di domesticazione ed evoluzione della specie Vitis vinifera è facilmente riscontrabile nella morfologia dei vinaccioli. Per questo motivo, sarà effettuato un confronto a livello morfologico, con tecniche non distruttive (come l’analisi dell’immagine), sui vinaccioli delle varietà moderne e su quelli rinvenuti in siti archeologi. I dati morfologici saranno interpretati in relazione alle evidenze di parentele ottenute dalle analisi genetiche. 3) I palmenti, il vino e l’archeologia in Calabria: l’area della Locride La vite e il vino rivestono un ruolo importante nella storia economica della Calabria, fin dalle origini della coltivazione della Vitis vinifera. Pertanto, la regione rappresenta un’area ideale per un progetto mirato a porre in comunicazione i diversi aspetti della ricerca sull’industria del vino nell’antichità: paesaggio agrario e ambientale, storia economica e archeologia. In particolar modo, l’indagine multidisciplinare sui palmenti rupestri nell’area della Locride (comuni di Africo, Bianco, Bruzzano Zeffirio, Caraffa del Bianco, Ferruzzano, Samo e Sant’Agata del Bianco), avviata nell’ambito del dottorato di D. M. Surace presso l’Università di Milano/Barcellona (“Archeologia del vino in Calabria”), permette di indagare siti con palmenti nelle vicinanze di importanti aree archeologiche, la cui cultura e la cui identità sono connesse al vino.
21-giu-2019
Settore L-ANT/10 - Metodologie della Ricerca Archeologica
Settore L-ANT/07 - Archeologia Classica
Vino, palmenti e anfore: progetti di archeologia biomolecolare in corso presso il DiSAA di Milano / G. Olcese, A. Scienza, G. De Lorenzis, A. Razza, D.M. Surace. ((Intervento presentato al convegno ArchaeOrganics tenutosi a Roma nel 2019.
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